Che cos’è SEOZoom?

SEOZoom è una piattaforma che ti permette di gestire tutte le attività SEO e Content Marketing.  Oltre 40 tool, facili da usare e progettati per ogni tipo di esigenza, indispensabili per analizzare la concorrenza, scoprire nuove tendenze, creare testi perfetti per blog e social, sistemare gli errori SEO e ottenere dati strategici per fare sempre la scelta giusta.

Ottimizzazione delle performance, monitoraggio costante e suggerimenti per migliorare ogni aspetto del tuo sito: che tu stia gestendo un blog, un e-Commerce o un portale di notizie, SEOZoom ti fornisce tutto ciò che serve per far decollare la tua strategia SEO. Grazie all’integrazione del miglior generatore di contenuti con AI per la SEO, potrai inoltre ottimizzare testi già pubblicati, sviluppare nuove idee, scrivere post social o schede prodotto in modo facile e veloce, migliorando la tua strategia editoriale e risolvendo eventuali criticità con precisione ed efficacia.

SEOZoom si evolve costantemente per permetterti di affrontare al meglio i cambiamenti dell’algoritmo di Google e le nuove sfide del settore. La filosofia alla base della piattaforma è semplice: la conoscenza è potere.

Potrai quindi sempre contare su dati accurati e aggiornati in tempo reale, una dashboard personalizzabile e strumenti innovativi che si adattano alle tue esigenze, così da interpretare al meglio il mercato e utilizzare soluzioni efficaci per ottimizzare il tuo lavoro.

Per chi è pensato SEOZoom?

Agenzie, consulenti SEO, digital strategist e content creator possono trovare in SEOZoom un prezioso alleato per gestire ogni aspetto per migliorare performance e posizionamento dei propri progetti. Non si tratta solo di keyword research e analisi della concorrenza: SEOZoom offre tool per progettare e gestire piani editoriali, monitorare le performance degli articoli, identificare i trending topic del momento, ottenere suggerimenti di scrittura per ogni tipo di canale digitale e migliorare i contenuti in tempo reale grazie all’analisi SEO avanzata.

Content marketer, copywriter, blogger e giornalisti possono sfruttare gli strumenti dedicati per scrivere contenuti di qualità, ottimizzati sia per Google che per il pubblico di riferimento. L’AI Writer e gli altri tool generativi ti assistono nella creazione di testi originali ed efficaci, mentre le analisi dettagliate e i report aiutano a focalizzarsi sugli argomenti più rilevanti, ad aumentare l’engagement e a migliorare la comunicazione con i clienti.

SEOZoom rappresenta una risorsa fondamentale anche per le web agency, perché riduce i tempi di analisi, suggerisce soluzioni immediate per ottimizzare siti e pagine e permette di gestire più progetti contemporaneamente, rendendo così scalabile il business. L’utilizzo strategico del software ti aiuta a trovare rapidamente tutte le informazioni cruciali per seguire da vicino le performance dei siti e per valutare in modo efficace l’impatto delle tue attività, e grazie agli strumenti di reportistica avanzata puoi creare documenti personalizzabili da condividere direttamente con i clienti.

SEOZoom, quindi, non è solo una suite per la SEO, ma un alleato strategico per ogni professionista online che voglia ottenere risultati concreti.

Come registrarsi a SEOZoom

Per registrarsi a SEOZoom è sufficiente compilare tutti i campi nella pagina dedicata (che puoi trovare a questo link https://payments.seozoom.it/signup ): inizialmente, ti verranno richiesti i tuoi dati – nome e cognome – e una mail alla quale verrà inviato un messaggio con la richiesta di convalida dell’account. Se non lo trovi nella posta in arrivo, controlla la cartella dello SPAM.

In questa fase è possibile inserire un coupon per accedere a un periodo di prova gratuita: se non ne possiedi uno puoi chiederlo in chat.

Come acquistare un piano

Dopo aver completato la registrazione è possibile scegliere fra quattro tipologie diverse di abbonamento – Lite, Professional, Business, Corporate – e fra sottoscrizione mensile o annuale.

Per completare la procedura devi fare login con i tuoi dati, scegliere l’abbonamento, inserire i dati anagrafici (personali o aziendali) e quindi selezionare il metodo di pagamento.

I metodi di pagamento disponibili sono tre: Paypal, Carta di credito e Bonifico Bancario.

 

Come disattivare l’abbonamento

Non vuoi proseguire con l’abbonamento a SEOZoom? Il processo è semplice e veloce: basta disattivare il rinnovo automatico dalla sezione Fatturazione della suite

( https://sz2020.seozoom.it/user/billing ) cliccando su Annulla pagamenti automatici.

Se invece paghi con bonifico, l’abbonamento decade alla scadenza senza la necessità di ulteriori azioni.

Per qualsiasi dubbio contattaci tramite la chat del sito: siamo a tua disposizione.

Come personalizzare il piano (ADD-ON)

Puoi ampliare le funzionalità previste dal tuo piano “standard” senza necessariamente effettuare l’upgrade al piano successivo. Abbiamo previsto infatti dei pacchetti di Add-on per acquistare funzionalità aggiuntive: attualmente puoi acquistare Progetti, Pacchetti di keyword, Account copywriter per il piano editoriale, Accessi contemporanei, ma anche aumentare i limiti di scansione del SEO Spider e attivare l’integrazione con Looker Studio (solo per piani Business e Corporate).

Per aumentare le funzionalità previste dal tuo piano accedi alla sezione UPGRADE –> ADD ON tramite il menù laterale.

Dashboard iniziale

Dopo aver eseguito l’accesso alla suite, SEOZoom ti accoglie con una dashboard ricca di comandi e funzionalità, che ti permettono di tenere traccia del livello di utilizzo delle risorse previste dal tuo abbonamento e di avere già alcuni insights utili sui progetti creati.

Nello specifico, nella barra in alto puoi visualizzare la lista di keyword preferite (le parole chiave che incontri nel corso delle tue analisi e che vuoi salvare per eventuali utilizzi o approfondimenti futuri), cambiare il database di riferimento (e quindi se impostare le analisi su Google Italia o sulle versioni estere del motore di ricerca che sono disponibili), verificare gli ultimi eventi legati ai progetti salvati e navigare tra i progetti stessi.

Gli eventi, in particolare, sono utili per tenere immediatamente sotto controllo le variazioni (positive o negative) delle keyword che monitori in un progetto: in pratica, SEOZoom ti segnala che una delle parole chiave che hai indicato come prioritarie per la tua strategia è appena entrata (o è appena uscita) dalla TOP10 su Google, e ti mostra il dettaglio della variazione e i principali dati di ricerca della keyword stessa.

Una piccola parentesi sulle keyword preferite: l’aggiunta a questo “notepad” è una delle tre opzioni che hai a disposizione per salvare le keyword. In ogni tabella di keyword che trovi in SEOZoom, infatti, puoi cliccare sul tasto + per aggiungere automaticamente la parola chiave a un progetto, a una keyword research o, appunto, al carrello delle keyword preferite. Puoi settare la tua destinazione preferita cliccando sull’icona delle freccette in alto nel menù laterale e cambiare modalità di inserimento predefinita se ne hai bisogno.

Passando alla parte centrale della pagina, puoi personalizzare questa schermata iniziale scegliendo strumenti, funzionalità e grafici che usi più spesso e sono più utili per le tue attività.

Basta cliccare sull’etichetta che compare sulla destra per aprire il menu della personalizzazione e configurare SEOZoom intorno alle tue esigenze. Puoi scegliere quali widget visualizzare nella dashboard tra quelli a disposizione e rimuovere quelli che ti servono meno, così da comporre la schermata nel modo che davvero reputi più adatto al tuo metodo di lavoro.

Ad esempio, puoi aggiungere i grafici di Andamento Dominio o Distribuzione Keyword, ma anche inserire dei widget che ti permettono di usare immediatamente alcune funzionalità come Keyword Infinity, Analizza Lista Keyword o Comparatore SERP.

Piccola nota: puoi inserire alcuni widget più volte, in particolare quelli legati ai progetti, perché così puoi tenere sotto controllo immediato più siti che hai a progetto oppure i progetti localizzati in altri database internazionali (anche mentre operi sul tuo DB preferito).

Inoltre, puoi scegliere l’ordinamento preferito dei widget, spostandoli semplicemente attraverso il sistema del drag-and-drop e rimuovendo quelli che ritieni meno utili cliccando sul tasto rosso con la X.

Nel campo “Collegamenti rapidi”, invece, puoi configurare dei link rapidi a sezioni o funzionalità presenti all’interno dei Progetti, come Keyword Studio, Rendimento Pagine o Dettagli della scansione dello Spider. Per personalizzare i collegamenti devi selezionare prima il progetto e puoi impostare tali collegamenti per ogni tuo progetto in SEOZoom.

Ricorda solo di salvare le tue modifiche quando hai completato!

Creare un progetto

Creare un nuovo progetto è il mezzo migliore per conoscere tutte le informazioni riguardanti un sito web e visualizzare le statistiche più aggiornate sul suo traffico e sui suoi rendimenti.

Da questa sezione hai la possibilità di monitorare le parole chiave, grazie alla funzionalità di tracking che tiene traccia dei miglioramenti o peggioramenti del posizionamento, ma anche spiare la concorrenza e ottenere informazioni importanti circa lo stato del sito web.

Per procedere alla creazione di un progetto basta cliccare sul tasto + nella sezione “Progetti SEO” della colonna a sinistra, oppure sul tasto + che compare nel menù Progetti nella barra in alto, o ancora sul bottone dedicato che trovi quando analizzi qualsiasi dominio.

Come aprire progettoI passi da compiere per impostare correttamente il nuovo progetto sono cinque: vediamoli nel dettaglio.

Dopo aver cliccato su Crea Progetto, si apre un pop-up che ti richiede di inserire i dati di base, ovvero il nome e l’indirizzo del sito web: clicca su Salva per procedere

Per continuare la configurazione clicca su Imposta Progetto nella finestra che appare subito dopo.

Si aprirà a questo punto la sezione che ti permette di aggiungere un elenco di Keyword da monitorare, in cui inserire tutte le parole chiave che ritieni importanti per il tuo sito e per la tua strategia.

Puoi aggiungere le keyword usando la funzione di ricerca, il bottone Aggiungi da lista o lo strumento di importazione (da file .csv o Google Search Console).

Da qui hai anche un’altra possibilità, ovvero usare SEOZoom come rank tracker per monitorare il posizionamento delle keyword che ti interessano su tutte le versioni internazionali di Google. Da Impostazioni di monitoraggio, infatti, puoi impostare l’estensione di Google su cui intendi incentrare l’analisi e la relativa lingua, ottenendo così informazioni sul ranking delle parole chiave inserite (ma non i volumi di ricerca precisi, disponibili solo per i database internazionali di SEOZoom).

Sempre in quest’area, poi, puoi anche settare il monitoraggio di una keyword su base locale, utile per le query fortemente influenzate dalla posizione dell’utente: di base, infatti, SEOZoom analizza le SERP impostando Italia come località, ma in alcuni casi può servirti una geolocalizzazione più precisa per scoprire davvero come performano il tuo sito e le tue pagine rispetto ai concorrenti in zona.

Lo step successivo riguarda l’aggiunta e la selezione dei competitor in SERP che hai individuato personalmente o che sono stati riconosciuti da SEOZoom: in questo modo, potrai accedere alla sezione competitor del progetto e avere dati personalizzati in base ai tuoi interessi ed esigenze. Puoi anche estendere l’elenco dei concorrenti inserendo domini diversi nella barra di ricerca.

Competitor ProgettoNella tab successiva hai la possibilità di inserire il nome del tuo brand, le persone a esso collegate e i prodotti specifici, informazioni che SEOZoom userà per meglio monitorare e verificare la presenza del tuo marchio online, analizzando i posizionamenti branded e procedendo con un’accurata scansione dei link branded.

Per aggiungere una voce è sufficiente digitare il termine e poi “dare invio” con la tastiera: puoi compilare ogni campo con dieci elementi al massimo.

Avere un’idea della presenza del tuo brand sul web è un aspetto fondamentale per una campagna di marketing accurata, e SEOZoom ti aiuta a monitorare marchi, persone o prodotti correlati a uno specifico brand.

Nella sezione Utenti puoi inoltre fornire accesso a un tuo collaboratore o cliente esterno: in questo modo, l’utente potrà monitorare i dati con la funzione di sola visualizzazione per il singolo progetto per il quale è abilitato.

Per procedere, è sufficiente inserire nome ed email della persona e quindi cliccare su Crea Utente: l’utente riceverà una email con le istruzioni per accedere alla suite e al progetto (ossia dal link https://sz2020.seozoom.it/login ).
Nell’ultimo passaggio, hai la possibilità di collegare il tuo progetto agli strumenti forniti da Google. In questo modo puoi monitorare in maniera più completa il tuo lavoro, integrando i dati con quelli forniti da Google Analytics, Google Search Console e Google Looker Studio. Per eseguire il collegamento basta cliccare su Collega e inserire i dati degli account.
L’integrazione delle API di Google è facoltativa (non obbligatoria): se preferisci, dunque, puoi saltare questo step e salvare il progetto.

Per quanto riguarda Looker Studio, l’integrazione è disponibile solo per i piani Business e Corporate, si attiva tramite il menu degli add-on e ha un costo mensile. Procedendo all’acquisto potrai creare grafici e report in Looker Studio utilizzando i dati e le metriche di SEOZoom. In concreto, al primo accesso dovrai recuperare un token che permette al connettore di Looker Studio di “comunicare” con SEOZoom e ricavare i dati richiesti; inoltre, troverai anche un pratico file con una lista di connettori già pronti, creata per semplificare e velocizzare il tuo lavoro grazie a template già pronti per essere copiati in un unico report di Looker Studio

Tra le altre funzioni opzionali c’è anche la possibilità di installare il plugin WordPress di SEOZoom, che ti consente di ottimizzare i contenuti direttamente dal tuo pannello WordPress.
[Attenzione: al momento, questa funzionalità è disponibile solo per gli utenti che hanno attivato l’account prima del 2023, poiché è in fase di sviluppo la nuova e migliorata versione del plugin.]

Perfetto: hai impostato correttamente il progetto, ora non ti resta che scalare le SERP!

I tuoi progetti

L’area “I tuoi progetti” contiene tutti i progetti inseriti all’interno del tuo account: da qui potrai monitorare tutti i siti in maniera facile e veloce, ma anche accedere al Cestino per rimuovere definitivamente progetti obsoleti o scegliere come visualizzare l’elenco.

Le sezioni del progetto

Nel capitolo precedente abbiamo visto gli step da seguire per aggiungere un nuovo progetto in SEOZoom. In questa parte della guida andremo alla scoperta della sezione “I tuoi progetti” e ad analizzare tutte le voci del sottomenu che riguardano uno dei nostri progetti.

Innanzitutto, nella schermata di riepilogo dei progetti possiamo osservare i seguenti dati:

  • Keyword up: il numero di keyword monitorate che ha subito variazioni positive;
  • Keyword down: il numero di parole chiave monitorate che ha subito variazioni negative;
  • Keyword stabili: si riferisce a tutte le keyword che sono rimaste stabili e non hanno subito variazioni all’interno dei risultati organici di Google;
  • Traffico: misura l’aumento o il calo del traffico in base alle keyword monitorate.
  • Zoom Authority: un punteggio ideale basato da 0 a 100 da prendere in considerazione come metrica di valutazione del progetto, che si basa sui posizionamenti e sul traffico del sito web.
  • Performance: un quadro generale sulla velocità del sito da desktop e mobile.
  • Seo Audit: un punteggio su base 100 sui problemi del sito web (in estrema sintesi, più è alto meno errori sono presenti).

Nel menu in alto del nostro progetto possiamo visualizzare i dati del progetto nel dettaglio, modificare i dati, le keyword o i competitor (icona a forma di ingranaggio) ed eliminare il progetto.

Inoltre è possibile, navigando il sito, eseguire differenti analisi :

  • Keyword: analizzare le keyword in dettaglio;
  • SEO: analizzare i parametri delle singole pagine.
  • Pagine: vedere il posizionamento delle keyword per le singole url.
  • Competitor: scoprire e spiare l’andamento dei nostri concorrenti.
  • Backlink: in questa sezione è possibile scoprire i link che ha ricevuto il sito web oggetto del progetto.
  • Sezioni: da cui puoi monitorare aree specifiche del sito identificate da un path definito.
  • Pay Per Click: si tratta di una funzionalità il numero di annunci a pagamento all’interno delle SERP.
  • Seo Audit: si tratta di una vera e propria analisi per scovare gli errori del proprio sito web.
  • Performance: analisi sulla velocità del sito.
  • Analytics:  se è stato collegato l’account Analytics, in questa sezione è possibile analizzare i dati direttamente su Seozoom.

Analizziamo ora nel dettaglio le varie funzionalità interne del progetto.

Panoramica

Nella prima voce del menù (Panoramica Progetto) hai accesso a tutta una serie di dati dedicati al dominio che stai monitorando.

All’interno della prima dashboard trovi il traffico stimato del dominio e quello delle keyword che hai deciso di monitorare nel progetto, quindi una serie di indici inerenti l’andamento del dominio, come Zoom Authority, Zoom Trust, Zoom Stability e Zoom Opportunity (trovi le definizioni in Glossario -> https://guide.seozoom.it/glossario/ )

Seguono tre box da dove è subito visibile lo stato delle keyword monitorate: quelle salite, quelle in calo e quelle stabili.

Sinteticamente, quindi, nella parte alta della panoramica sono presenti:

  • Il traffico stimato.
  • La Zoom Authority.
  • Lo Zoom Trust.
  • La Zoom Stability.
  • La Zoom Opportunity.
  • Il numero di Keyword monitorate in crescita rispetto alla scansione precedente.
  • Il numero di Keyword monitorate in calo rispetto alla scansione precedente.
  • Il numero di Keyword monitorate stabili rispetto alla scansione precedente.

Nella seconda parte, la dashboard presenta altre informazioni utili per la tua strategia.

  • Il primo box riporta i dati sintetici della SEO Checklist, il tool che ti consente di tenere sotto controllo una serie di elementi e best practices SEO, con una lista da “spuntare” e suggerimenti operativi di ottimizzazione.
  • Ottimizzazione SEO: il tool più “tecnico”, che analizza il dominio e ti fornisce informazioni su errori o avvisi legati agli elementi del sito.
  • Piano Trimestrale: il tool che ti aiuta a pianificare le attività del sito sulla base delle keyword che hanno tendenze di ricerca in aumento nei successivi mesi.
  • Migliora i contenuti: il tool che ti aiuta ad analizzare le Pagine del sito in base al loro rendimento e ti consiglia come migliorarle.
  • Attento ai Competitor: un check veloce all’andamento dei Competitor, per avere sempre sottomano una prima info utile sul contesto in cui opera il tuo sito.

Al di sotto di questa dashboard hai a disposizione alcuni grafici importanti:

  • Il primo è Posizionamento Keyword monitorate, con l’andamento del traffico stimato per le Keyword Monitorate (e quindi inserite a Progetto), che dà subito un’idea del posizionamento in SERP (TOP10 in verde, oltre in rosso). Il grafico si aggiorna ogni 24 ore e mostra in alto a destra la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
  • Andamento Keyword di Progetto riporta la sintesi grafica delle variazioni più importanti delle keyword che hai scelto di monitorare, segnalando anche la data dell’ultimo aggiornamento.
  • Andamento Dominio è un grafico che si aggiorna ogni 7 giorni e mostra una visione globale dell’andamento del sito web, da cui è possibile verificare le prestazioni complessive del sito e tenere traccia anche degli update algoritmici di Google, segnalati con l’icona della G di Google in corrispondenza della data di lancio dell’update. Puoi anche aggiungere delle note, per tenere traccia di informazioni utili per la tua strategia.
  • Distribuzione Keyword ti mostra rapidamente in che modo e con che frequenza le parole chiave del tuo sito sono posizionate all’interno delle prime cinque pagine di Google.
  • Seguono sotto il grafico del trend della Zoom Authority, che mostra visivamente come è cambiata nel tempo questa metrica, e il grafico Previsione Traffico: quest’ultimo indica il “traffico previsto” che può raggiungere il sito nei successivi 12 mesi, ovvero una stima basata sui dati attuali dei posizionamenti e sulla stagionalità dei singoli mesi, nell’ipotesi che per i 12 mesi successivi i dati stimati restino invariati.

Proseguendo nella navigazione della pagina, più in basso trovi alcune tabelle inerenti le Pagine del sito a Progetto e le keyword monitorate, cioè:

  • Pagine che stanno guadagnando traffico: ossia Pagine che si stanno posizionando bene in SERP e che, rispetto alla scansione precedente, hanno guadagnato posizionamento in TOP10.
  • Pagine che stanno perdendo traffico: ossia, specularmente al box precedente, Pagine in calo, che hanno perso posizionamento in TOP10.
  • Pagine che portano più traffico: le “Pagine Migliori” del sito a Progetto, quelle con più keyword in TOP10, che portano un buon traffico al dominio.
  • Idee per nuovi articoli: ti aiuta a individuare nuove keyword su cui potrebbe essere interessante scrivere nuovi contenuti, con indicazione della tipologia di Intent principale al momento riconosciuto (e premiato) da Google. Sul fronte pratico, SEOZoom ti mostra un elenco di keyword per cui i Competitor sono posizionati ma il dominio a Progetto non è presente in TOP50.
  • La schermata si conclude con una veloce vista sulle keyword del Progetto, e grazie alle due tabelle possiamo subito individuare le keyword monitorate in salita e le keyword monitorate in discesa.

In tutte le tabelle, alla fine di ogni riga, trovi l’hamburger menu che ti permette di eseguire delle azioni specifiche di approfondimento in base alla tipologia di “oggetto” in analisi. Puoi leggere di più nel glossario.

 

SEO

Dalla sezione SEO puoi svolgere diverse analisi sull’ottimizzazione del tuo Progetto, sia OnPage che tecniche; in particolare, da qui puoi analizzare l’ottimizzazione OnPage del sito, accedere alla checklist, che presenta un elenco di azioni e verifiche per guidarti nello sviluppo nella gestione di un progetto SEO, nonché lanciare l’analisi del SEO Spider, per poter approfondire a livello tecnico lo stato del dominio, e il test del Page Speed, basato sui dati degli strumenti di Google.

SEO OnPage

La sezione SEO OnPage offre strumenti e analisi di supporto per l’ottimizzazione di tutti gli elementi presenti all’interno delle pagine web del tuo sito.

Si suddivide in 4 tab: Tutte le keyword, Keyword già configurate, Keyword con problemi, Keyword da configurare, e ti consente di fare un’analisi su diversi aspetti.

In questa sezione puoi dunque capire quali errori sono stati eventualmente commessi e ottenere una valutazione su base percentuale che si basa principalmente sulla risposta a tre fattori OnPage:

  • Title
  • Description
  • Search Intent

L’analisi viene fatta sulla base di una key già posizionata o associando una keyword tra le monitorate alla pagina che intendi ottimizzare.

Ecco una schermata di esempio:Nell’area a sinistra puoi variare il focus di analisi delle keyword, con 4 possibili gruppi:

  • Tutte le keyword: tutte le parole chiave monitorate e le eventuali URL associate o da associare.
  • Keyword già configurate: tutte le keyword per cui hai già indicato la pagina web che vorresti posizionare.
  • Keyword con problemi: il tool mostra in tabella le keyword che si posizionano in SERP con una pagina differente da quella che hai configurato in questa sezione.
  • Keyword da configurare: il tool mostra in tabella le keyword che non hai ancora associato a una URL specifica.

È anche possibile che il tool ti consigli una URL diversa da quella abbinata: nel caso, puoi valutare di cambiarla se ti è utile/se ti interessa lavorare sulla sua ottimizzazione.

Selezionando una key dalla tabella (eventualmente, se necessario puoi anche cambiare la URL di analisi), SEOZoom offre sulla destra una dashboard con diversi dati e punteggi sul livello di ottimizzazione.

Dalle tab sono disponibili diversi livelli di approfondimento:

  • Suggerimenti: i suggerimenti legati alle best practices di ottimizzazione SEO per il corpo effettivo del contenuto.
  • Analisi Pagina: una sintesi tecnica della pagina in esame, che riporta indicazioni sui tag utilizzati (title e meta description), sugli heading (elenco di tutti gli H1, H2, H3 eccetera presenti) e sulla formattazione (in particolare sui termini enfatizzati in corsivo o in grassetto nel testo), oltre che sui link e immagini presenti nell’intero contenuto dell’URL.
  • Keyword: con indicazioni sulle key posizionate in SERP.
  • Keyword nel testo: le parole chiave con volumi di ricerca, attinenti al search intent correlato alla kw principale a cui è associata l’URL, che SEOZoom ha effettivamente trovato nel testo della pagina.
  • Backlink: i backlink che la URL indicata riceve, con indicazione dell’anchor text e del  tipo di attributo del link (se follow o nofollow).

Per ogni riga, dalla tabella puoi avviare anche Azioni ulteriori, sia sulla Keyword che sulla URL. Nello specifico, puoi verificare l’Ultima SERP, lanciare l’Analisi specifica e quella del Search Intent per la Keyword, trovare Keyword simili e avviare l’assistente editoriale per scrivere un nuovo contenuto, e ancora navigare l’URL, analizzarla in dettaglio, controllare il Search Intent dell’URL e aggiungere l’indirizzo alla lista di URL monitorate.

SEO Checklist

La sezione SEO Checklist presenta un elenco di azioni e verifiche per guidarti nello sviluppo di un progetto SEO, tenendo nota di tutto quello che hai già fatto e di quello che resta in sospeso.

Il lavoro SEO è stato suddiviso in categorie partendo da tutti i check basilari da fare su qualsiasi sito web, come per esempio la configurazione di Google Search Console, Google Analytics e altri prerequisiti di base per poter partire con il piede giusto.

Per ogni elemento della SEO Checklist sono presenti due tasti: cliccando su “Info” si apre una finestra in cui viene spiegato l’argomento di riferimento, mentre il secondo tasto varia a seconda della tipologia di attività, e in alcuni casi potrebbe suggerire un’azione su una pagina esterna, come ad esempio per configurare Google Analytics, oppure rimandare alla sezione specifica di SEOZoom per intervenire direttamente sul punto in analisi.

SEO Spider (Progetto)

Lo spider è uno strumento che consente di analizzare in profondità la struttura del tuo sito attraverso una scansione che avviene per link interni.

È uno strumento complesso, perché offre dati tecnici che devono essere interpretati al meglio, ma rappresenta anche il mezzo per compiere un passo avanti ed essere realmente in grado di migliorare il tuo sito.

Il SEO Spider di SEOZoom mostra infatti come un sito web viene visto dallo spider di Google, mettendo in evidenzia le anomalie e tutti i possibili errori nel codice o nell’uso di TAG importanti per la SEO.

I filtri “ERRORI” e “WARNING” raggruppano le varie problematiche che devi conoscere e su cui dovresti intervenire e ti permettono di semplificare la visualizzazione delle schermate.

Da SEO Spider è possibile analizzare la scansione con i singoli errori/avvisi:

oppure analizzare l’alberatura del sito (Crawl Tree):

Da questa sezione puoi lanciare la scansione solo del sito che hai inserito a progetto; per esaminare un dominio differente, puoi attivare lo strumento dal menù laterale e impostare l’analisi che ti interessa (clicca anche per maggiori informazioni su come usare lo spider e sulle informazioni riportate).

SEO Page Speed

La sezione Page Speed ti permette di verificare il comportamento del tuo sito rispetto ad alcuni dei principali parametri che fanno riferimento alle prestazioni tecniche, basati sul monitoraggio staticizzato su base settimanale dei valori rilevati dallo strumento Google Lighthouse. Per la precisione, SEOZoom sottopone a scansione il tuo sito attraverso i nostri nostri server localizzati in Italia, applicando le regole che fornisce Google per valutare le performance e usate, appunto, per comporre il report di Lighthouse, che si trova nella sezione strumenti per sviluppatori di Google Chrome.

In particolare, all’interno della sezione Performance puoi effettuare un’analisi sulla velocità della Home Page del sito web, con tutte le informazioni per migliorare la reattività del progetto online grazie a una valutazione su base 100.

Dopo aver cliccato su “Page Speed” ti troverai davanti a una dashboard che riporta sulla sinistra l’anteprima del sito a Progetto e, subito sotto, ti consente di aggiungere altre pagine template da sottoporre ad analisi. A destra, invece, compare un grafico con la performance del sito nel tempo, con varie tab che consentono di approfondire l’analisi.

Sempre sulla destra, subito sotto il grafico, SEOZoom ti fornisce un’analisi di PageSpeed più approfondita su alcuni aspetti cruciali per le prestazioni, disponibile sia per la versione desktop che mobile del sito.

Ecco una schermata d’esempio:

Navigando il sottomenù potrai ottenere ulteriori informazioni, statistiche e suggerimenti di ottimizzazione di velocità e performance del tuo sito web, con particolare riferimento ai valori dei Core Web Vitals, parametri tecnici che Google considera nel complesso Page Experience come fattore di ranking per determinare il posizionamento delle pagine.

Puoi anche chiedere a SEOZoom di monitorare fino a cinque tipologie di pagina: basta cliccare su “Aggiungi pagina Template”, indicare la tipologia di pagina e l’URL su cui eseguire i test di velocità e usabilità.

Per template di pagina (tipologia) si intendono per esempio:

  • Pagina di categoria
  • Pagina TAG
  • Pagina prodotto singolo
  • Pagina articolo

In questo modo, puoi analizzare la velocità di ogni tipo di pagina di template del sito web; dopo che hai caricato la pagina, il motore ne esegue la scansione quanto prima e memorizza l’andamento delle performance nel tempo.

Keyword

Navigando il sottomenù Keyword puoi approfondire i principali aspetti legati all’analisi delle parole chiave su cui compete il sito, e in particolare puoi controllare l’andamento delle parole chiave monitorate, scoprire quali sono le keyword migliori e quelle potenziali, e ancora conoscere quelle in salita, in discesa, quelle entrate o uscite dalla TOP10, fino a visualizzare tutte le keyword per le quali è posizionato il dominio a progetto.

Keyword monitorate

La prima sezione del menù ti permette di approfondire le performance delle keyword monitorate, che sono per l’appunto quelle che hai deciso di inserire nell’elenco che SZ ti mette a disposizione per tracciare l’andamento in maniera più accurata.

Nella parte sinistra della schermata puoi consultare la tabella con tutte le keyword che hai aggiunto, per le quali vengono riportate le principali informazioni e valori (volume di ricerca stimato, posizione in SERP, variazione rispetto alla scansione precedente e punteggio SEO dell’ultima analisi), con possibilità di estendere l’analisi in dettaglio cliccando sull’hamburger menù (che apre le “azioni keyword”).

Nella parte destra puoi verificare l’andamento della singola keyword selezionata in SERP e tutte le principali variazioni di posizionamento organico nel corso del tempo, con possibilità di impostare anche un intervallo di date personalizzato. Cliccando invece sulla TAB “SERP feature” puoi visualizzare la composizione della SERP di Google per quella keyword, con anteprima dei risultati posizionati in TOP10 con i relativi snippet e descrizione delle funzionalità aggiuntive eventualmente presenti, come i featured snippet.

L’ultimo box a destra, infine, elenca i siti posizionati nelle prime 5 pagine di Google per quella keyword e segnala la variazione del ranking rispetto alla rilevazione precedente; cliccando su un risultato, inoltre, la pagina viene aggiunta automaticamente al grafico dell’Andamento SERP per consentirti di fare un confronto visivo tra le performance dei vari siti.

Per perfezionare la tua analisi, puoi usare i vari filtri a disposizione e selezionare quindi specifici gruppi di keyword monitorate da studiare; in particolare, puoi filtrare le keyword in base al loro rendimento, in base ai tag che hai impostato o secondo le ultime variazioni temporali.

Cliccando sulla tab “Confronta con i competitor”, poi, puoi analizzare il rendimento delle keyword monitorare del tuo sito a progetto con i domini che hai individuato come competitor organici: per ogni parola chiave, SEOZoom ti mostra il volume di ricerca, la posizione del sito a progetto e la relativa URL e, sulla stessa riga, le informazioni relative ai vari siti concorrenti, per eseguire rapide verifiche e valutazioni strategiche.

Keyword Studio

Keyword Studio è il cuore del Progetto per lo studio delle Keyword!

Da qui partono diverse strade di analisi, diverse visualizzazioni e tabelle che ti tengono sempre aggiornato sull’andamento delle Keyword del sito a Progetto.

La prima tabella a disposizione è quella delle Keyword Posizionate, cioè le keyword migliori, posizionate nelle prime dieci posizioni su Google.

Le successive tab ti permettono di approfondire le keyword suddivise in Aumenti e Cali di traffico (cioè le keyword che sono entrate o uscite dalla TOP10), utile per scoprire quali sono le parole chiave che stanno guadagnando posizioni e quali invece le stanno perdendo. Il box sulla destra ti sintetizza a colpo d’occhio la situazione complessiva, indicando il numero totale delle keyword in salita o in calo e la corrispettiva variazione di traffico generata da questi movimenti; attivando SERP View, poi, hai la possibilità di verificare la composizione della SERP più recente e fare un confronto rapido con i competitor.

Segue la tab Potenziali, che raggruppa le keyword posizionate dall’undicesima alla trentesima posizione: questa sezione contiene informazioni su tutte quelle parole chiave posizionate nella seconda e terza pagina di Google, che con un’attività di ottimizzazione efficace potresti portare in TOP10 per ottenere più traffico organico. Questo elenco è molto interessante per la tua strategia, perché ti fa scoprire subito parole chiave con buon potenziale di crescita per il sito a Progetto e ti permette di individuare tutte le pagine (filtrando anche i risultati per URL) a cui serve solo una piccola “spinta” per scalare posizioni, come ad esempio un intervento migliorativo dei contenuti o eventualmente un’attività di SEO OffPage.

Nella tabella Risultati Zero trovi le keyword in posizione Zero, cioè che hanno conquistato un featured snippet nella SERP di Google, e visualizzi anche un’anteprima dello snippet scelto da Google.

SERP Features è la sezione che ti mostra le Keyword posizionate in una SERP in cui è presente almeno una feature di Google, con indicazione della tipologia e possibilità di filtrare per analizzare il tipo di funzionalità che arricchisce la pagina dei risultati.

Nella tabella Keyword Branded puoi verificare quali sono le parole chiave legate al tuo Brand o ai prodotti del tuo marchio (sulla base delle informazioni che hai inserito nelle impostazioni del progetto).

E infine Tutte le keyword ti elenca appunto tutte le parole chiave posizionate per il dominio a Progetto: all’interno di quest’ultima sezione puoi quindi scoprire tutte le keyword per le quali il dominio del progetto è presente nelle prime cinque pagine di Google, comprese quindi le parole che hai scelto di non monitorare o che non hai considerato in fase di creazione del progetto stesso. All’interno della schermata puoi filtrare le keyword per posizioni ed effettuare così un’analisi più approfondita del progetto, oppure usare i filtri temporali per controllare le keyword rilevate in tre momenti chiave (ieri – oggi – ultima settimana).

In ogni sezione, la tabella di elenco delle keyword riporta una serie di dati e informazioni utili per analizzare la parola chiave e fare valutazioni strategiche, da approfondire poi con le azioni comprese nell’hamburger menu. In particolare, le colonne ti permettono di controllare:

  • Pos: la Posizione in SERP.
  • Var: la variazione di posizionamento rispetto alla scansione precedente.
  • Volume: il volume medio della Keyword.
  • Traffico Stimato: la stima di traffico calcolata da SEOZoom per la specifica keyword
  • Intent: il tipo di intento (Informational, Navigational, Commercial, Transactional) individuato per la keyword.
  • Feature: indica la presenza in SERP di feature e ne specifica la tipologia(Box domande frequenti, Lista Video YouTube, Caroselli foto eccetera).
  • CPC medio: il costo per clic medio.
  • URL: la Pagina posizionata per la Keyword.
  • Stagionalità: grafico del volume di ricerca su base mensile, che permette di scoprire a colpo d’occhio se la keyword è soggetta a una una variazione di tipo stagionale.
  • KD:Keyword Difficulty.
  • KO: Keyword Opportunity.

In Keyword Studio puoi anche raggruppare le URL e filtrare le tabelle in base alle pagine, semplicemente trascinando la colonna URL nella sezione in alto della tabella.

Piano Trimestrale

Il tool Piano Trimestrale ti permette di eseguire un’analisi sul trimestre in arrivo, per scoprire quali parole chiave avranno tendenzialmente maggiore rilevanza e preparare quindi una strategia adeguata di ottimizzazione per migliorare la tua presenza in SERP.

Grazie al filtro in alto a destra, puoi selezionare le keyword in base a uno specifico range di volume di ricerca, così da lavorare in maniera più diretta e strategica su un gruppo di keyword e pagine più ristretto.

Inoltre, per filtrare la tabella per pagine (e non su singole keyword) puoi trascinare la colonna URL nella sezione in alto della tabella, impostando quindi una visualizzazione per gruppi di URL.

La tabella ti presenta i dati principali per ogni keyword, e in particolare il volume di ricerca mensile medio, il volume di ricerca atteso per i tre mesi successivi, il grafico della stagionalità, la tipologia di Intent, le Feature attive in SERP, i livelli di KD e KO, mentre l’hamburger menù ti permette di approfondire lo studio con le Azioni keyword e le Azioni URL.

Content Gap

Nel tool analisi content gap SEOZoom ti propone un’analisi sulle keyword selezionate analizzando i competitor principali che trattano argomenti simili a quelli del sito a Progetto.

Per ogni parola chiave, nella tabella troverai indicazione di tipologia di intent, valore di KD e KO, valore di CPC e volume di ricerca stimato, e cliccando sull’hamburger menù puoi ulteriormente approfondire l’analisi con le varie “azioni keyword”.

Lo strumento ti può aiutare a trovare idee per contenuti su cui ancora non hai preparato pagine o post, ma ti potrebbe anche mostrare keyword a cui ha già dedicato dei contenuti, che però non hanno ottenuto un buon posizionamento in SERP. In tal caso, cliccando su una keyword, troverai nella tabella a destra le pagine esistenti del tuo sito web che trattano topic inerenti alla keyword, a cui potrebbe essere proficuo dedicare un intervento di ottimizzazione.

Sulla parte destra in alto è presente anche un box di ricerca per keyword, che ti può servire a verificare se hai già scritto un contenuto per la parola chiave che ti interessa.

Opportunity Finder

Opportunity Finder è uno strumento avanzato che ti permette di scoprire rapidamente argomenti dove tutti i tuoi competitor non stanno ottenendo risultati.

In pratica, identifica cluster importanti del tuo settore di appartenenza in cui non appaiono i classici competitor, troppo grandi e spesso imbattibili, e ti suggerisce pagine da andare a realizzare da zero oppure da ottimizzare per raggiungere le posizioni di vertice e traffico organico su Google.

È quindi un tool eccezionale per schivare i competitor, sfuggire alla competizione diretta e ottimizzare tempo e risorse nella creazione di un contenuto che ha le maggiori opportunità di conquistare la visibilità che desideri.

Dal punto di vista tecnico, devi soltanto selezionare il range di traffico dei competitor che ritieni accettabile per la tua strategia: qui nei progetti SEOZoom analizza automaticamente i siti che hai selezionato e impostato come competitor, andando a ricercare tutti i topic per i quali non hanno contenuti ben posizionati e indicandoti tutti i cluster di keyword dove sono più deboli o non presenti – per la precisione, argomenti e keyword dove il traffico totale dei competitor è compreso tra 1% e 10%.

La tabella a sinistra elenca le keyword principali del cluster, indicando subito anche il numero totale di keyword che afferiscono al search intent, il volume totale raggiungibile e la percentuale di traffic share attualmente detenuta dai competitor. A destra, invece, SEOZoom ti segnala l’eventuale pagina del sito che potresti ottimizzare per sfruttarne a pieno il potenziale e il dettaglio di tutte le keyword del cluster, con dati sul volume di ricerca stagionale e altre informazioni utili per le tue strategie.

Puoi quindi usare Opportunity Finder per trovare un set di parole chiave da usare come traccia per scrivere un contenuto per il tuo sito che abbia le maggiori probabilità di successo su Google, proprio perché evita le ricerche dominate dai grandi siti.

Keyword stagionali

La sezione “Keyword Stagionali” presenta un report completo sui volumi stagionali delle parole chiave per cui è posizionato il sito web inserito a progetto. Dal selettore orizzontale in alto puoi scegliere il mese che intendi analizzare: dopo aver cliccato, nella tabella centrale vengono elencate tutte le parole chiave che in quel mese hanno un incremento di almeno lo 0,25% rispetto al volume medio annuale.

Nella dashboard in alto ci sono quattro dati aggregati:

  • Traffico potenziale mese: il traffico stimato ipotizzando che le keyword elencate nella tabella (e non presenti in prima pagina su Google) raggiungano la quinta posizione in SERP.
  • Traffico attuale: il traffico stimato attuale, sulla base delle keyword stagionali già posizionate in TOP10.
  • Risultati ottenuti: una barra orizzontale che mostra a colpo d’occhio l’attuale percentuale del traffico delle keyword stagionali del sito a progetto rispetto al totale potenziale che potrebbero raggiungere.
  • Incremento: un selettore che ti consente, aumentando o diminuendo il valore sulla scala, di filtrare le keyword con una variazione stagionale sempre più marcata.

Nella prima colonna sono indicate le parole chiave; seguono la colonna della posizione, della variazione di posizionamento rispetto alla scansione precedente, la URL di posizionamento, il volume mensile medio e la colonna che indica il volume di ricerca della parola chiave nel singolo mese analizzato. La colonna Incremento Stagionale evidenzia l’aumento di volume stimato mensile della keyword, mentre il grafico della stagionalità mostra la tendenza per tutto l’anno. Per ogni keyword sono inoltre indicate altre informazioni utili per la tua strategia, come l’intento di ricerca, l’eventuale presenza di feature nelle SERP e i valori KD e KO, con l’hamburger menù che ti conduce alle Azioni Keyword e alle Azioni URL per ulteriori tipologie di analisi.

Anche in questa sezione puoi raggruppare le URL per avere la tabella filtrata in base alle pagine: è sufficiente trascinare la colonna nella sezione in alto della tabella.

Ricorda che le funzionalità presenti nella sezione “Keyword Stagionali” ti aiutano ad avere una visione d’insieme dell’andamento e delle potenzialità del sito web. Utilizza le informazioni per pianificare la revisione delle pagine, per sviluppare la tua strategia di link building o per definire i nuovi contenuti da realizzare.

Keyword Long Tail

Grazie a  questo tool puoi approfondire le keyword di lunga coda per cui il sito web è posizionato, con tutte le informazioni di base per analizzare la parola chiave sotto vari aspetti strategici e lanciare le “azioni keyword” e le “azioni URL” (disponibili dall’hamburger menù).

Utilizza la barra laterale per impostare il filtro basato sul volume di ricerca e sviluppa una strategia vincente su parole ad alto potenziale. Anche in questa sezione puoi impostare la visualizzazione della tabella per pagina e non per singola keyword: basta trascinare la colonna URL nella sezione in alto della tabella.

Distribuzione

All’interno di questa sezione puoi analizzare la distribuzione delle keyword del tuo sito a progetto, vale a dire in che modo e con che frequenza sono posizionate all’interno delle prime cinque pagine di Google. Ecco una schermata di esempio:

Il primo grafico a barre riporta i valori per numero di keyword nelle pagine del motore di ricerca: i risultati della prima pagina sono dettagliati e indicano precisamente le keyword presenti tra la prima e la terza posizione, quelle tra la quarta e la sesta e, infine le parole chiave presenti tra la settima e la decima posizione. Negli altri casi, invece, le barre uniscono tutte le keyword presenti nella relativa pagina di Google.

Nel grafico a torta invece viene rappresentata la distribuzione delle parole chiave in termini percentuali. Puoi anche usare la linea temporale per selezionare una data, in modo da poter verificare come è cambiata la distribuzione nel tempo.

Il grafico in basso ti permette di fare un focus sulla distribuzione storica delle parole chiave, seguendo l’andamento delle linee, che hanno colori diversi in base alla pagina di Google a cui fanno riferimento. Anche in questo caso, puoi selezionare un intervallo di date a tuo piacimento negli ultimi due anni, ove presenti i dati.

In fondo alla pagina abbiamo a disposizione i dati in forma tabellare, scanditi in base agli ultimi 7 aggiornamenti settimanali del progetto.

Keyword di Settore

In questa sezione SEOZoom mostra l’elenco di tutti i Settori inerenti al sito a progetto “individuati” da Google, specificando per ognuno il totale delle relative keyword posizionate.

Nella dashboard in alto sono presenti quattro box, da cui puoi controllare le informazioni relative al singolo settore/categoria attualmente selezionato:

  • Classifica generale: la posizione del sito nella Classifica complessiva di quel settore (per il singolo settore/categoria selezionato).
  • TZA: la Topical Zoom Authority relativa al settore (per il singolo settore/categoria selezionato).
  • Volume di ricerca: il volume di ricerca totale delle keyword del tuo sito posizionate in quel settore (per il singolo settore/categoria selezionato).
  • Keyword: il numero totale delle keyword del tuo sito che sono posizionate in quel settore (per il singolo settore/categoria selezionato).

Puoi navigare il menù di sinistra e verificare quante e quali keyword appartengono ai vari settori, e come sono posizionate; puoi approfondire la tematica dei Settori dal tool dedicato -> Indaga Settore -> https://sz2020.seozoom.it/keyword-research/keyword-niche .

Nella tabella di destra ritroviamo l’analisi delle keyword per Settore, con le colonne utili per l’analisi:

  • Pos: la posizione in SERP del sito in analisi per la keyword indicata.
  • Volume: il volume di ricerca medio.
  • Intent: il tipo di intento di ricerca prioritario.
  • Feature: le feature presenti in SERP.
  • CPC Medio: il costo per clic medio.
  • URL: la Pagina del sito posizionata per la parola chiave selezionata.
  • Stagionalità: grafico del volume di ricerca su base mensile, che permette di scoprire a colpo d’occhio se la keyword è soggetta a una una variazione di tipo stagionale.
  • KD:Keyword Difficulty.
  • KO: Keyword Opportunity.

Alla fine di ogni riga, poi, trovi l’hamburger menù da cui puoi lanciare una serie di analisi più approfondite sulla keyword o sulla pagina.

Opportunità Social

“Opportunità Social” è uno strumento pensato per aiutarti a identificare quelle parole chiave specifiche del tuo settore che non solo portano traffico al tuo sito, ma che sono anche preziose per la tua presenza sui social media. Più precisamente, ti permette di scoprire quali keyword stanno generando risultati posizionati in Top10 nelle SERP di Google da piattaforme social come Facebook, Instagram, YouTube o Pinterest, oltre ai siti tradizionali.

Le “opportunità” sono individuate attraverso un’analisi dei competitor del sito a progetto su cui stai lavorando: questa può essere completamente automatica (se non hai aggiunto nessun competitor nelle impostazioni del progetto) o in qualche modo guidata (se hai inserito manualmente i competitor noti, riportati anche in tabella in alto). In questo secondo caso, i dati saranno molto più precisi e pertinenti all’ambito di attività del tuo sito, riducendo la possibilità di ritrovare dei “falsi positivi” (come ad esempio competitor soltanto parziali, che quindi portano all’inserimento anche di keyword fuori target per i tuoi interessi).

Nella tabella generale dello strumento vedrai una serie di informazioni utili come la piattaforma social o UGC che ha un risultato in top 10 per la parola chiave, il volume di traffico globale e specifico per il risultato social, l’intento di ricerca identificato da Google, la stagionalità delle ricerche e i valori di Keyword Opportunity e Keyword Difficulty. Utilizzando la colonna di sinistra potrai invece filtrare l’analisi in base al tipo di social media o sito UGC che ti interessa di più, così da poterti concentrare su un canale o su un tipo di contenuto specifico.

Queste informazioni ti offrono spunti preziosi per una strategia di contenuto multicanale più efficace: grazie a “Opportunità Social” hai la possibilità di ampliare la tua produzione sfruttando le piattaforme social che Google considera rilevanti per le tue parole chiave. Questo ti permetterà di diversificare i tuoi contenuti, puntando su formati multimediali che possono aumentare la tua visibilità e intercettare un pubblico più ampio. Allo stesso tempo, potrai rafforzare la tua presenza sulle keyword chiave e aumentare la visibilità organica, investendo sulla creazione di contenuti multimediali oltre che testuali, orientati verso i social media favoriti da Google.

Google FAQ

Google FAQ ti permette di vedere tutte le domande che gli utenti pongono riguardo ai contenuti trattati dal tuo sito web.

Per la precisione, elenca tutte le domande che compaiono nel box “Le persone chiedono anche” delle SERP di Google in correlazione a ogni keyword per cui il tuo sito è posizionato nella top 10.

In questo modo puoi scoprire le problematiche comuni e le domande frequenti degli utenti, così da avere una panoramica dettagliata delle loro esigenze di cui tener conto per arricchire e migliorare il tuo contenuto.

Grazie a Google FAQ, infatti, puoi capire subito se il tuo contenuto risponde alle reali esigenze degli utenti che fanno ricerche su Google. Con queste informazioni, puoi ottimizzare le tue pagine web per renderle di maggior qualità e più pertinenti per le persone: questo strumento ti aiuta a strutturare perfettamente i tuoi articoli, rispondendo direttamente alle domande e ai dubbi degli utenti e aumentando le probabilità di fornire risposte esaurienti e pertinenti alle ricerche degli utenti.

Pagine

La sezione Pagine ti permette di analizzare, monitorare e ottimizzare il rendimento delle pagine web del sito inserito a progetto attraverso molte sezioni utili: vediamole insieme!

Rendimento Pagine

La prima sezione ti fornisce una visione d’insieme del Rendimento e utilizzo del Crawl Budget, sulla base di una serie di range di traffico predeterminato. Il valore di Crawl Budget rappresenta una stima effettuata da SEOZoom delle risorse che Google deve dedicare alla scansione di queste pagine: il dato può aiutarti a capire rapidamente quali sono le sezioni del sito web che stanno impiegando maggiori risorse e quali invece quelle che stanno portando un volume di traffico stimato maggiore.

Nei tre riquadri in alto sono evidenziati i seguenti valori:

  • Crawl budget sprecato: quante sono e in che percentuale sul totale le pagine a rendimento molto basso, che quindi sprecano il crawl budget del sito
  • Migliora le tue pagine: un’anteprima di quanti sono i contenuti “facili da ottimizzare” secondo SEOZoom, quelli che hanno già un buon potenziale di keyword posizionate in seconda pagina su Google, e della percentuale di incremento sul traffico che potrebbero apportare gli effetti miglioramenti (-> cliccando su Migliora le Tue Pagine accedi direttamente alla vista dedicata).
  • Obiettivo raggiungibile: una sintesi dei risultati che puoi raggiungere ottimizzando i contenuti, e in particolare il volume di visite potenziali che potresti ottenere lavorando su pagine e keyword individuati.

Nella sezione Rendimento pagine del sito, che si aggiorna settimanalmente, accedi all’analisi dedicata. La tabella indica, in ogni riga:

  • il range di traffico mensile stimato.
  • il numero di pagine che raggiungono il traffico mensile stimato nel range selezionato.
  • il contributo di quelle pagine, ossia il volume totale di traffico stimato aggregato per le pagine del range selezionato.
  • il numero di keyword posizionate totali che sono presenti nelle pagine del range selezionato.
  • il rendimento, che esprime in percentuale qual è il volume di traffico che deriva da ognuno di questi gruppi di pagine web rispetto al volume totale di traffico del sito.
  • il crawl budget, una barra che riporta la percentuale di crawl budget impegnata dal range selezionato rispetto al totale del sito.

Cliccando sulla freccia blu al termine di un range di traffico si apre una visione tabellare delle Pagine del gruppo, che elenca appunto tutte le pagine del sito che hanno un volume di traffico stimato che rientra nell’intervallo selezionato.

Per ogni pagina web sono presenti informazioni come l’URL, il traffico mensile stimato, il numero totale di keyword posizionate e una colonna finale con l’hamburger menù con le Azioni URL per esami più mirati.

In ogni Gruppo è possibile usare il Filtro avanzato, ricercare direttamente una URL ed esportare i dati della sezione.

Cliccando una singola URL dall’elenco, ottieni un’analisi dedicata, ricca di informazioni utili.

Il primo box informa sulla PZA, ossia la metrica di autorità della Pagina; segue il box del traffico stimato, con un’indicazione sul potenziale (legato al miglioramento delle key oltre la TOP10) e il rendimento della pagina (il rendimento rappresenta quanto stai ottenendo rispetto a quello che potresti ottenere, in percentuale). Questi box sono affiancati dal grafico dedicato all’andamento della URL nel tempo, da cui puoi settare anche una funzionalità molto utile (presente anche in altre sezioni dello strumento e segnalate da un messaggio testuale): selezionando un periodo sul grafico, infatti, puoi analizzare in dettaglio le keyword che hanno avuto variazioni nell’intervallo impostato, per focalizzare le tue indagini e verifiche solo sul momento che, ad esempio, ha visto un crollo improvviso di traffico e individuare le sue possibili cause. Questa analisi nell’analisi ti mostra il dettaglio delle keyword che hanno migliorato, peggiorato o mantenuto stabile il loro ranking nell’arco temporale, con dati relativi alle posizioni medie iniziali e finali e alla variazione di traffico riscontrata.

Nell’area sottostante puoi accedere all’analisi completa sulle keyword posizionate, con una serie di tab che offrono informazioni più utili per la tua strategia, e in particolare:

  • Tutte le keyword, elenco appunto di tutte le keyword presenti nella pagina in esame.
  • TOP10, elenco delle parole chiave della pagina che compaiono nelle prime 10 posizioni su Google.
  • Potenziali, elenco delle parole chiave che sono posizionate in prossimità della prima pagina di Google e che un lavoro di ottimizzazione potrebbe portare in TOP10, aumentando così il traffico del sito.
  • Lontane, elenco delle parole chiave posizionate su Google in pagine successive alla seconda.

Per tutte queste tab, SEOZoom offre una visualizzazione tabellare che riporta informazioni dettagliate sulla keyword, come il posizionamento in SERP, variazione rispetto alla precedente scansione, volume e traffico stimati, CPC medio, KO e KD, più azioni cliccabili dall’hamburger menù per approfondire l’analisi sulla singola keyword e sulla singola URL.

  • Analisi SEO, per eseguire una rapida analisi generale sul livello di ottimizzazione della keyword selezionata, anche in relazione ai competitor che stanno ottenendo i risultati migliori.

Pagine con potenziale

Nella sezione Pagine con Potenziale puoi vedere quali sono le pagine rilevate da SEOZoom che hanno molte keyword posizionate nella seconda e terza pagina di Google

Filtri e ordinamenti delle colonne possono essere un valido aiuto per analizzare i dati e puoi anche esportare la singola vista o l’intera griglia per ogni tabella; inoltre, attraverso l’hamburger menù puoi anche aggiungere direttamente la URL in Pagine Monitorate o eseguire altre azioni URL.

Per ogni pagina web selezionata SEOZoom indica una serie di informazioni, come PZA, traffico (potenziale, raggiungibile portando tutte le keyword individuate in prima pagina, e percentuale attuale di rendimento rispetto al totale del sito), variazione di traffico rispetto al mese precedente e totale delle parole chiave individuate (nel box Keyword). Cliccando su Abilita potenziale pagine, poi, potrai attivare la rappresentazione visiva nel grafico del potenziale della URL in analisi.

Nella tabella in basso a destra, invece, sono presenti i dati relativi alla posizione in SERP, all’andamento del ranking rispetto alla scansione precedente, volume, CPC medio, keyword difficulty, keyword opportunity, il traffico che si stima arrivi dalle varie keyword, più l’hamburger menù per lanciare analisi più dettagliate.

Attraverso le varie tab puoi approfondire l’analisi e visualizzare solo le keyword in TOP10, le Potenziali (cioè posizionate in seconda e terza pagina) e le Lontane, ovvero le key posizionate oltre la terza pagina di Google.

SEOZoom ti fornisce anche uno spunto ulteriore, dedicando un tab alle Pagine Simili, cioè posizionate per keyword in comune: in questo modo, puoi individuare casi di cannibalizzazione e risolvere queste situazioni problematiche.

L’ultimo tab riguarda l’Analisi SEO a cui è possibile accedere direttamente anche da questa sezione.

Pagine Principali

Il gruppo Pagine Principali evidenzia le pagine web del sito in analisi che attualmente hanno un volume di traffico maggiore. Per ogni URL è indicato il volume stimato mensile e il numero di key posizionate.

Da questa sezione puoi verificare, come per Pagine con Potenziale, i dati relativi al posizionamento, la PZA, la metrica di SEOZoom che indica l’autorevolezza di ogni pagina web, e anche fare direttamente un’analisi SEO.

Dal grafico “Andamento traffico” puoi inoltre vedere se la crescita della Pagina è stabile o se c’è stato qualche segnale di variazione particolare rispetto ai 12 mesi precedenti, sia in positivo che in negativo.

Pagine con più keyword

Nella sezione Pagine con più keyword vengono elencate le pagine web che hanno appunto il maggior numero di parole chiave posizionate nell’insieme delle prime cinque pagine del motore di ricerca, con possibilità di verificare in dettaglio tutte le informazioni.

Queste informazioni sono utili, ad esempio, per scoprire quante e quali pagine hanno molte keyword posizionate in quarta e quinta pagina, così da studiare eventuali ottimizzazioni che possano portare a un miglioramento delle prestazioni e del rendimento.

Pagine con trend positivo e con trend negativo

Nella sezione Pagine con trend positivo e nella speculare Pagine con trend negativo vengono raggruppate le pagine che hanno avuto rispettivamente un un aumento di traffico o un calo di traffico. Assieme al grafico dell’andamento, alla distribuzione delle keyword e all’elenco stesso delle parole chiave posizionate, vengono qui evidenziate le keyword in discesa oppure in salita. In questo modo puoi identificare rapidamente quali sono le URL che hanno subito una variazione di ranking che ha determinato una modifica al tuo traffico stimato.

Nuove Pagine

La sezione Nuove Pagine mette in evidenza le pagine del sito a progetto che sono entrate recentemente in SERP. Questa sezione è utilissima in vari casi, perché ti permette per esempio di verificare in quanto tempo i contenuti che pubblichi riescono a posizionarsi su Google o anche di monitorare i progressi di un competitor (inserendo a progetto il suo sito).

Cannibalizzazione

La sezione Cannibalizzazione presenta un tool che analizza le pagine del sito a progetto per verificare l’eventuale presenza di più URL che competono per le stesse keyword. Questo strumento mette a confronto tra loro le pagine web e indica quelle che vanno in concorrenza per la stessa parola chiave, rischiando quindi di ostacolare le prestazioni del sito.

La tabella con l’elenco delle URL problematiche contiene la colonna “Duplicazione” che indica in percentuale la possibilità che agli occhi di Google questa pagina sia simile a un altra. Inoltre, cliccando sul pulsante “Duplicati” puoi verificare quali sono le keyword in comune e quali sono le pagine che competono sugli stessi dati.

Attenzione a non confonderti: SEOZoom non ti sta indicando che il testo sia duplicato o copiato, ma semplicemente che, secondo la scansione effettuata, le pagine indicate sono posizionate per le stesse parole chiave in percentuale più o meno alta.

Nella tabella dell’analisi specifica della URL sono presenti i dati relativi alla posizione in SERP, all’andamento del ranking rispetto alla scansione precedente, volume, CPC medio, keyword difficulty, keyword opportunity, il traffico che si stima arrivi dalle varie keyword.

Come per le altre tab di questa sezione, puoi incentrare l’analisi sulle keyword in TOP10, le Potenziali (cioè posizionate in seconda e terza pagina) e le Lontane, cioè posizionate oltre la terza pagina, ma anche accedere direttamente all’Analisi SEO.

Pagine Monitorate

Con Pagine Monitorate hai a disposizione uno strumento che ti permette di inserire manualmente specifiche pagine o percorsi del sito a progetto da tenere sotto controllo approfondito grazie a SEOZoom.

Tramite questa sezione puoi anche chiedere a SEOZoom di salvare una pagina allo stato attuale in cui si presenta e aggiungere delle note per segnalare le modifiche apportate: in questo modo, puoi verificare l’andamento della pagina nel tempo e quindi gli effetti delle modifiche, oltre che scaricare tutte le varie versioni HTML della pagina stessa.

Puoi aggiungere Pagine da monitorare inserendo manualmente una URL oppure anche direttamente un path, per monitorare aree specifiche del sito identificate appunto da un percorso specifico; inoltre, puoi anche suddividere le URL in Gruppi, per avere una visualizzazione dedicata.

Cliccando sulla URL puoi analizzare in dettaglio il rendimento della pagina e visualizzare i dati più importanti per la tua strategia.

Sezioni

Questa funzionalità ti permette di monitorare il rendimento di singole e specifiche parti del tuo sito, definite da un “path” o “percorso” unico, così da creare praticamente dei singoli “micro-progetti” relativi a queste porzioni del sito.

Per avviare la scansione devi semplicemente indicare a SEOZoom l’URL del path da monitorare e poi visualizzare i dati. Le informazioni sono distribuite in cinque TAB: Panoramica, Pagine Migliori, Keyword, Pagine con Potenziale e Pagine che non rendono, che ti permettono di approfondire le tue analisi, individuando su quale elemento concentrare la tua attenzione.

Ad esempio, potresti lavorare sulle Pagine con Potenziale (gli URL della sezione che hanno keyword in prossimità della prima pagina di Google) o sulle Pagine che non rendono (quelle che non sono posizionate nemmeno con una keyword in TOP 10) per capire che tipo di intervento lato SEO potrebbe portare i maggiori risultati.

Dal punto di vista pratico, puoi usare l’area Sezioni per monitorare il rendimento di categorie specifiche di un eCommerce (ma non solo), o analizzare separatamente le performance di un eCommerce e quelle del blog in sottocartella.

Dal punto di vista tecnico, le metriche di sezione sono calcolate contemporaneamente a quelle dell’intero progetto, quindi una volta al giorno; quando aggiungi una nuova sezione, dovrai attendere la scansione del progetto nella sua interezza per visualizzare i primi risultati.

URL Inspector

URL Inspector è uno degli strumenti più potenti di SEOZoom, fa vedere cose che nessun altro tool mostra, ma è estremamente complesso ed è pensato per utenti esperti e di livello PRO, perché richiede competenza professionale avanzata, visione d’insieme e capacità di analisi che possono essere “fuori portata” per chi è alle prime armi.

Per questo motivo, è riservato solo ai piani Professional, Business e Corporate.

Presente all’interno del menu “Pagine” nell’area Progetti, quando lo avvii URL Inspector esegue una lunga ed elaborata scansione di tutte le pagine del tuo sito a progetto con le relative keyword posizionate su Google, e ha quindi bisogno di un po’ di tempo per fornire i risultati.

Il primo aspetto che mette in luce è già significativo, perché ti permette di individuare se hai ottimizzato title e URL rispetto ai principali competitor. Inoltre, ti dà modo di vedere immediatamente se hai centrato le keyword principali, quelle dal traffico stimato più elevato, o se la strategia fin qui adottata da te (o da chi ti ha preceduto nell’attività su un sito di un cliente) è fuori fuoco ed è quindi necessaria un’inversione di rotta per provare a conquistare posizioni più elevate.

Nella dashboard generale puoi notare immediatamente quattro box, che ti informano su numero totale di pagine analizzate, percentuale di URL ottimizzati rispetto al totale, e poi pagine con la keyword più ricercata già utilizzata nell’URL (e quindi già ottimizzate) e pagine dove la keyword più ricercata non è stata usata nell’URL. Questi ultimi due campi sono cliccabili e ti consentono di filtrare immediatamente la rispettiva visualizzazione, in modo da attivare solo l’elenco degli URL su cui concentrare la tua attenzione.

Nella parte inferiore, invece, ci sono tre box: la tabella di sinistra elenca tutte le pagine del tuo sito analizzate, con indicazione del numero di key posizionate, del volume di ricerca totale stimato che potrebbero raggiungere e una spunta (o una croce rossa) che segnala la presenza o meno della keyword nell’URL.

Cliccando su una riga si attiva una seconda tabella, che analizza in dettaglio l’URL e offre ulteriori indicazioni per l’ottimizzazione. Innanzitutto, qui trovi l’elenco di tutte le keyword con le relative informazioni chiave, per una prima visione d’insieme sulla strategia fin qui adottata. Osservando il box di destra, poi, scopri immediatamente se la keyword che stai esaminando è trattata in altre pagine del tuo sito a progetto (pagine simili) e quanti competitor tra quelli presenti in top10 su Google hanno scelto di utilizzare questa parola chiave nel title. Qui l’algoritmo di SEOZoom ti dà anche dei “suggerimenti” di azione più specifici, indicandoti ad esempio se sia il caso di lavorare per migliorare la pagina o se convenga invece concentrare gli sforzi sulla creazione di un nuovo contenuto.

A questo proposito, puoi ulteriormente filtrare la visualizzazione per ottenere “idee per contenuti nuovi”.

In questo campo, SEOZoom mostra un elenco di tutte le parole chiave che potresti utilizzare in un contenuto nuovo di approfondimento legato a un topic. Dopo aver analizzato l’eventuale presenza di pagine con contenuti simili, l’algoritmo ti consiglia di valutare la possibilità di creare una nuova pagina più specifica per competere per una keyword non pienamente “centrata” col contenuto precedente.

Sempre in quest’area puoi verificare se ci sono appunto pagine con contenuti simili e anche qual è il livello di ottimizzazione raggiunto dai competitor, attraverso la segnalazione del numero di pagine dei competitor che hanno usato la keyword nel title, per avere più o meno chance potenziali di raggiungere la top10 di Google con un contenuto adeguato.

Il livello di competitività dell’ottimizzazione della keyword è visualizzabile anche nella tabella, specificamente nelle colonne TM e PM: Title Match ti informa del numero di pagine in Top10 di Google che hanno adottato l’exact match nel title e che quindi hanno usato esattamente la keyword nel titolo, mentre Partial Match ti fa sapere quante pagine, in percentuale, hanno usato la keyword in modo parziale o con varianti.

Di base, quindi, URL Inspector supporta il lavoro professionale sui siti, in particolare su quello dei clienti, perché serve a identificare la tipologia di strategia adottata a livello di keyword research e creazione dei contenuti, in particolare rispetto alle scelte di ottimizzazione per i campi di title e URL, così da individuare eventuali errori o problemi.

Competitor

La sezione Competitor è stata pensata per consentire l’analisi e il confronto dei tuoi dati con quelli della diretta concorrenza online (usando come base di partenza l’elenco dei competitor che hai aggiunto nelle impostazioni del progetto).

Dalla dashboard di Riepilogo generale puoi vedere una serie di grafici che mettono in “competizione” i domini segnalati come “concorrenti”, che ti aiutano ad analizzare il volume di traffico dei vari progetti.

Puoi sfruttare le diverse azioni disponibili dall’hamburger menù per un’analisi diretta dei singoli domini, cioè: Analizzare il Dominio o la Root Domain ove presente, navigare direttamente il Dominio (SEOZoom aprirà la navigazione in un’altra scheda), analizzare le keyword migliori, controllare i backlink oppure confrontare direttamente il sito a progetto con i suoi competitor organici.

Iniziamo a vedere i grafici nel dettaglio.

Il primo mostra l’andamento del tuo sito e di quello selezionato come competitor, con possibilità di analizzare le informazioni per data e periodo.

Scorrendo la pagina puoi visualizzare il grafico a barre che mostra la competizione sulla distribuzione delle keyword, ovvero la quantità esatta di parole chiave che sono posizionate in prima, seconda, terza, quarta e quinta pagina di Google.

All’interno del grafico a bolle, invece, puoi verificare l’andamento dei siti web che competono sulle stesse parole chiave; in particolare, vengono analizzati traffico e numero di keyword.

Dalla tab Dettaglio Competitor puoi invece approfondire l’analisi, mettendo a confronto diverse visioni per verificare la differenza di posizionamento e rendimento. Selezionando un Competitor dalla tabella di sinistra, attivi una serie di informazioni che ti sono utili per fare verifiche e studiare le strategie migliori.

Le varie visualizzazioni disponibili ti permettono di approfondire una serie di aspetti legati alle keyword dei Competitor rispetto a quelle del sito a progetto, e in particolare:

  • Content GAP: elenca le Top keyword del Competitor per le quali al sito a Progetto mancano contenuti in SERP
  • Keyword in comune: segnala le keyword per le quali entrambi i domini sono posizionati
  • Keyword su cui stai perdendo: indica le keyword su cui il Competitor si sta posizionando meglio rispetto al sito a Progetto
  • Keyword su cui stai vincendo: raggruppa le keyword su cui il sito a Progetto si sta posizionando meglio rispetto al Competitor
  • Competizione in TOP10: mostra le keyword in TOP10 per le quali i due domini sono in diretta competizione.

Da tutte queste tab, inoltre, puoi lanciare anche delle analisi più approfondite sulla singola keyword o sulla relativa URL posizionata semplicemente selezionando una delle azioni presenti nell’hamburger menù.

Pagine in crescita e Pagine più linkate

Nella sezione “Pagine in crescita” puoi sapere quali sono le pagine del tuo sito che hanno acquisito link recentemente (indicativamente negli ultimi 30 giorni). Si tratta di uno strumento molto utile, che ti permette per esempio di scoprire quale contenuto ha avuto più successo in una campagna di link earning.

Nella sezione “Pagine più linkate” puoi invece conoscere quali sono le pagine del tuo dominio che sono state più linkate nell’ultimo anno.

Referring Anchors

All’interno dell’area “Referring Anchors” puoi conoscere le ancore che sono state utilizzate per linkare il tuo sito: la tabella sintetizza a colpo d’occhio il numero complessivo di referring pages che linkano al sito con attributo dofollow, il totale delle referring pages e il numero dei referring domains.

Cliccando sulla voce “domini” o sulla freccia a sinistra dell’anchor puoi conoscere in dettaglio tutti i siti che utilizzano quella specifica anchor text, mentre con l’hamburger menù puoi approfondire le tue analisi strategiche con le Azioni Keyword.

Per comodità, puoi esportare la tabella e analizzarla con excel o altri strumenti.

Referring Domains

Come suggerisce il nome, all’interno di questa sezione puoi conoscere quali sono i domini che linkano verso il sito del progetto.

In questo caso, la tabella mostra tutte le informazioni per studiare i siti e il loro “profilo” – numero complessivo dei link ricevuti, tipologia di attributo, data ultimo check, settore di appartenenza e nazione, ma anche parametri qualitativi come ZA, trust, opportunità, stabilità e TZA.

L’hamburger menù ci porta invece alle Azioni Dominio, con cui perfezionare le tue analisi.

Referring IPs

All’interno di questa sezione puoi scoprire l’indirizzo IP dei siti che linkano verso pagine del dominio del progetto.

Nella visualizzazione di base, la tabella riporta il numero di IP individuati, il totale dei domini che ne fanno parte, il numero di backlink ricevuti e l’indirizzo del network. Cliccando sulla freccia a sinistra, ottieni il dettaglio degli IP appartenenti alla Subnet.

Se temi che il tuo sito abbia ricevuto molti link da siti appartenenti a una PBN puoi usare la funzione “Mostra rischio PBN”, che raggruppa appunto i link provenienti da domini ospitati sullo stesso network Subnet.

Anchor Text

Sempre restando nella stessa area puoi studiare in maggior dettaglio quali sono le anchor text che sono state usate da siti terzi per linkare pagine dei tuoi concorrenti. Ecco un esempio di visualizzazione:

Anchor Strategy

Lo strumento Anchor Strategy ti suggerisce in modo automatizzato una serie di anchor text che potrebbe essere utile usare nella strategia di link building o link earning del sito a progetto nel periodo preso in considerazione (il filtro consente di selezionare “tutto l’anno” o i prossimi 4 mesi). Si tratta di parole chiave dall’elevato potenziale di ricerca, ma come sempre sarai tu, con la tua esperienza e competenza, ad analizzare, contestualizzare ed eventualmente applicare le indicazioni fornite dallo strumento.

Nello specifico, il tool è suddiviso in due parti: anchor per la prima pagina e anchor per la seconda pagina.

La prima sezione mostra due tabelle con informazioni relative a keyword che sono già posizionate in prima pagina su Google: URL consigliate da linkare e Anchor text consigliate per linkare la pagina.

Nella tabella a sinistra puoi vedere un elenco di URL su cui può essere utile incentrare la strategia di acquisizione link, con indicazione appunto della pagina, il totale delle keyword già posizionate in prima pagina su Google e il volume potenziale di traffico che può raggiungere con l’intervento di miglioramento per tutte le parole chiave individuate. Inoltre, con l’hamburger menù puoi lanciare le azioni URL per studiare più in dettaglio quella pagina.

A destra, invece, trovi la tabella con le Anchor text consigliate per linkare la pagina che hai selezionato, che elenca le parole chiave di quella URL già posizionate su Google, che potresti rafforzare con un’attività di acquisizione link con ancoraggio preciso. I dati che puoi visualizzare sono: volume di ricerca mensile, il traffico attuale stimato derivante da quella keyword, il potenziale “Miglioramento traffico” (una stima del valore potenziale di traffico ottenuto migliorando di un posto il posizionamento per quella keyword), il valore di “Traffico futuro” (che è appunto il volume di traffico stimato con il miglioramento ottenuto), mentre l’hamburger menù ti porta alle Azioni Keyword.

L’altra sezione è praticamente uguale, ma ti mostra le informazioni sulle keyword attualmente posizionate in seconda pagina su Google. In questo caso, i valori di miglioramento traffico e traffico futuro si riferiscono al volume che la parola chiave (e l’URL in complesso) potrebbe ottenere salendo almeno in decima posizione.

Trova Partner Settore

Questo strumento ti aiuta a trovare siti da cui sarebbe utile ricevere backlink per affinità di settore, individuata attraverso lo strumento delle Classifiche di settore di SEOZoom.

Il filtro ti permette di impostare il livello di “qualità” del sito potenziale partner in tutti i settori, selezionando tra cinque range (da bassissima ad altissima, in base al valore di TZA). Puoi ricercare manualmente il settore che ti interessa e a cui fa riferimento il tuo sito o la pagina che intendi linkare, oppure navigare tra le varie categorie elencate e, quindi, tra tutti i settori possibili.

Cliccando su un settore, si attiva una tabella con l’elenco dei domini afferenti appunto al settore e appartenenti al range qualitativo impostati: per ogni sito puoi visualizzare informazioni come valore di traffico, ZA, Trust, Stability, Opportunity e TZA, e attraverso l’hamburger menù puoi approfondire l’analisi con le Azioni Keyword.

Cliccando sulla freccia o su backlink puoi invece scoprire quali e quanti sono (se presenti) i link in ingresso ricevuti da quel dominio, con indicazione della data della scansione, del dominio linkante, dell’URL sorgente, dell’anchor text usato, dello status del link, del valore dell’attributo e della posizione del link all’interno del codice sorgente della pagina, ma anche lanciare le Azioni keyword, Azioni URL e Azioni Dominio per studiare questi dettagli.

Analytics

Attivando il collegamento ad Analytics, SEOZoom fornisce una visione semplificata di diverse dashboard della piattaforma di Google, che ti possono essere utili per avere a colpo d’occhio una serie di informazioni strategiche per monitorare e migliorare le prestazioni del tuo sito.

Blocco Note

Con questa funzione puoi semplicemente scrivere delle note che ti aiuteranno a tenere traccia di informazioni, aggiornamenti o altri appunti che che possano servire durante i lavori di ottimizzazione.

Puoi aggiungere una nota da questa sezione specifica oppure da alcuni grafici e sezioni interne a Progetto (ad esempio il grafico di Panoramica Progetto/Dominio e la sezione Pagine).

I tuoi gruppi

Qui puoi creare e gestire gruppi di progetti per avere una visione di insieme del loro rendimento. Questo è molto utile se vuoi avere una panoramica del rendimento di tutti i progetti di uno specifico cliente o di un network di siti tematici.

Se clicchi sul numero a destra in bianco puoi verificare il totale dei gruppi che hai creato, mentre il segno + ti permette di creare rapidamente un nuovo gruppo.

Analizza: Keyword, Sito, URL, Domande

Per rendere strategica la tua attività di ottimizzazione e studio servono dati aggiornati, veloci da leggere e allo stesso tempo ricchi di informazioni.

SEOZoom ti offre quattro diverse tipologie di analisi – Analizza Dominio, Keyword, Pagine web e Domande – direttamente dalla barra di ricerca, con cui puoi ottenere dati approfonditi con metriche avanzate che saranno i tasselli per rendere vincente il tuo lavoro SEO.

Keyword

Per lanciare l’analisi di una keyword devi semplicemente inserire la parola chiave a cui sei interessato nella barra in alto e cliccare su “Analizza” oppure premere invio dalla tastiera.

Nella parte alta della schermata potrai leggere subito alcuni dati utili, che riassumono le principali informazioni strategiche legate alla keyword, ovvero volume di ricerca mensile, stima di Keyword Difficulty e Keyword Opportunity, numero totale di pagine indicizzate, il costo per clic e la stagionalità.

Nello specifico, il primo box riporta il dato relativo al volume di ricerca medio mensile, mostrando tra parentesi il range di variazione legata alla stagionalità (valore minimo e valore massimo che può raggiungere il volume in base appunto ai vari periodi dell’anno).

Seguono due box legati alle due metriche di SEOZoom sulle keyword, la  Keyword Difficulty e la Keyword Opportunity, caratterizzate entrambe da una scala cromatica che agevola e rende più rapida la comprensione dei dati.

Keyword Difficulty rappresenta una stima della difficoltà del posizionamento in SERP per la keyword in esame rispetto al livello di competizione dei domini presenti in TOP10. Va da 0 a 100, con il valore più alto che segnala la maggior difficoltà di posizionarsi per tale parola chiave; la metrica analizza i siti posizionati in SERP per quella keyword e la loro ZA: più competitivi sono i siti, maggiore sarà la difficoltà di posizionarsi.

La Keyword Opportunity ti aiuta invece a valutare quante opportunità hai di posizionarti in TOP10 su Google per la keyword analizzata: prende in considerazione due fattori, ovvero il Trust dei competitor e il livello di ottimizzazione delle pagine che sono in TOP10 per quella keyword specifica. Anche questa metrica va da 0 a 100, e un valore alto significa che ci sono maggiori opportunità per aggredire la SERP e ottenere un posizionamento elevato.

Il box successivo riporta il numero di Pagine Indicizzate per la parola chiave inserita e la variazione quantitativa rispetto all’ultima scansione: cliccando su Trend si apre un grafico pop-up che ti permette di seguire l’evoluzione delle pagine indicizzate nel tempo. A destra c’è poi un box che indica il CPC medio, da cui puoi anche accedere al valore di Concorrenza (un valore fornito da Google Ads e compreso tra 0 e 1, che indica il livello di concorrenza presente negli annunci Google Ads).

Questa dashboard si conclude con il box della Stagionalità, che riporta la variazione mensile storica del volume di ricerca della keyword analizzata e segnala, con i grafici di colore differente, anche il trend dell’anno precedente e il valore stimato da Zoom Trends, che ti servono per sapere qual è davvero la tendenza di ricerca attuale. Cliccando su Mostra Trend puoi approfondire l’analisi della tendenza, attivando un grafico pop-up che ti mostra il dettaglio del volume di ricerca nell’anno medio, anche in questo caso con la rappresentazione grafica dei volumi stimati in tempo reale.

Subito sotto trovi anche una veloce informazione sul tipo di intento di ricerca principale della keyword (Informazionale, Navigazionale, Commerciale, Transazionale) e il box dedicato all’analisi del Content Focus. Questa metrica mostra la distribuzione percentuale delle intenzioni di ricerca degli utenti interessati a quel determinato contenuto e deriva dall’analisi delle pagine dei competitor posizionati in top10 su Google e degli intent di tutte le parole chiave soddisfatti dalle loro pagine. Attenzione: la somma delle percentuali potrebbe non essere 100%, ma è normale in quanto la stessa parola chiave può avere anche più intent di ricerca.

Segue il box con l’indicazione delle eventuali SERP Feature presenti nella pagina dei risultati di ricerca.

Nella parte centrale della pagina puoi notare quattro diverse tab: SERP Info, Competitor Info, Search Intent e Keyword correlate, che attivano la visualizzazione degli specifici insights. Più a destra trovi i pulsanti che ti permettono di aggiungere la keyword in esame alla tua Keyword Research o all’elenco delle Keyword (secondo la modalità di inserimento che hai settato).

 

SERP Info

Cliccando su SERP info puoi consultare subito l’Andamento SERP, ovvero un elenco dei primi 50 risultati posizionati nella SERP relativa alla parola chiave in esame, con indicazione dell’URL posizionata, valore di ZA del dominio, PZA dell’URL, variazione di ranking rispetto alla scansione precedente e possibilità di eseguire le Azioni URL e le Azioni Dominio attraverso l’hamburger menù. Cliccando sui vari siti posizionati puoi attivare la visualizzazione nel grafico Andamento siti web in SERP, che ti mostra appunto l’andamento del ranking delle varie pagine rispetto alla keyword inserita.

La seconda funzione ti permette di analizzare il Traffic Share, ovvero la distribuzione percentuale del traffico complessivo generato da tutto il cluster di keyword che fanno riferimento all’intento di ricerca, estendendo quindi l’analisi non solo alla keyword principale o inserita, ma a tutto l’insieme correlato. In questo modo, puoi visualizzare rapidamente quali sono i domini con la pagina migliore per la keyword ricercata, quelli che hanno realizzato il contenuto più convincente per Google.

Segue la tab Storico della SERP per la parola chiave in analisi, impostando la data per paragonare le SERP nel tempo e possibilità di lanciare un’analisi del dominio o dell’URL. Inoltre, SEOZoom ti segnala anche il livello di variabilità della SERP rispetto alla scansione precedente, indicandoti il valore in percentuale della variazione della SERP, dei soli risultati in TOP10 e dei Domini posizionati.

Con Analisi della SERP, invece, puoi ottenere informazioni ancora più puntuali e approfondite sulla composizione della pagina dei risultati di ricerca di Google per la keyword in esame. SEOZoom ti descrive la struttura della SERP, segnalando la presenza di eventuali box e feature Google e la posizione precisa che occupano nella pagina (con indicazione del numero di pixel dall’alto), e proponendo le stesse informazioni per tutti gli elementi che compongono la pagina, compresi quindi i risultati organici; inoltre, puoi scoprire anche quali risultati sono above the fold e quali invece sono visibili solo dopo uno scroll, così da iniziare a valutare effettivamente la competitività organica della SERP e fare valutazioni informate in merito alle opportunità strategiche di lavorare sulla keyword per il tuo sito.

Sulla destra puoi visualizzare altre informazioni che ti servono per tue strategie, come il rapporto tra elementi Google (Google Panels) e risultati organici nella pagina, eventuale presenza di una risposta diretta di Google ed elenco di tutte le SERP feature attivate dalla keyword, come Carosello di Immagini, Box Domande frequenti (con indicazione anche delle domande presenti, da usare anche per la creazione di contenuti mirati, ad esempio), risultati da Google News, mappa della Local Search, video da YouTube e così via, fino ad arrivare al box con le ricerche correlate che Google suggerisce ai suoi utenti legate sempre alla keyword analizzata.

Competitor Info

Con la sezione Competitor Info SEOZoom ti fornisce un’analisi real time delle URL posizionate in TOP10 per la keyword in analisi, con la possibilità di indicare una URL a scelta per confrontarla con quelle presenti.

Nella tabella centrale puoi leggere tutte le informazioni utili per le pagine web posizionate, e in particolare la ZA, la Page Zoom Authority, il volume di traffico mensile stimato, il numero di kw in top ten e in seconda pagina, oltre che il dato totale delle parole chiave totali posizionate. Seguono alcune indicazioni legate al livello di ottimizzazione della pagina e del suo contenuto, che ci permettono di scoprire a colpo d’occhio se la keyword in esame è stata usata in Titolo, URL, H1, H2 e H3, e poi i dati di numero totale di parole presenti nel main content e percentuale di intent match, oltre all’hamburger menù per lanciare le Azioni URL.

Quando clicchi sulla freccia all’inizio della singola riga, attivi l’analisi SEO per quella pagina, che ti presenta dati approfonditi sul livello di ottimizzazione del suo contenuto. Nello specifico, puoi visualizzare un box focalizzato sul Search Intent, che analizza il testo del contenuto per determinare il valore di Intent Match, Topic utilizzati e Keyword rilevanti; il box inferiore invece mostra quali sono il titolo e la meta description impostati, e ancora più sotto trovi il livello di ottimizzazione della pagina stimato da SEOZoom per i vari parametri.

A destra, invece, hai accesso a tre diverse tab: la prima ti offre una panoramica sulle Ottimizzazioni SEO, segnalando quali sono le best practices rispettate e quali invece le mancanze presenti nell’URL esaminata rispetto alla gestione del contenuto. Queste informazioni sono utili soprattutto quando confronti la tua URL con le pagine dei competitor, perché ti permettono di capire se e quanto i competitor posizionati in TOP10 abbiano pagine ottimizzate, e di conseguenza di impostare una strategia più mirata per scalare la SERP.

La tab Utilizzo della keyword nei tag ti permette di analizzare in dettaglio quanto e dove la parola chiave in esame è usata nei tag del contenuto, e quindi in titolo, intestazione H1, anchor per eventuali link e testo alternativo delle immagini.

Infine, puoi anche scoprire se nel testo sono usate keyword che fanno riferimento allo stesso search intent e che hanno volume di ricerca.

Search Intent

La sezione Search Intent rappresenta il cuore dell’analisi della keyword, perché va oltre i classici valori e metriche della singola parola chiave per approfondire appunto il search intent, l’intenzione di ricerca degli utenti e individuata da Google, un aspetto sempre più centrale nella SEO e nella keyword research più moderne.

L’innovativo algoritmo di SEOZoom riesce a identificare innanzitutto se la keyword in analisi è la main keyword del focus oppure no (e ti dà la possibilità di impostare subito un articolo con la parola chiave in esame).

Nel caso della keyword “seo”, ad esempio, l’algoritmo indica che si tratta di una Main Key. Al contrario, se analizzi una keyword come “Torta di mele classica” l’algoritmo indica che non si tratta di una Main Key, suggerendo quindi di incentrare il contenuto sulla Main Keyword, che possiamo scoprire cliccando su “Passa alla Main” (in questo caso, è “Torta di mele”).

A livello generale, sarebbe preferibile impostare un articolo sulle parole chiave principali per aumentare le chance di posizionamento su Google, ma ciò non significa che non sia possibile continuare a lavorare sull’ottimizzazione di un contenuto per una parola chiave secondaria o su una parola chiave long tail molto specifica, a seconda dei casi e dei contesti.

Nei quattro box successivi troviamo informazioni importantissime che poi saranno approfondite maggiormente più in basso nella pagina, e che analizzano la keyword non come entità singola, ma come elemento di un cluster di parole chiave afferenti allo stesso intent.

  1. Volume totale Main Intent
    Il volume di ricerca totale per cui potenzialmente puoi competere con un solo articolo, calcolato sulla base di tutte le parole chiave incluse nell’intento di ricerca principale.
  2. Keyword con stesso Intent
    Il numero totale di parole chiave con lo stesso intento di ricerca della main keyword.
  3. Topic Principali
    Il numero di argomenti rilevanti individuati analizzando i contenuti dei siti in TOP10: rappresentano alcuni focus importanti da prendere in considerazione nell’articolo.
  4. Topic secondari
    Sono tutte le keyword e gli argomenti legati all’intento, ma che dovresti tenere in considerazione per scrivere articoli correlati di approfondimento, perché i motori di ricerca stanno preferendo pagine specifiche sull’argomento e un articolo generale incentrato sulla Main Key.

Puoi approfondire questi tre aspetti – Keyword con stesso Intent, Topic principali, Topic secondari – nelle apposite tabelle, che ti offrono una serie di informazioni preziose per la tua content strategy.

La prima tabella riporta l’elenco delle parole chiave con lo stesso intento di ricerca, quelle che potenzialmente puoi posizionare con un unico articolo con focus sulla Main Keyword, indicando per ognuna il suo volume di ricerca, il CPC medio, la stagionalità e due metriche innovative: SERP affinity e In Content. La SA ti dice quanto la SERP del termine che stai visualizzando è simile a quella della Main Keyword, esprimendo un valore percentuale da 0 a 100: in pratica, ti segnala quanti risultati in comune ci sono tra le due SERP. Il dato “In content” fa riferimento alla percentuale di competitor posizionati in TOP10 che hanno usato la parola chiave della riga all’interno dei loro contenuti. Con i filtri e le funzionalità aggiuntive puoi anche impostare visualizzazioni personalizzate, “scartando” ad esempio le parole chiave non usate dai competitor (quelle con IC pari a 0) oppure ordinando le key per la colonna di SA. Inoltre, sulla destra trovi le Domande frequenti degli utenti riguardo l’argomento, che possono diventare dei suggerimenti da sfruttare per la creazione dei contenuti.

Puoi passare poi all’analisi dei topic principali, elencati per concetto e termine rilevante nella tabella di sinistra, dove puoi controllare anche il numero di keyword correlate, il volume potenziale di traffico e i valori di SA e IC. Per ogni argomento puoi approfondire quali sono le parole chiave pertinenti individuate da SZ, che nella tabella di destra ti informa sui corrispettivi valori di volume di ricerca, CPC medio, stagionalità, SA e IC, così da offrirti tutti gli insights per creare contenuti strategici e organizzare le parole chiave.

L’ultima tabella è dedicata ai topic secondari, con un elenco di keyword con le quali potresti approfondire l’argomento principale con articoli correlati che offrono un focus diverso sul tema, da tenere in considerazione durante la creazione di una struttura di link interni. In questo caso, la tabella riporta tutte le keyword secondarie individuate, con indicazione del corrispettivo volume di ricerca medio, numero di keyword che afferiscono a questo intent e conseguente volume potenziale che puoi raggiungere con un articolo ad hoc

Keyword Correlate

L’analisi della keyword si completa con una quarta tab, Keyword Correlate, che ti rimanda direttamente allo strumento Keyword Infinity, già impostato sull’analisi della parola chiave che ti interessa e con la possibilità, quindi, di approfondire questo termine con tutte le funzionalità che hai a disposizione in questa sezione .

Sito Web

Inserisci nella barra il dominio che vuoi analizzare, premi invio o clicca su Analizza: in questo modo ottieni una fotografia panoramica completa sul rendimento del sito su Google, con tante informazioni utili per studiare un competitor organico o un qualsiasi sito che ti ha interessato.

In aggiunta alle informazioni presenti nella dashboard, puoi anche concentrare la tua analisi su cinque aree più specifiche, come accade nell’area progetti, e quindi accedere alle funzionalità Settori, Keyword, Pagine, Competitor organici e Backlink.

Analisi Sito Web è la prima schermata che riassume il comportamento del dominio analizzato su Google.

È bene sapere che puoi anche esportare i dati mostrati, cliccando sull’icona PDF o sul pulsante Quick Audit. Nel primo caso, SEOZoom genera velocemente e automaticamente un report del sito, un file che riporta semplicemente i dati delle tabelle, mentre Quick Audit (disponibile dal piano Professional) è uno strumento più dettagliato, che si configura come una vera e propria analisi SEO del sito. Il documento autogenerato ti accompagna infatti anche nella lettura degli insights, fornendo indicazioni utili per capire cosa significano i valori mostrati e, quindi, per valutare rapidamente il sito nel suo complesso.

Tornando a dati e tabelle, la prima informazione che trovi in Analisi Sito Web è la posizione del dominio nella classifica generale dei siti italiani e nella sua categoria principale di pertinenza. Se il sito che stai analizzando riesce a competere anche sulle versioni internazionali di Google tracciate da SEOZoom, inoltre, qui puoi leggere un rapporto sintetico delle sue prestazioni, e in particolare il volume di traffico (con freccia che indica rapidamente il trend), numero di keyword posizionate, numero di keyword presenti in TOP10 e livello di Zoom Authority, tutti basati su quella versione specifica di Google.

Sulla stessa riga compare anche il pulsante “Crea un progetto”, che ti permette appunto di creare un nuovo progetto per il sito in esame; tra le altre “utilità” ci sono poi quelli ti portano alla spiegazione video della sezione e al Manuale, o che ti consentono di impostare la dimensione del testo delle tabelle, per adattare la visualizzazione al tuo display, e di condividere le metriche generando un file immagine (nascondendo o tenendo visibile l’indicazione del dominio).

Approfondendo il tool, l’analisi inizia con 4 box colorati che sintetizzano le prestazioni del sito:

  • Keyword posizionate ti indica appunto la quantità complessiva di parole chiave posizionate su Google (con variazione numerica rispetto alla precedente scansione). Cliccando sul box ti sposti nella sezione Keyword Studio, in cui puoi approfondire l’analisi sulle parole chiave del sito che stai controllando.
  • Traffico Mensile riporta il dato sul volume stimato di traffico mensile delle pagine del sito, con iconcina laterale che ti segnala se la variazione rispetto alla scansione precedente è negativa, positiva o stabile. Puoi approfondire questi dati nella tabella che trovi poco sotto, che ti riporta il valore del volume di traffico organico mensile del sito su base trimestrale fino a un anno fa, con possibilità, cliccando su “previsione”, di lanciare anche un’analisi previsionale sui prossimi 12 mesi (con valori aggregati e suddivisi su base mensile).
  • Valore traffico indica l’investimento che dovresti sostenere con Google Ads per ottenere gli stessi posizionamenti che il sito ha ottenuto con il traffico organico. Il dato è su base mensile e il valore viene costruito utilizzando la somma di tutti i valori CPC di Ads delle singole parole chiave per cui il sito è posizionato in prima pagina su Google.
  • Zoom Authority, che ti mostra il valore di ZA stimato da SEOZoom. Cliccando sul box, puoi anche verificare l’andamento di questa metrica nel tempo, e analizzare anche le variazioni per le altre metriche di Opportunity, Stability e Trust del dominio in oggetto.

A proposito di autorevolezza, poi, puoi anche controllare in dettaglio quali sono i valori di Topical Zoom Authority del sito in tutti i settori verticali per cui il sito ha keyword posizionate (e cliccando su “visualizza tutte” puoi studiare in maniera minuziosa le classifiche del sito nelle singole categorie), e anche il singolo livello di Trust, Stability e Opportunity.

PER APPROFONDIRE LA ZOOM AUTHORITY E LE METRICHE: leggi qui

Questa parte dello strumento si chiude con il box Backlink, che sintetizza i numeri dei link ricevuti dal sito, segnalando il totale, i domini che ospitano tali link e la quantità di Referring IPs.

Sulla destra, invece, trovi un grafico sull’andamento storico del sito, che ti segnala le oscillazioni di volume di traffico (la metrica presa in considerazione sull’asse delle ordinate) nel tempo (il valore sull’asse delle ascisse). Visualizzando i singoli “pallini” del grafico, che sono i checkpoint di scansione di SEOZoom, puoi anche controllare con precisione la data, il volume di traffico e il numero complessivo di keyword selezionate, mentre sull’asse orizzontale noterai dei simboli dell’icona di Google, che rappresentano le date in cui sono stati rilasciati update rilevanti all’algoritmo del motore di ricerca (e potrai anche approfondire le informazioni in merito).

Attivando la “Tendenza Stagionale”, invece, puoi verificare sul grafico l’eventuale scostamento tra il volume di ricerca effettivamente raggiunto dal sito e quello previsto dalla stagionalità (rappresentato dalla curva riempita in azzurro).

Selezionando manualmente un periodo sul grafico, puoi generare un report “Time Machine” per le date impostate.

Cliccando sulla tab “Distribuzione Keyword” attivi la visualizzazione grafica sul posizionamento di parole chiave su Google (asse verticale) nel tempo (asse orizzontale) per il sito in esame. In questo caso, SEOZoom ti mostra visivamente anche la distribuzione delle keyword all’interno delle prime 5 pagine del motore di ricerca, distinte cromaticamente.

Il dato sull’attuale distribuzione delle keyword su Google per il sito esaminato lo trovi anche nel grafico immediatamente sotto alla tabella; di fianco, invece, puoi scoprire quali sono i Settori Principali per cui il dominio ha keyword posizionate, con un grafico che ti mostra la distribuzione del traffico in percentuale ai soli primi 5 verticali di maggior pertinenza.

Seguono poi 3 tabelle che anticipano il dettaglio sull’analisi delle keyword del sito, e nello specifico:

  • Keyword migliori, che indica le prime 10 parole chiave posizionate in base al volume di ricerca, solitamente quelle che sono in TOP10 su Google e che quindi forniscono l’apporto più sostanzioso al traffico del sito.
  • Keyword importanti in salita, che elenca le prime 10 parole chiave, in base al volume di ricerca, che hanno avuto variazione positiva rispetto alla precedente scansione.
  • Keyword importanti in discesa, che segnala le prime 10 parole chiave, in base al volume di ricerca, che hanno avuto variazione negativa rispetto alla precedente scansione.

Tutte e tre le tabelle presentano informazioni dettagliate sulle keyword, come posizione in classifica, variazione rispetto alla posizione precedente, volume di ricerca, stima delle visite attuali generate dalla keyword e variazione rispetto alla scansione precedente (solo per le parole chiave importanti in salita e in discesa), livello di KD e KO. Cliccando sull’hamburger menù alla fine di ogni riga puoi attivare le Azioni Keyword, mentre il pulsante “visualizza tutte” ti permette di verificare il dettaglio delle parole chiave esaminate all’interno della relativa sezione di Keyword Studio.

L’ultima parte della dashboard di Analisi sito web si concentra sull’analisi dei competitor del dominio inserito, ricavati automaticamente da SEOZoom.

Nello specifico, la tabella Competitor Organici mostra un elenco di siti web che competono per le stesse keyword del sito analizzato: le varie colonne ti permettono di scoprire il livello di competitività (la percentuale di keyword in comune tra il sito in esame e il dominio competitor – per esemplificare, se il livello è 100 significa che il sito competitor compare in tutte le SERP in cui compare anche il sito analizzato); la ZA, le keyword posizionate, le Top Keyword in comune (le keyword con maggior volume di ricerca e posizionamento per cui competono entrambi i siti), l’andamento del traffico (rispetto ai due checkpoint temporali, con indicazione quantitativa della variazione effettiva), il volume di ricerca stimato dei due siti e la differenza tra i due valori. Chiude la riga l’hamburger menù, che ti conduce alle azioni dominio con cui approfondire lo studio del sito competitor.

Il grafico Stima principali competitor ti mostra in pratica le informazioni precedenti in forma visiva, distribuendo i competitor (rappresentati da cerchi di diametro proporzionale al valore di traffico) in relazione al valore di traffico (asse verticale) e al totale delle keyword (asse orizzontale).

Settori

La tab Settori ti consente di avere istantaneamente una visione d’insieme strategica sulle keyword per le quali è posizionato un determinato sito web in ogni settore individuato da Google, con una serie di dati e informazioni per approfondire lo studio.

Il tool mostra una dashboard suddivisa in tre parti.

La tabella di sinistra riporta i settori e le categorie riconosciute da Google per cui il dominio ha posizionato keyword, oltre alla posizione del dominio nella relativa classica. Per l’Italia, ci sono circa 22 categorie principali e 3300 sottocategorie, entro cui SEOZoom riesce a raggruppare le keyword rilevanti per ogni verticale.

Nella tabella a destra, chiamata Keyword per settore, puoi controllare appunto l’elenco di tutte le parole chiave relative alla categoria selezionata in precedenza. Per ogni parola chiave puoi leggere la posizione in SERP, il volume medio delle ricerche, la tipologia di intent, la presenza di SERP Feature, il CPC, l’URL della pagina posizionata, la stagionalità, i valori di keyword difficulty e la keyword opportunity, e cliccando sull’hamburger menù accedi alle funzioni di Azioni Keyword e Azioni URL.

I box in evidenza sopra la tabella, invece, riportano le informazioni chiave del sito per la categoria selezionata: Posizione in classifica, Topical Zoom Authority, Volume di ricerca complessivo di tutte le keyword posizionate in quel settore, Numero totale di keyword posizionate nel settore.

Keyword

La sezione Keyword disponibile da “Analisi Dominio” ti permette di approfondire i principali aspetti legati all’analisi delle parole chiave su cui compete il sito, e in particolare di scoprire quali sono le keyword migliori e quelle potenziali, conoscere quelle in salita, in discesa, quelle entrate o uscite dalla TOP10, fino a visualizzare tutte le keyword per le quali è posizionato il dominio che stai studiando.

In maniera molto simile a quello che avviene con un sito a progetto, SEOZoom ti permette di usare le funzionalità di Keyword Studio, che sono il cuore degli strumenti per lo studio delle parole chiave.

Dalla dashboard principale partono diverse strade di analisi, diverse visualizzazioni e tabelle che ti tengono sempre aggiornato sull’andamento delle Keyword del sito analizzato.

Per la precisione, trovi 7 differenti angoli di studio, ovvero:

  • Keyword Posizionate.
  • Keyword con Aumenti di traffico.
  • Keyword con Cali di traffico.
  • Keyword Potenziali.
  • Keyword che attivano Risultati Zero.
  • Keyword che attivano SERP feature.
  • Tutte le keyword del sito.

Per la descrizione analitica delle diverse visualizzazioni ti rimandiamo all’analoga funzione Keyword Studio presente nell’area Progetti (rispetto a cui, in questa sezione, manca solo Keyword Branded, legata all’impostazione del brand nel progetto stesso).

Pagine

Con la sezione Pagine puoi analizzare, monitorare e comprendere il livello di ottimizzazione delle pagine web del sito che stai analizzando attraverso una serie di funzioni e di “angoli” differenti.

Nello specifico, la dashboard ti permette di visualizzare immediatamente l’elenco delle pagine migliori del sito, quelle che stanno dando il maggior contributo in termini di traffico e che hanno più keyword in TOP10

Per ogni URL è indicato il dato di volume stimato mensile e il numero di key posizionate.

Selezionando un’URL, sulla destra puoi verificare altre informazioni utili, come PZA, traffico (potenziale, raggiungibile portando tutte le keyword individuate in prima pagina, e percentuale attuale di rendimento rispetto al totale del sito), variazione di traffico rispetto al mese precedente e totale delle parole chiave individuate (nel box Keyword). Cliccando su Abilita potenziale pagine, poi, potrai attivare la rappresentazione visiva nel grafico del potenziale della URL in analisi.

Nella tabella in basso a destra, invece, sono presenti i dati relativi alla posizione in SERP, all’andamento del ranking rispetto alla scansione precedente, volume, CPC medio, keyword difficulty, keyword opportunity, il traffico che si stima arrivi dalle varie keyword, più l’hamburger menù per lanciare analisi più approfondite.

Attraverso le varie tab puoi approfondire l’analisi e visualizzare solo le keyword in TOP10, le Potenziali (cioè posizionate in seconda e terza pagina) e le Lontane, ovvero le key posizionate oltre la terza pagina di Google.

SEOZoom ti fornisce anche uno spunto ulteriore, dedicando un tab alle eventuali Pagine Simili, cioè posizionate per keyword in comune: in questo modo, puoi individuare casi di cannibalizzazione e risolvere queste situazioni problematiche.

L’ultimo tab riguarda l’Analisi SEO, che puoi lanciare anche da questa sezione per eseguire una rapida analisi generale sul livello di ottimizzazione della keyword selezionata, anche in relazione ai competitor che stanno ottenendo i risultati migliori.

Strumenti A.I.

In questa sezione trovi 37 strumenti specifici che ti accompagnano nella creazione e nella gestione di ogni tipo di contenuto da pubblicare online, per qualsiasi tipologia di sito, risolvendo piccoli problemi e intoppi quotidiani dell’attività di scrittura grazie all’Intelligenza Artificiale.


Ognuno di questi tool svolge un piccolo compito utile per il copywriting: dal semplice controllo ortografico alla generazione di mappe concettuali e semantiche, dagli spunti su argomenti che non conosci a fondo all’individuazione di topic e keyword rilevanti per l’argomento scelto, fino alla realizzazione di testi di categoria, schede prodotto, descrizioni di prodotto e frasi intere.

Il tutto alimentato dall’Intelligenza Artificiale, che ti permette di velocizzare la fase di raccolta delle informazioni e di dedicarti alla scrittura senza ritardi né intralci. Puoi cioè delegare all’AI gran parte dei task di routine dell’attività di ideazione e scrittura di testi, ottenendo con pochi click e pochi centesimi idee, spunti e indicazioni sugli argomenti su cui stai lavorando, anche se non padroneggi completamente il topic o hai dubbi e difficoltà su come impostare il contenuto.

Ma c’è di più. Strumenti AI ti aiuta anche a generare contenuti per potrai usare sui social, per semplificare e velocizzare il lavoro di chi si occupa della comunicazione sulle varie piattaforme, che richiede versatilità, capacità di adattamento e tempo.

Nello specifico, il set di tool “Post per..” ti consente di creare dei copy perfetti per ogni singola piattaforma social – Facebook, LinkedIn, Instagram, Tiktok, X, Threads: devi solo inserire un testo di partenza (una notizia, un articolo, una descrizione della foto) per ottenere in risposta un post generato dall’AI, scritto su misura della piattaforma che hai scelto, sia nella lunghezza sia nel metodo di comunicare.

Script per video“, invece, ti aiuta nella creazione di testi da leggere in video. In questo caso, devi inserire il contenuto di partenza (anche articoli molto corposi) e specificare le caratteristiche da rispettare nello script, come durata, numero di speaker previsti e tono di voce. L’AI realizzerà rapidamente uno script perfettamente ottimizzato per i tempi e per gli argomenti più salienti.

Tutti gli strumenti sono alimentati da Intelligenza Artificiale basata attualmente su GPT-4, guidata da prompt realizzati su misura per le esigenze dei creatori di contenuto. Vale il disclaimer già lanciato per la funzionalità di generazione automatica del testo: le informazioni presenti negli output sono generate direttamente dalla AI e, in alcuni casi, potrebbero non essere precise, accurate o aggiornate (anche per “latenza” del sistema di Intelligenza Artificiale), e necessitano quindi sempre di un controllo revisionale di parte umana, per evitare di inficiare la qualità del contenuto che poi intendi usare sul sito.

Anche questi strumenti hanno un costo a consumo extra rispetto all’abbonamento alla suite: nello specifico, parliamo di un prezzo irrisorio, nell’ordine di pochi centesimi di euro (0,00082 cent a parola generata in output), con possibilità di ricaricare il tuo credito in modo facile e rapido.

Oltre che nella suite classica, troverai gli Strumenti AI anche alla versione del Piano Editoriale dedicato ai copywriter – la dashboard a cui si accede da qui https://sz2020.seozoom.it/copywriter/.

I 37 strumenti possono servire a qualsiasi tipo di sito e di contenuto e sono suddivisi in sei macro-categorie:

  1. Copywriter
  2. Grammatica
  3. SEO Tools
  4. Social
  5. e-Commerce

Alcuni strumenti della sezione e-Commerce, inoltre, rendono disponibile anche la modalità di generazione batch, per aiutarti a velocizzare e semplificare il lavoro su un vasto set di pagine o keyword. Caricando un file CSV con gli elementi che ti servono, dove ogni riga corrisponde a un contenuto diverso, l’AI produce in blocco i risultati. Al termine del processo, l’output sarà disponibile come file CSV nella sezione Operazioni Batch. Questa modalità ha un costo ridotto rispetto alle operazioni singole e i contenuti generati verranno resi disponibili entro 24 ore.

Non ti basta? Se ti viene in mente una funzione diversa, utile per le tue esigenze specifiche, puoi chiederci di verificare la possibilità di aggiungerla ai tool, ovviamente se compatibile con la tecnologia.

Competitor Organici

La sezione competitor è strutturata in modo da permetterti di eseguire rapidamente controllo e confronto dei dati del sito analizzati con quelli della diretta concorrenza online, automaticamente individuata da SEOZoom sulla base del livello di keyword in comune.

Le funzioni sono molto simili all’analoga funzione presente nell’area Progetti.

La dashboard principale – Riepilogo Generale – ti mostra subito l’elenco dei competitor individuati, con possibilità di rimuovere uno dei domini dalla lista o di inserire manualmente un altro sito. Per analizzare i dati e valutare i differenti rendimenti hai a disposizione una serie di grafici che mettono in “competizione” i domini segnalati come “concorrenti”: il primo riporta semplicemente l’andamento temporale del volume di traffico organico raggiunto dal sito selezionato rispetto a quello analizzato.

Scorrendo la pagina, poi, trovi un grafico a barre che mostra la competizione sulla distribuzione delle keyword (quindi quante parole chiave sono posizionate in prima, seconda, terza, quarta e quinta pagina di Google), e un grafico a bolle che rende più immediatamente visibile il livello dimensionale del competitor, sulla base in particolare di volume di traffico, numero di keyword posizionate e ZA.

Cliccando sulla tab Dettaglio Competitor puoi proseguire la tua analisi e selezionare un Competitor dalla tabella di sinistra per attivare una serie di informazioni che ti sono utili per fare verifiche e studiare le strategie migliori. In particolare, puoi lanciare dei confronti basati su:

  • Content GAP: elenca le Top keyword del Competitor per le quali al sito analizzato mancano contenuti in SERP.
  • Keyword in comune: segnala le keyword per le quali entrambi i domini sono posizionati.
  • Keyword su cui stai perdendo: indica le keyword su cui il Competitor si sta posizionando meglio rispetto al sito analizzato.
  • Keyword su cui stai vincendo: raggruppa le keyword su cui il sito analizzato si sta posizionando meglio rispetto al Competitor.
  • Competizione in TOP10: mostra le keyword in TOP10 per le quali i due domini sono in diretta competizione.

Da tutte queste tab, inoltre, puoi lanciare anche delle analisi più approfondite sulla singola keyword o sulla relativa URL posizionata semplicemente selezionando una delle azioni presenti nell’hamburger menù.

Pagina web

La quarta modalità di analisi che hai a disposizione con SEOZoom, dopo quelle incentrate su keyword e domini, riguarda una pagina specifica attraverso l’inserimento manuale della sua precisa URL.

Quando lanci l’analisi di un’URL che ha keyword posizionate su Google ottieni immediatamente una prima Dashboard che ti sintetizza una serie di informazioni utili e pratiche: infatti, puoi subito conoscere in dettaglio una serie di insights, divisi in:

  • Metriche URL, per scoprire i valori di Zoom Authority e PZA – Page Zoom Authority, le due metriche originarie di SEOZoom che presentano un valore da 0 a 100 e indicano l’autorevolezza della Pagina sulla base di un mix di elementi, tra cui le keyword posizionate in prima pagina, le keyword potenziali e il volume di traffico.
  • Rendimento traffico organico, uno specchietto che sintetizza i valori di visite mensili attuali (in verde), visite potenziali portando tutte le keyword in prima pagina (in arancione) e rendimento attuale rispetto al potenziale (rosso) della URL analizzata.
  • Rendimento Keyword, uno specchietto che sintetizza i dati relativi a numero di keyword in TOP10 (verde), keyword totali nelle prime 50 posizioni (in arancione) e percentuale di keyword posizionate in TOP10 rispetto al totale (rosso).
  • Copertura ADS, che ti aiuta a capire di quanto potrebbe migliorare il “valore traffico” della pagina se tutte le keyword posizionate arrivassero in prima pagina su Google. Il dato rappresenta lo scarto percentuale tra i due valori presentati nei box Copertura (la somma del CPC delle keyword che hai in prima pagina, in blu) e Totale CPC (la somma del CPC delle keyword che attualmente non hai in prima pagina, in azzurro).
  • Analisi backlink, per controllare in modo rapido il numero totale dei link in ingresso ottenuti da quella pagina, e poi ancora distinguere la tipologia di attributo link tra Dofollow e Nofollow, il numero di link presenti su immagini e il dato relativo al numero di Referring IPs e Referring Domains.

Ora hai la possibilità di portare l’analisi a un maggiore livello di profondità, grazie a diverse tab che ti accompagnano a scandagliare ed esaminare praticamente ogni aspetto legato alla pagina a cui sei interessato e anche al suo attuale livello di ottimizzazione.

La prima sezione si chiama Panoramica e ti fa accedere alle classiche informazioni utili sul posizionamento della URL in analisi, e in particolare alla distribuzione delle keyword posizionate all’interno delle prime 5 pagine di Google, al rendimento grafico della pagina stessa nel tempo (con possibilità di attivare Abilita potenziale pagine per attivare la rappresentazione visiva nel grafico del potenziale della URL in analisi), all’elenco completo delle keyword posizionate e alle eventuali pagine dello stesso sito a rischio cannibalizzazione, perché legate allo stesso argomento o concorrenti sulle stesse keyword.

Competitor

Nella tab Competitor puoi invece analizzare le pagine di altri domini che competono con quella in analisi, individuate automaticamente da SEOZoom sulla base delle keyword in comune.

Per ogni URL competitor puoi vedere il livello di traffico stimato, il dato della PZA e il valore di Traffic Share (espresso in percentuale, per capire rapidamente quale URL sta prendendo più traffico dal cluster di keyword dell’intent) nella tabella sulla sinistra, mentre sulla destra trovi la dashboard di analisi URL che ti permette di approfondire l’analisi della pagina e del suo rendimento attraverso i “classici” box, grafici e tabelle ricchi di informazioni e insights.

URL Intent

La tab URL Intent è una funzione innovativa di SEOZoom che, grazie al suo algoritmo, riesce a identificare la keyword principale del search intent sottostante al contenuto analizzato e, in questo modo, studiare le performance della pagina andando oltre i “vecchi” sistemi di analisi.

In questo modo, puoi esaminare l’Intento di ricerca legato alla URL in analisi, con una serie di dati inerenti l’intent match, la competitività e le key legate al topic.

La dashboard ti mostra immediatamente 5 box: il primo ti segnala la main keyword individuata da SEOZoom (e ti dà possibilità eventualmente di cambiarla manualmente, se pensi che la parola chiave principale di quella URL sia un’altra) con il suo range di volume di ricerca mensile; il Volume totale del Main Intent (ovvero il volume di ricerca totale formato da tutte le keyword afferenti al search intent individuato per l’URL); la percentuale di intent match (quanto la pagina analizzata centri il search intent); la percentuale di competitività URL (che indica quanto la pagina analizzata sia competitiva, ovvero riesca a competere su tutte le keyword che fanno riferimento al search intent); indicazione dell’URL migliore per l’intent individuato (che segnala appunto qual è la pagina che sta ottenendo il miglior rendimento e maggior traffico per il search intent identificato), con valori di traffico stimato, numero di key in TOP10 e numero totale di keyword posizionate, oltre che possibilità di analizzare più in dettaglio questa URL.

Subito sotto trovi indicazioni utili legate alle eventuali keyword secondarie che potrebbe essere utile considerare in una strategia di contenuti che voglia approfondire l’argomento. La tabella con i topic secondari ti riporta appunto un elenco di keyword con le quali potresti approfondire l’argomento principale della pagina analizzata con articoli correlati o con ottimizzazione del contenuto già pubblicato. In particolare, SEOZoom ti indica quali sono gli articoli già presenti che andrebbero migliorati, quali gli articoli che incrociano solo parzialmente l’intent e quali, infine, i topic che attualmente non sono trattati in nessun articolo.

Analisi SEO

Passando alla tab Analisi SEO ottieni un’analisi completa sull’ottimizzazione della Pagina in relazione alla key indicata, che può essere anche variata nel caso in cui ti interessi approfondire una parola chiave diversa rispetto a quella individuata da SEOZoom.

Tra i vari dati approfonditi sul livello di ottimizzazione del contenuto trovi, in particolare, un box che riporta la main key e i suoi valori, e poi ancora un altro box focalizzato sul Search Intent, che analizza il testo del contenuto per determinare il valore di Intent Match, Topic utilizzati e Keyword rilevanti, e un’altra sezione che ti mostra quali sono il titolo e la meta description impostati e, ancora, il livello di ottimizzazione della pagina stimato da SEOZoom per i vari parametri.

Segue una dashboard suddivisa in 4 tab che ti permette di comprendere davvero al meglio il livello di ottimizzazione del contenuto della pagina in esame, con una serie di suggerimenti suddivisi nelle sezioni:

  • Ottimizzazioni
  • Topic
  • Keyword
  • FAQ

Nella tab Ottimizzazioni hai una tabella riassuntiva con i punti da tenere in considerazione per avere un articolo ben ottimizzato sulla base delle best practices SEO, sia tecniche che strutturali.

Nella tab Topic hai a disposizione un’analisi relativa ai topic ricorrenti collegati alla parola chiave scelta, mentre in Keyword puoi vedere invece un elenco di altre keyword potenzialmente inerenti alla keyword obiettivo individuata, suddivise in Tutte, Fondamentali, Consigliate, Opzionali, Aggiuntive, Mancanti. Per ognuna di loro, puoi selezionare una parola chiave e SEOZoom analizza se e come sono state usate dai competitor, fornendoti il volume di ricerca medio. Nelle altre tab presenti a destra (H1,H2,H3, A, IMG, Frasi) lo strumento scansiona i primi 10 risultati della SERP per la keyword obiettivo e ti indica quali sono le intestazioni, i link, le immagini e le frasi in cui i competitor hanno usato la keyword stessa.

Nella tab FAQ, infine, SEOZoom ti riporta le domande frequenti degli utenti riguardo l’argomento, così come individuate da Google.

Analisi del Testo

Tornando alle tab principali di Analizza URL, trovi poi Analisi del Testo che ti offre una visione grafica della struttura del contenuto e ti permette quindi di prendere visione del modo in cui sono usate le keyword nella pagina. Innanzitutto, SEOZoom ti mostra un grafico a torta con le frasi più utilizzate, proposte anche nella versione grafico a barre.

La tabella ti permette di approfondire questa analisi, elencando tutte le keyword su evidenziate, distinte in base all’estensione della parola chiave (ovvero, se composta da una sola parola, da due parole e così via, fino a 6 parole).

Per ogni parola chiave trovi in tabella informazioni su volume di ricerca, numero di occorrenze nella pagina, percentuale di keyword density (ovvero la frequenza con cui il termine o il gruppo di termini è presente rispetto al totale delle parole) e – nella colonna Info – indicazione della posizione nel contenuto in cui è presente la keyword, ovvero se ad esempio si trova nel title, nell’intestazione principale, nel h2, e così via.

Domande

Nella barra di ricerca di SEOZoom hai anche l’opportunità di lanciare una ricerca per domande: quando scrivi una query, infatti, puoi selezionare l’opzione “domanda” dal menu contestuale e scoprire quindi se effettivamente è legata a possibili domande degli utenti.

Lanciando l’analisi, ottieni le informazioni relative alla domanda e alle query in cui Google la presenta all’interno delle sue feature, come il box “Le persone chiedono anche”: la schermata ti mostra immediatamente il volume di ricerca complessivo delle keyword in cui compare, il numero totale di tali keyword, i valori medi di KD, KO e CPC, e poi il numero totale di domande correlate, ovvero le altre questioni che si pongono gli utenti interessati al tema e che Google mostra in SERP.

Cliccando su una nuova domanda puoi approfondire i suoi dati, scoprendo quindi il numero totale di keyword che l’attivano e così via.

Conoscere le domande significa capire quali sono le vere esigenze degli utenti e di cosa hanno davvero bisogno, e questa modalità di ricerca ti permette anche di individuare le keyword pertinenti che ti servono all’interno dei tuoi contenuti per rispondere a questi intenti in maniera esaustiva e utile.

Root Domain

SEOZoom ti permette anche di analizzare il Dominio radice, qualora siano presenti anche dei sottodomini: è sufficiente inserire l’URL del dominio e, nel menù a discesa “tipo di ricerca”, selezionare “Root Domain”.

Grazie a questo tipo di analisi puoi avere indicazioni utili per valutare le prestazioni del dominio nel suo complesso.

Nel primo box in alto a sinistra, in particolare, puoi leggere i valori relativi a numero di domini totali posizionati, totale delle keyword posizionate, stima del traffico mensile totale generato, Valore traffico totale per tutti i domini, Zoom Authority del Sito Principale. Subito sotto, poi, trovi il grafico con la distribuzione delle keyword posizionate all’interno delle prime 5 pagine di Google.

Sulla destra, invece, il grafico a torta ti mostra la distribuzione del traffico, e quindi ti fa comprendere a colpo d’occhio quanto ogni dominio e sottodominio contribuisca al valore totale del traffico organico del sito che stai analizzando.

Segue un elenco tabellare di tutti i sottodomini, da cui puoi procedere anche all’analisi di un singolo sito, con indicazione immediata di valore di traffico e ZA e possibilità di approfondire anche con le Azioni Dominio che attivi dall’hamburger menù. Selezionando un singolo valore di questa tabella, cambi la visualizzazione del grafico sulla sinistra, che ti mostra l’andamento del traffico del sottodominio nell’arco temporale a disposizione.

Infine, scorrendo la pagina trovi una serie di “box” singoli dedicati a tutti i sottodomini afferenti al sito analizzato: di ognuno puoi visualizzare l’anteprima della homepage e informazioni su totale delle keyword, valore stimato del traffico, dato quantitativo di traffico stimato, livello di Zoom Authority e percentuale di traffico generata rispetto al totale del sito.

Competizione

La sezione competizione di SEOZoom è pensata per aiutarti a eseguire rapidamente un confronto tra due o più siti web per un’analisi dei competitor diretti presenti nella tua stessa nicchia di mercato e per avere informazioni sul volume di traffico e sulle keyword posizionate.

All’interno di questa area, che si trova nel menù laterale, puoi utilizzare i tool Dominio Vs Dominio, URL vs URL e Competitor lista keyword. Andiamo a vedere ora nel dettaglio le varie sezioni.

Dominio vs Dominio

Dominio vs dominio è uno strumento che ti consente di confrontare il tuo sito con un massimo di 5 competitor per scovare i loro punti di forza e identificare le aree tematiche dove potresti essere più carente.

Nello specifico, lanciando l’analisi puoi visualizzare i dati di traffico dei domini, scoprire il volume stimato di traffico mensile e controllare la distribuzione delle keyword per ogni pagina.

Per iniziare, devi digitare l’URL del dominio principale da confrontare con i competitor nel box testuale che compare in pagina, indicare un dominio competitor e cliccare su Analizza per lanciare la scansione di SEOZoom.

Nella dashboard che compare troverai tante informazioni utili per la tua strategia, nonché la possibilità di gestire i siti da confrontare: da qui, infatti, puoi aggiungere gli altri competitor, fino a un massimo di 5, o eventualmente rimuovere un sito che non vuoi più paragonare con gli altri.

Approfondiamo però il significato dei dati proposti.

Nella tab Riepilogo Generale trovi i primi dati utili sui domini inseriti in competizione, e in particolare puoi controllare anche visivamente l’andamento del loro rendimento su Google nel grafico sulla destra, che riporta le oscillazioni del traffico nel periodo analizzato.

In basso troviamo il grafico con la distribuzione delle parole chiave per i vari siti analizzati, che riporta il numero complessivo di keyword posizionate suddivise per ogni pagina di Google. Il grafico successivo, stima dei principali competitor, mette in relazione il volume di traffico e il numero totale di keyword dei vari domini in analisi, rappresentati con circonferenze di diametro proporzionale al valore.

Per approfondire l’analisi puoi passare alla tab Dettaglio Competitor, in cui SEOZoom mostra un vero e proprio approfondimento sulle keyword posizionate per tutti i domini in esame, come avviene nell’analogo strumento che si trova nella sezione Competitor dei progetti.

Le varie visualizzazioni disponibili ti permettono di approfondire una serie di aspetti legati alle keyword dei competitor rispetto a quelle del sito che hai impostato come principale, così da mettere a punto delle strategie più informate – ad esempio, in fase di realizzazione di un piano editoriale è utile sapere quali URL del competitor trattano temi che mancano sul nostro sito.

In particolare, trovi cinque tab:

  • Content GAP: elenca le Top keyword del Competitor rispetto alle quali non emergono contenuti presenti in SERP nel sito principale.
  • Keyword in comune: segnala le keyword per le quali sono posizionati entrambi i domini.
  • Keyword su cui stai perdendo: indica le keyword su cui il competitor si sta posizionando meglio rispetto al sito principale.
  • Keyword su cui stai vincendo: raggruppa le keyword su cui il sito principale si sta posizionando meglio rispetto al competitor.
  • Competizione in TOP10: mostra le keyword in TOP10 per le quali i due domini sono in diretta competizione.

Puoi anche usare il filtro di ricerca per verificare direttamente le keyword, approfondire le analisi usando le Azioni Keyword comprese nell’hamburger menù ed esportare i dati della tabella che stai visualizzando, in formato xlsx o csv.

URL vs URL

Nella sezione URL vs URL hai a disposizione uno strumento perfetto per attingere informazioni dalle URL di uno o più competitor, con le quali capire come migliorare la tua pagina web.

L’analisi può partire in due modi distinti: inserendo manualmente almeno due URL distinte che vuoi approfondire, oppure cliccando su “Suggerisci URL” che, sulla base di una keyword, ti mostra un elenco di URL posizionate in SERP tra cui scegliere.

Puoi analizzare in contemporanea fino a 50 URL di domini differenti.

La dashboard che hai di fronte ora si chiama Competizione e si articola in tre aree.

Nella prima tabella, Pagine in competizione, hai subito confronto diretto tra le metriche delle URL analizzate e, nello specifico, i valori di traffico stimato mensile, page zoom authority, zoom authority dell’intero dominio, il numero di kw totali per cui la singola pagina web è posizionata e la quantità di kw in top ten. Oltre a questo, c’è il valore CPC totale, che in pratica rappresenta una stima potenziale della somma di tutti CPC delle keyword per fornirti un’idea del valore che potrebbe avere questa pagina, anche considerando i CPC delle varie parole chiave.

Sulla destra, invece, trovi la sezione Rendimento pagina che ti fornisce un prospetto di analisi per ogni URL analizzato, con sintesi delle principali informazioni utili a comprendere le prestazioni della pagina. In particolare, ritrovi qui l’indicazione della PZA, il dettaglio sul traffico (attuale, potenziale e percentuale di rendimento), la variazione rispetto al mese precedente e il focus sulle keyword (con specifica di quelle posizionate in TOP10, le potenziali e le lontane, con dato percentuale rispetto al totale). Inoltre, dal grafico puoi visualizzare le oscillazioni di traffico della URL e attivare “abilita potenziale pagine”, la visualizzazione che ti fa vedere a colpo d’occhio quale potrebbe essere il traffico potenziale qualora tutte le keyword per cui la pagina è posizionata fossero presenti all’interno della prima pagina di Google.

La tabella successiva approfondisce l’analisi sulle keyword presenti nella pagina selezionata, suddivise in una serie di tab in base al loro posizionamento. Trovi quindi tutte le keyword presenti nella pagina selezionata, e poi quelle in TOP10, le Potenziali (presenti quindi in seconda e terza pagina di Google), le Lontane (posizionati in quarta e quinta pagina di Google) e le Pagine simili (eventuali URL dello stesso dominio posizionate per keyword in comune). Tutte queste tabelle contengono informazioni SEO sulle singole keyword, come ad esempio posizione su Google, variazione rispetto alla scansione precedente, volume di ricerca, valore di traffico stimato che la parola chiave porta al sito web, il CPC medio, KW Difficulty e KW Opportunity; puoi filtrare per perfezionare le tue indagini, oppure ricercare specifiche parole chiave; inoltre, con le Azioni Keyword attivabili dall’hamburger menù puoi studiare ancora più a fondo la parola chiave che ti ha interessato.

Infine, la tabella si completa con l’analisi SEO in tempo reale, il cuore di SEOZoom, che ti permette di verificare come è stata inserita e tratta la kw principale nella creazione del contenuto. Qui puoi vedere tutti i dettagli sull’ottimizzazione, sui topic che sono stati o non sono stati utilizzati, sull’ottimizzazione delle keyword e così via, con tante informazioni che ti possono essere utili, soprattutto se stai spiando la pagina di un competitor.

L’altra sezione di URL vs URL si chiama “Keyword in competizione” e ti presenta un confronto tra i domini basato appunto sull’elenco delle keyword che sono in competizione diretta. Cliccando su ogni parola chiave, puoi scoprire le prestazioni delle pagine web che stai analizzando, con indicazione della variazione di traffico rispetto alla scansione precedente e stima del traffico che questa kw sta contribuendo a portare alla pagina. Per aiutarti nell’analisi, poi, puoi usare il filtro che seleziona le parole chiave in base al loro ranking attuale oppure cambiare impostazione di visualizzazione (espandi/riduci tutto, per una visione di insieme ancora più veloce).

Competitor lista keyword

L’ultimo strumento presente nell’area competizione è “Competitor lista keyword”, un tool che ti permette di lanciare un confronto tra un massimo di cinque competitor a partire da un elenco di parole chiave che inserisci manualmente, utile per studiare i concorrenti da un’angolazione, ovvero sulla base di un gruppo di keyword su cui stai lavorando.

Dopo aver lanciato l’analisi, la dashboard ti ricapitola alcuni dati utili, come numero di domini in analisi, parole chiave in competizione e “dominio migliore” (quello che ha il numero maggiore di keyword posizionate in TOP10 su Google tra quelle inserite).

Nella tabella in basso visualizzi subito i “Competitor lista keyword”, l’elenco dei domini che sono stati estrapolati dalla suite come più rilevanti sulla base dell’elenco di keyword che hai inserito: per ogni sito web puoi leggere i dati di Zoom Authority, Zoom Trust, Zoom Stability, Zoom Opportunity, e poi ancora l’andamento (ovvero il trend del traffico rispetto alla scansione precedente), lo storico dell’Authority, il traffico mensile stimato, la quantità di keyword totali posizionate e l’indirizzo IP. Per portare l’analisi a un livello ancora più profondo, puoi cliccare sull’hamburger menù ed eseguire una delle Azioni Dominio che qui hai a disposizione.

Cambiando tab e passando a Keyword Analizzate puoi scoprire effettivamente qual è il livello di competizione tra i domini sulle singole parole chiave che ti interessano, con indicazione delle URL con cui quei siti sono posizionati. Per ogni URL puoi vedere la posizione in SERP, la variazione e il traffico stimato, ma anche proseguire l’analisi con le Azioni URL dell’hamburger menù.

Strumenti Editoriali

La sezione strumenti editoriali di SEOZoom è stata pensata per aiutarti in ogni fase della redazione dei contenuti per il tuo sito web.

Con l’uso dei vari tool proposti, infatti, puoi gestire un piano editoriale per i progetti online a cui stai lavorando, scrivere un testo ottimizzato per la SEO sfruttando il supporto di un sofisticato sistema di Intelligenza Artificiale, scoprire i termini più rilevanti per un determinato argomento, leggere le news principali del tuo settore, effettuare un’analisi OnPage delle keyword e conoscere la rilevanza di una parola chiave nei primi dieci siti posizionati.

Andiamo a vedere ora in dettaglio il funzionamento dei vari strumenti.

Gestione Piano Editoriale

Anche nel più moderno approccio alla SEO i contenuti restano un aspetto decisivo per ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca, come Google non manca di ricordare, a prescindere dalla tipologia di sito web: che si tratti di una scheda prodotto di un eCommerce o di un articolo di attualità, il contenuto deve sempre provare a rispondere alle esigenze specifiche degli utenti senza uscire dalla traccia di ciò che è già gradito dal motore di ricerca.

Alla base di tutto, però, c’è una strategia, perché non si può pensare che gli articoli vanno scritti e basta, e serve quindi una pianificazione mirata che fissi anche degli obiettivi di traffico da raggiungere. Serve insomma un vero e proprio “piano editoriale”, che individua la strategia da portare avanti, fissa gli obiettivi da raggiungere e individua il target di pubblico che si prova a intercettare.

Il piano editoriale rappresenta l’ossatura del sito e si fonda sui punti essenziali della presenza online, perché è l’insieme di azioni strategiche volte al raggiungimento di un obiettivo che comprende indicazioni su “cosa quando e come” pubblicare i contenuti online in maniera strategica.

Il Piano Editoriale di SEOZoom è uno strumento completo che ti permette di perfezionare e rendere più efficace il lavoro di creazione e gestione dei contenuti, perché ti consente di realizzare piani editoriali efficaci e strategici e di avere un quadro completo della situazione del lavoro, risolvendo il gap che spesso esiste tra editori e copywriter.

Se accedi dalla suite (Strumenti Editoriali -> Gestione Piano Editoriale) ti troverai nella piattaforma dedicata agli Editori, in cui potrai controllare in modo totale i contenuti del tuo sito, e in particolare:

  • Impostare il calendario editoriale in modo efficace.
  • Scrivere nuovi articoli SEO-oriented.
  • Potenziare tutti i contenuti editoriali del sito.
  • Scoprire il rendimento degli articoli.
  • Commissionare gli articoli da scrivere a copywriter interni o esterni, selezionando un professionista dall’elenco “Copywriter disponibili” su SEOZoom o invitando un collaboratore via mail.
  • Monitorare i risultati dei copywriter collegati al progetto.

La dashboard offre a colpo d’occhio le principali informazioni sul piano editoriale del tuo sito, come ad esempio numero di articoli totali (assegnati e realizzati), quelli accettati (cioè già revisionati e rispondenti agli obiettivi prefissati), quelli assegnati a copy esterni ma non ancora consegnati, quelli in scadenza e così via. SEOZoom ti consente di tenere sotto controllo l’andamento di tutti gli articoli e le categorie che hai impostato, di monitorare il rendimento delle keyword e del traffico dei vari articoli, ma anche le performance dei singoli copy che compongono la tua redazione, per scoprire chi ottiene risultati più efficienti e chi incontra meglio il gusto di Google.

Quando crei un nuovo articolo o modifichi uno già presente nell’elenco, poi, puoi settare gli aspetti strategici del contenuto, impostando la parola chiave principale e quelle secondarie su cui incentrare il testo e aggiungendo eventuali note, utili se stai assegnando l’articolo a un copy. La caratteristica principale del Piano Editoriale è però la possibilità di ottenere un’analisi SEO, basata sulla keyword che hai impostato come principale, che ti informa in tempo reale del livello di ottimizzazione che stai raggiungendo col tuo contenuto e con gli snippet di titolo e meta descrizione: nello specifico, puoi verificare se il tuo articolo è a fuoco con ciò che gli utenti e Google si aspettano sul tema (il Search Intent), e se stai usando efficacemente i topic e le keyword rilevanti. Inoltre, da qui puoi anche ottimizzare titoli e meta descrizioni, sbirciando eventualmente quelli utilizzati dai siti posizionati in TOP10 su Google per ispirarti alle formulazioni già premiate dal motore di ricerca.

Grazie all’Analisi SEO – suddivisa, come nelle altre parti della suite, nelle tab di Ottimizzazioni – Topic – Keyword – FAQ e Correlati – SEOZoom ti può aiutare direttamente nella fase di scrittura a limitare gli errori e massimizzare l’efficacia del testo, accompagnandoti in ogni momento del processo creativo e fornendoti gli strumenti adatti per la scrittura SEO declinata per ogni sito ed esigenza.

Non meno utile è la dashboard realizzata per i copy, a cui si accede da https://sz2020.seozoom.it/copywriter/login (la registrazione è gratuita), che offre lo stesso strumento appena descritto ma studiato e calzato per rispondere appunto alle esigenze dei copywriter, che possono così usare gli insights e i tool per gestire i task ricevuti.

Anche in questo caso, infatti, il valore aggiunto è rappresentato dall’Analisi SEO in tempo reale, che “prende per mano” il copy e lo accompagna nella scrittura con punteggi numerici, indicazioni e messaggi testuali sulle ottimizzazioni SEO che possono orientare la scrittura alla massimizzazione del rendimento.

In ogni momento, il copy può facilmente controllare se sta rispettando queste linee guida, che derivano sia dalle best-practices di Google che dall’esperienza di SEOZoom in questo campo, con consigli tecnici per così dire “oggettivi” (o quanto meno standard) su lunghezza di titolo, meta description e contenuto, e spunti più prettamente pratici come gestione di heading, immagini e keyword impostate.

Con il Piano Editoriale di SEOZoom abbiamo automatizzato praticamente tutta la parte di analisi e di controllo in fase di pianificazione e scrittura, in modo che tu possa sempre lavorare ad articoli che siano perfettamente a fuoco sull’argomento esattamente come sta piacendo a Google e agli utenti del motore di ricerca.

Assistente Editoriale

L’Assistente Editoriale è un editor completo che ti assiste nella creazione dei contenuti, mettendo insieme strumenti di redazione testi, anche attraverso l’uso di un evoluto sistema di Intelligenza Artificiale, suggerimenti SEO e indicazioni di utilizzo da rispettare nella scrittura.

Prima di iniziare a usarlo, però, è importante fare una premessa di base legata al corretto approccio a questo tool, che si basa su un automatismo e che quindi ti deve servire, appunto, come assistente nelle tue strategie di contenuto. In altre parole, devi sempre mettere al primo posto la tua esperienza quando ti trovi a dover fare delle scelte, e non seguire meccanicamente le indicazioni che ritrovi.

Sul versante operativo, ci sono due modalità di accesso alle funzioni dell’Assistente Editoriale: cliccando sulla riga nel menù Strumenti Editoriali (dove trovi anche riportato il numero totale di articoli che eventualmente hai già creato), si apre una dashboard che riepiloga i lavori che hai già completato, dividendo gli articoli in base al progetto di riferimento e indicando, per ogni progetto, le informazioni di base del singolo contenuto: in particolare, la schermata riporta la data di creazione dell’articolo, la parola chiave principale, il titolo e lo stato dell’articolo (se è stato pubblicato, oppure se in bozza) il numero di parole degli articoli già scritti e alcune informazioni generali rispetto al punteggio totale che è stato assegnato dall’editor di SEOZoom, suddiviso in punteggio per il titolo, per la description e per la parte di copy in senso stretto.

Se invece vuoi scrivere un nuovo contenuto, dovrai semplicemente cliccare sul tasto + che avvia la creazione di un articolo e seguire le istruzioni in pagina.

SEOZoom ti chiederà di inserire la keyword principale, che rappresenta la keyword obiettivo del contenuto, e le keyword secondarie per le quali vorresti posizionare il contenuto. La compilazione del box delle keyword secondarie è facoltativa e puoi comunque farla anche successivamente rispetto alla prima impostazione dell’articolo.

Per aiutarti a scrivere un contenuto ottimizzato, l’editor ti dà dei punteggi suddivisi per sezione: l’obiettivo è tentare di raggiungere il punteggio più alto possibile, che soddisfi tutte le best practice dell’ottimizzazione SEO di un testo, anche se poi (è bene ricordarlo) ci sono tanti altri elementi che entrano in gioco quando si parla di posizionamento.

Nella dashboard principale sono presenti 4 box:

  • Punteggio totale: una media dei punteggi dei vari box.
  • Title: il punteggio del tag Title.
  • Meta Description: il punteggio del tag Meta Description.
  • Volume keyword utilizzate: il volume medio totale, rispetto alle keyword che SEOZoom ha riconosciuto nel contenuto.

Sulla destra trovi una prima analisi del Search Intent, sulla base dell’algoritmo interno a SEOZoom. I 3 box riportano i valori di:

  • Intent Match: cioè quanto in percentuale è stato centrato l’intento di ricerca.
  • Topic utilizzati: la percentuale dei topic collegati utilizzati nell’articolo.
  • Keyword rilevanti: la percentuale di parole chiave rilevanti utilizzate, collegate alla keyword principale.

Una volta compilata la prima schermata, il percorso suggerito comincia con l’inserimento del title e della description.

Cliccando sull’icona del balloon, disponibile sia per il Title che per la Meta Description, puoi verificare velocemente come hanno gestito il rispettivo tag i Competitor in TOP10 in SERP, e quindi provare a trarre qualche spunto utile per la compilazione dei due campi. Ricorda però che i tuoi snippet devono spiccare rispetto ai competitor per conquistare il clic da parte dell’utente: quindi, come è facile intuire, ha poco senso copiare meccanicamente il testo di un concorrente, che però potrebbe servirti come ispirazione per la formulazione dei tuoi snippet.

Lo strumento fornisce indicazioni in real time, che si aggiornano nel momento stesso in cui compili l’articolo.

Un esempio è il dato circa la lunghezza media dei contenuti dei competitor posizionati in TOP10, un’indicazione che non ti serve come mero limite (non significa che il tuo contenuto deve obbligatoriamente rispettare tale lunghezza, anche perché Google non usa il word count come fattore di ranking), ma come riferimento del fatto che l’intento dell’utente individuato da Google richiede un certo tipo di trattazione e di approfondimento, da considerare nella valutazione della composizione del contenuto. Non devi infatti dimenticare che, per essere davvero di qualità, un contenuto deve soddisfare l’esigenza del lettore e incontrare i criteri di Google.

Scendendo nella pagina, sulla sinistra trovi la schermata dell’editor vero e proprio, con il menù base e tutte le icone standard che gestiscono la formattazione del testo, compresi i tasti per salvare l’articolo in formato HTML, DOC o PDF.

Inoltre, qui c’è una funzione molto interessante: se vuoi lavorare su un contenuto già pubblicato online (sul tuo sito o su un altro dominio) puoi caricare l’URL cliccando sul bottone dedicato e SEOZoom ti mostrerà la versione testuale del contenuto, che potrai modificare a tuo piacimento seguendo le indicazioni dell’analisi.

In calce all’editor, ritroviamo il conteggio automatico delle parole, un dato che come detto ti può servire come riferimento generale, e poi tre bottoni:

  • Stato dell’articolo (bozza, completato, pubblicato): si tratta di stati relativi solo a SEOZoom, perché non è prevista al momento una pubblicazione automatica sul tuo CMS.
  • Salva articolo: il bottone per salvare il lavoro che hai svolto finora.
  • Salva in Piano Editoriale: l’opzione che ti consente di salvare l’articolo attuale nella sezione Piano Editoriale.

Da qui puoi anche accedere alle Revisioni dell’articolo, se presenti, e quindi visualizzare i salvataggi precedenti che ti possono servire in vari casi, ad esempio se hai necessità di recuperare il lavoro svolto in precedenza.

Le parti più importanti del tool sono quelle che trovi nelle tabelle di destra, che eseguono un’analisi completa per costruire un contenuto di qualità, riportando una serie di suggerimenti suddivisi nelle sezioni:

  • Ottimizzazioni
  • Topic
  • Keyword
  • FAQ
  • Correlati

mentre nelle ultime tre tab puoi accedere direttamente a una banca dati di:

  • Sinonimi
  • Immagini gratuite
  • Video da YouTube

che puoi valutare di inserire nel tuo articolo per arricchire l’esperienza del lettore e rispondere meglio alle sue esigenze.

Nella tab Ottimizzazioni hai una tabella riassuntiva con i punti da tenere in considerazione per avere un articolo ben ottimizzato, basati sulle buone pratiche SEO più utilizzate, distinti in “errori”, “da migliorare” e “ok”. Ovviamente, si tratta sempre di riferimenti “automatici” e, a seconda di cosa stai scrivendo, dell’obiettivo che hai in mente e della tua esperienza, alcuni punti potrebbero essere più importanti di altri mentre alcuni aspetti sono semplicemente da ignorare. Tuttavia, avere una checklist da seguire potrebbe essere un ottimo punto di partenza.

Nella tab Topic hai a disposizione un’analisi relativa ai topic ricorrenti collegati alla parola chiave scelta, che quindi dovresti utilizzare (o quanto meno tener presenti) se vuoi scrivere un contenuto completo e pertinente sul tema. La successiva tab Keyword si concentra invece sulle parole chiave, segnalando quelle potenzialmente inerenti alla keyword obiettivo che stai analizzando: SEOZoom scansiona la SERP relativa alla keyword su cui stai lavorando e individua le altre parole chiave su cui sono posizionati i competitor presenti. In entrambi i casi, SEOZoom ti fornisce il volume di ricerca medio e il livello di rilevanza del topic o della keyword, evidenziando in che modo i competitor utilizzano questo tipo di informazioni (suddivise in Tutte, Fondamentali, Consigliate, Opzionali, Aggiuntive, Mancanti) nei vari elementi della pagina (topic, heading, frasi, immagini o anchor text), in raffronto diretto col tuo contenuto, per fornirti sempre tutti gli strumenti per rendere più strategico il tuo lavoro.

Più nello specifico, la differenza fra le varie keyword consigliate si riferisce sempre all’intento di ricerca: sulla base della parola in analisi, le varie indicazioni tendono a suggerirti keyword che sono consigliate, fondamentali da usare oppure non necessarie, che in base alla tua valutazione personale potrai aggiungere al contenuto o evitare. Questi elementi sono definiti in relazione all’analisi dei competitor, e in pratica:

  • le keyword non necessarie (inutili) sono quelle che non ha usato nessuno;
  • le opzionali sono quelle che hanno una soglia medio bassa di utilizzo;
  • le aggiuntive sono quelle che hanno usato alcuni competitor e che potrebbero magari essere un plus da valutare per il tuo contenuto.
  • le consigliate sono quelle usate nella maggior parte dei contenuti dei competitor.
  • le fondamentali sono quelle su cui hanno lavorato tutti i competitor posizionati.
  • le mancanti sono quelle che mancano nel tuo testo (rispetto a tutte le keyword).

Nella tab FAQ, SEOZoom ti riporta le domande frequenti degli utenti riguardo all’argomento, raccogliendo tutte le domande principali che emergono all’interno dei pannelli di Google “le persone hanno chiesto anche”, che possono rappresentare utili spunti informativi da inserire nel contenuto.

Infine, nella tab Correlati puoi vedere quali sono le keyword che non fanno parte del main intent, ma che possono esserti utili per approfondire l’argomento principale con nuovi contenuti, da collegare con un’adeguata struttura di link interni.

In questa schermata trovi anche tre funzionalità extra, che ti permettono di perfezionare il tuo articolo.

  • Cliccando sull’icona del dizionario, in particolare, puoi trovare i sinonimi suggeriti per un qualsiasi termine, con possibilità di contestualizzare il significato richiesto e di approfondire il termine proposto.
  • L’icona della foto ti aiuta invece a scegliere delle immagini di utilizzo gratuito da inserire direttamente all’interno del nostro testo, ricercando quelle più attinenti alla parola chiave o all’argomento su cui stai lavorando.
  • In maniera simile, l’icona del player multimediale ti consente di trovare video da youtube da embeddare nel tuo contenuto, ricercando quelli più adeguati e in topic.

AI per la scrittura e la revisione: Ai Writer, AI Assistant, Riempimento Generativo

Ma c’è di più: SEOZoom è l’unico strumento che consente ai suoi utenti di utilizzare le potenzialità dei più potenti sistemi di AI su base ChatGPT-4 per supportare la creazione di testi ottimizzati secondo le best practices SEO, grazie ai dati della suite, consentendo inoltre un più agile controllo sulla qualità scritta e sulle opportunità di ottimizzazione.

Nell’ambito dell’introduzione delle tecnologie più avanzate di Intelligenza Artificiale, infatti, SEOZoom ha integrato all’interno del proprio Assistente Editoriale tre nuovi strumenti: AI Writer, AI Assistant e Riempimento Generativo, che rappresentano un reale potenziamento per chiunque si occupi della creazione di contenuti SEO-oriented e non solo.

Prima di scoprirne il funzionamento, una premessa per noi necessaria: siamo convinti che l’AI sia uno strumento potentissimo per copywriter e content creator, ma il fattore umano rimane imprescindibile per offrire contenuti davvero pertinenti e di valore per gli utenti. Quindi, promuoviamo un utilizzo strategico e consapevole di questa tecnologia, mai privo della necessaria revisione prima della pubblicazione!

AI Writer è l’unico generatore di testi che unisce la potenza dell’AI con la precisione e l’affidabilità dei dati SEO di SEOZoom! In pratica, hai a disposizione una funzione di generazione articoli tramite Intelligenza Artificiale, capace di produrre testo simile al linguaggio naturale umano, con il valore aggiunto fornito dai dati della suite, che permettono di indirizzare il contenuto verso la soddisfazione degli intenti di ricerca degli utenti.

Grazie a questo strumento, potrai strutturare e fornire un canovaccio SEO oriented all’intelligenza artificiale per lanciare la generazione dei testi attraverso un’analisi SEO fatta in tempo reale sui contenuti dei competitor già posizionati in SERP, così da ottenere un testo che contenga i topic e le keyword che Google – e gli utenti – considerano prioritari in relazione al tema di cui andrai a scrivere.

La creazione del contenuto inizia dall’impostazione della keyword obiettivo e delle eventuali keyword secondarie che ritieni necessarie per dare profondità all’articolo: nell’editor testuale dell’Assistente editoriale puoi quindi cliccare sul pulsante “Genera Articolo” e scegliere come procedere.

Di fronte a te hai infatti due possibilità: affidare completamente la generazione all’Intelligenza Artificiale, impostando le variabili che personalizzano il contenuto e lo rendono adatto alle tue esigenze, oppure intervenire personalmente per guidare l’AI nell’organizzazione della struttura del testo, trascinando i tag che ti interessano dalle liste a destra oppure creandone uno nuovo.

In questo secondo caso, puoi procedere in maniera semplice e intuitiva per decidere come comporre lo scheletro dell’articolo, prendendo spunto dagli heading già usati dai competitor oppure dalle domande frequenti che gli utenti si fanno sul web riguardo al topic scelto, che diventeranno i paragrafi del tuo nuovo contenuto; inoltre, puoi anche iniziare a scrivere personalmente il testo, chiedendo all’AI di completare il lavoro, oppure lasciare che tutto avvenga in automatico.

In entrambi i casi, comunque, potrai orientare la scrittura alla tipologia di sito e stile più vicina alle tue esigenze, attraverso un semplice menu. Tra le impostazioni che puoi variare ci sono la scelta del tono di voce che ritieni più adeguato al topic, il numero di parole per ogni paragrafo, l’individuazione della “figura” professionale che scrive il contenuto e la tipologia di sito, che servono appunto a perfezionare il prompt per l’Intelligenza Artificiale.

Il sistema è talmente evoluto che evita il rischio di “doppioni”: anche se inserisci le stesse keyword e gli stessi argomenti, infatti, l’AI riesce sempre a fornire testi differenti, pur continuando a rispettare le impostazioni di input.

Questa funzionalità ha un meccanismo di costo a consumo: ogni articolo ha un prezzo variabile in base alla quantità di paragrafi impostati e al numero di parole previste; in media, il costo di un articolo parte da circa 0,50 centesimi di euro a salire, e comunque quando crei la struttura dell’articolo c’è una anteprima del prezzo massimo che potrai pagare. Il costo dell’articolo viene scalato dal tuo “credito per funzionalità AI”, che potrai ricaricare in modo semplice e veloce cliccando sul box presente in questa sezione (selezionando il taglio della ricarica e la modalità di pagamento preferita, tra carte di credito o PayPal).


Lo strumento di generazione automatica di testi ha un valore pratico eccezionale, perché consente di creare articoli già orientati alla SEO in pochissimo tempo e su qualsiasi tema ed è quindi un supporto valido per trovare spunti su argomenti che non conosci o padroneggi perfettamente, o per avviare un lavoro cui poi aggiungere il “fattore umano”.

Tuttavia, ci teniamo a ribadire che la generazione dei testi va usata con responsabilità: queste informazioni generate da una A.I. sono un ottimo punto di partenza per poter velocizzare il lavoro di scrittura di testi, ma sconsigliamo vivamente di pubblicare su siti web un testo autogenerato senza alcun intervento di revisione umana. Insomma, la A.I. è uno strumento potentissimo e rivoluzionario, ma è pur sempre uno strumento e va utilizzato come tale.

AI Assistant, integrato nelle tab dell’Assistente Editoriale, è lo strumento perfetto per chi cerca un supporto analitico costante durante la redazione dei testi. Tramite un sistema di analisi avanzata, questo assistente ti offre un’analisi in tempo reale delle varie sezioni del tuo articolo, non limitandosi a suggerire interventi basati su criteri SEO, ma compiendo una valutazione approfondita di diverse componenti del testo e fornendo raccomandazioni mirate che possono essere applicate istantaneamente.

L’obiettivo di AI Assistant è quello di permetterti di raffinare i contenuti in modo che siano non solo ottimizzati per i motori di ricerca, ma anche coerenti, leggibili e coinvolgenti per il pubblico target.

AI Assistant esamina e analizza una serie di fattori fondamentali per la qualità e l’efficacia di un contenuto, che abbiamo suddiviso in macro-categorie per una maggiore chiarezza. Non tutte le raccomandazioni vanno seguite alla lettera, ma sono pensate per offrirti un supporto flessibile durante la scrittura o revisione, tenendo conto degli obiettivi SEO e delle preferenze stilistiche del copywriter.

In linea di massima, possiamo individuare cinque grandi aree di revisione:

  1. Analisi SEO e rilevanza rispetto all’intento di ricerca
  2. Analisi della qualità e struttura del testo
  3. Analisi di accuratezza e stile
  4. Analisi di creatività e coinvolgimento
  5. Analisi di leggibilità e fruibilità

AI Assistant è quindi uno strumento completo e versatile, perfettamente integrato nell’ecosistema SEOZoom, in grado di analizzare ogni aspetto cruciale della scrittura, dalla rilevanza SEO alla qualità stilistica, fino al coinvolgimento del lettore. Si distingue per la capacità di fornire analisi dettagliate e suggerimenti concreti, in modo che tu possa prendere rapidamente decisioni informate e migliorare il tuo testo non solo per i motori di ricerca, ma anche per fornire un’esperienza ottimale all’utente finale.

AI Assistant si basa su un sistema a consumo con un costo di base di 0,20€ per ogni analisi attivata. Una volta completata la prima valutazione, potrai utilizzare il tool per gli interventi di revisione senza costi aggiuntivi.

Una caratteristica importante di AI Assistant è il suo supporto per la gestione di contenuti multilingue: lo strumento è infatti in grado di riconoscere automaticamente la lingua in cui è redatto il testo e ti fornisce suggerimenti contestuali senza alterarne l’integrità. Questo si rivela particolarmente utile se lavori in contesti multilingua, perché ti permette di revisionare e ottimizzare contenuti scritti in varie lingue, mantenendo coerenza ed efficacia anche su mercati internazionali.

Riempimento Generativo è un altro strumento innovativo progettato per aiutarti quando cerchi una soluzione dinamica e creativa per generare contenuti in tempo reale direttamente all’interno dell’editor. Con questa funzione, puoi selezionare porzioni di testo esistenti o partire da zero per chiedere all’intelligenza artificiale di riscrivere sezioni del contenuto, generare titoli, paragrafi o descrizioni più incisivi, migliorare la struttura e la sintesi di una parte del testo, inserire keyword specifiche per migliorare la SEO del paragrafo selezionato.

L’importante vantaggio di questo tool è che puoi fornire input personalizzati, consentendo all’AI non solo di riscrivere, ma di adattare il contenuto in base alle tue esigenze specifiche, che si tratti di un articolo per un blog o una descrizione per un sito ecommerce.

Inoltre, potrai lanciare i tuoi input usando sia comandi testuali che comandi vocali: basta inserire un input tramite testo digitato o fornire istruzioni vocali con l’ausilio di un microfono per ottenere l’intervento richiesto sul contenuto, rendendo il flusso di lavoro ancora più rapido e flessibile. E senza mai lasciare la pagina di editing dell’Assistente Editoriale!

Anche Riempimento Generativo adotta il sistema a consumo in base al numero e alla complessità delle operazioni richieste, con la certezza di avere sempre una previsione di spesa prima della conferma dell’operazione.

Oltre alla generazione testuale, Riempimento Generativo ti consente di aggiungere nuove immagini create dall’AI direttamente dall’editor, basandosi sulle descrizioni personalizzate che inserisci. Selezionando l’orientamento, la risoluzione e le specifiche dell’immagine (incluso il soggetto), potrai visualizzare e inserire nel contenuto immagini generate automaticamente, risparmiando tempo nella ricerca di risorse visive.

Tutte queste funzionalità risultano perfettamente integrate con l’infrastruttura SEO di SEOZoom, mantenendo il focus sulla rilevanza SEO e sul raggiungimento degli obiettivi di posizionamento.

Ricordiamo sempre, però, di utilizzare gli strumenti di intelligenza artificiale come supporto al lavoro umano, e non come un sostituto. Gli strumenti offerti da SEOZoom possono accorciare i tempi di revisione e stesura, ma è sempre fondamentale rivedere i testi generati per garantire il massimo livello di qualità ed evitare errori che possano compromettere il risultato finale.

News di Settore

News di settore è il tool per trovare spunti e idee per realizzare un articolo di attualità, perché ti permette di scoprire gli argomenti più trattati in un settore specifico e di individuare facilmente tutti i temi più salienti di cui si sta parlando in questo momento nel web.

Per avviare la scansione puoi navigare tra i settori proposti o usare la ricerca libera di notizie non categorizzate: tutti i risultati che ottieni provengono direttamente da Google News, e per ogni categoria puoi dividere i dati anche su base temporale, con le tab che raggruppano le notizie in “Recenti”, “Oggi”, “3 giorni fa” e “una settimana fa”, oltre che “Tutte” per una visualizzazione globale.

Selezionando il settore “Cellulari”, per esempio, puoi vedere una panoramica degli argomenti di cui tutti i principali siti trattano o hanno trattato nel periodo che ti interessa, e sulla destra puoi verificare i termini più ricorrenti nel settore scelto.

Questa funzione ti permette quindi di conoscere temi anche di strettissima attualità e di essere al passo con i “trending topic” che stanno interessando il Web, anche in tempo reale o quasi.

Suggerisci Keyword articolo

Sempre dal menù degli Strumenti Editoriali puoi accedere a Suggerisci Keyword Articolo, un tool che ti permette di ottimizzare la creazione di un contenuto grazie a un’analisi approfondita della keyword obiettivo, che individua il search intent e tutte le informazioni che possono essere rilevanti per aumentare le tue possibilità di posizionamento.

Come vedrai, le funzionalità presenti sono simili a quelle che trovi nella parte di Analizza Keyword, che però in questo strumento vengono isolate e rese disponibili per analisi più mirate.

Per avviare l’analisi devi solo inserire nel box una keyword e selezionarla dal menù a discesa.

La prima informazione che ti presenta lo strumento è se la parola chiave che hai scelto sia effettivamente la main kw, la keyword principale dell’intento di ricerca, oppure se non lo sia (e quindi procedere di conseguenza, sulla base delle tue valutazioni e della tua strategia).

Nei quattro box successivi troviamo informazioni importantissime che poi saranno approfondite maggiormente nelle singole tabelle in pagina.

  1. Volume totale Main Intent
    Il volume di ricerca totale per cui potremmo competere con un solo articolo incentrato sulla main keyword.
  2. Keyword con stesso Intent
    Il numero di parole chiave simili secondarie che rientrano all’interno dello stesso search intent della main keyword – che ti dice anche, per estensione, che se riesci a creare un testo efficace, accurato e approfondito potresti di fatto intercettare altre parole chiave che hanno lo stesso intent. Cliccando visualizzi la relativa tabella completa.
  3. Topic principali
    Il numero di termini rilevanti individuati analizzando tutti i topic trattati dai competitor posizionati nelle prime 10 posizioni su Google, che rappresentano quindi focus importanti da prendere in considerazione nell’articolo. Cliccando passi alla visualizzazione della tabella relativa.
  4. Topic secondari
    Tutte le keyword che non sono strettamente correlate al focus attualmente identificato in SERP, e che quindi non conviene inserire nell’articolo principale ma in contenuti aggiuntivi. Cliccando sul box, la visualizzazione passa direttamente alla tabella relativa.

Come detto, le tabelle qui presenti ti permettono di esaminare con maggior dettaglio e precisione le informazioni relative a keyword e topic. Sinteticamente:

  • Keyword con lo stesso intent elenca le keyword che puoi posizionare con un unico articolo che abbia un focus sulla Main Keyword. Per ogni parola chiave puoi leggere il volume, il CPC medio, la stagionalità e le due metriche SERP Affinity e In Content, oltre che lanciare le Azioni Keyword dall’hamburger menù. Impostando il filtro in alto, inoltre, puoi anche attivare la visualizzazione limitata solo alle keyword utilizzate dai competitor nel testo (ovvero con dato di IC superiore a 0) e leggere le Domande frequenti degli utenti riguardo l’argomento, che possono diventare dei suggerimenti da sfruttare per la creazione dei contenuti.
  • Topic principali riporta per l’appunto quali sono gli argomenti principali da trattare nel contenuto della pagina web: in base all’analisi degli articoli posizionati per la keyword selezionata, SEOZoom ti indica i termini rilevanti che sono stati incontrati nella maggior parte dei testi che stanno ottenendo i migliori risultati su Google. A sinistra puoi quindi vedere l’elenco dei topic legati al termine rilevante che stai analizzando e, nella colonna di destra, tutte le keyword relative: questi dati sono utili nella fase di organizzazione e strutturazione del testo, perché ti possono aiutare a gestire la parte dei paragrafi e a capire come concentrare e organizzare le tue parole chiave per realizzare un contenuto che sia il più approfondito e utile possibile per gli utenti. Anche in questo caso, per ogni topic e keyword ci sono informazioni specifiche, come la percentuale di SA o di IC, oltre a volume di ricerca, CPC medio e stagionalità.
  • Topic secondari ti riporta invece i termini afferenti ad argomenti affini a quello della main keyword, che però sarebbe più utile intercettare con un articolo di approfondimento distinto da quello attuale. Per ogni argomento trovi il volume potenziale di traffico, il numero delle keyword correlate allo stesso intent e il volume potenziale dell’articolo (basato sul totale delle keyword potenzialmente intercettabili), e hai anche possibilità di lanciare l’Analisi Keyword.

Analisi rilevanza keyword

Analisi rilevanza keyword è l’ultimo tool che trovi nel menù degli “Strumenti Editoriali” e ti aiuta ad approfondire lo studio della parola chiave su cui vuoi lavorare per il tuo contenuto.

Partendo dall’inserimento di una keyword, infatti, lo strumento analizza i competitor presenti nella TOP10 di Google e ti aiuta a comprendere quanto sia stato rilevante l’utilizzo di ogni parola all’interno del testo e quali altri termini siano rilevanti per l’argomento.

Per iniziare, inserisci la parola chiave che ti interessa esaminare nel box che compare al centro dello schermo e avvia l’analisi.

Dopo qualche secondo ti appare una dashboard che presenta tre tabelle: topic principali, keyword rilevanti e analisi TF IDF.

  • Topic Principali, come l’analogo strumento presente in Analizza Keyword, ti indica tutti i topic rilevanti per l’argomento che hai scelto, con varie statistiche di utilizzo. In particolare, puoi vedere: la percentuale dei competitor in top ten che hanno utilizzato questi termini (100% sta per 10 competitor su 10, 70% significa 7 su 10 e così via), il numero medio di occorrenze della keyword nei loro testi, la percentuale di competitor in top ten che hanno utilizzato questi specifici termini negli elementi di H1, H2 e H3. Grazie al codice cromatico che va dal rosso al verde, con gradazioni intermedie, ti sarà facile capire a colpo d’occhio se il termine è stato poco, molto o per niente utilizzato e, di conseguenza, quali sono i termini più rilevanti in SERP per la tua parola chiave di partenza e quali invece hanno meno centralità.
  • Keyword rilevanti esegue un’analisi simile, incentrata però sulle parole chiave che hanno lo stesso intent di quella che hai inserito: in questo caso, la tabella ti permette di visualizzare rapidamente il volume di ricerca della singola keyword e, soprattutto, i dati in percentuale sul suo utilizzo all’interno dei contenuti dei competitor presenti in TOP10 su Google. Per la precisione, puoi scoprire il livello di utilizzo nel testo, negli heading H1, H2 e H3, in anchor text per i link, in Alt text di immagini o con tag di enfasi dei caratteri (grassetto e corsivo).
  • Analisi TF-IDF fa riferimento appunto alle statistiche dell’algoritmo Term Frequency – Inverse Document Frequency, che serve a determinare la mera rilevanza di un testo in relazione ai termini di una query di ricerca attraverso un’analisi prettamente testuale dei documenti in SERP. Queste informazioni ti possono aiutare a comprendere il valore e la rilevanza di alcuni termini rispetto alla keyword che ti interessa, anche se non devi cercare una diretta relazione causale tra i dati e il posizionamento.

Per capire meglio il meccanismo della funzione TF-IDF puoi vedere la schermata che appare inserendo come termine rilevante “Seo” e impostando una soglia di rilevanza pari a 6 (valore di default: significa che i dati sulle keyword devono essere presenti su almeno 6 risultati su 10 in TOP10); inoltre, puoi anche aggiungere manualmente una tua URL di tema correlato per confrontare le statistiche rispetto ai competitor meglio posizionati su Google.

Sulla sinistra trovi un elenco delle pagine che compongono la TOP10 di Google per la keyword, mentre nella tabella di destra hai le informazioni per ogni parola chiave segnalata come rilevante: keyword density media, kw density suggerita dall’algoritmo TF-IDF e keyword density singola per ognuno dei risultati in TOP10. Le celle di colore rosso segnalano i valori che si discostano per eccesso o per difetto dal valore medio, mentre in verde sono presentati i dati che si avvicinano al valore medio.

Puoi ordinare ogni colonna in ordine crescente/decrescente ed eliminare eventuali termini che non ti risultano utili, così da avere accesso in maniera semplice e completa ai dati di cui hai davvero bisogno.

Con questo strumento non ti suggeriamo di considerare la keyword density nella creazione del tuo contenuto o di focalizzare il lavoro per rispettare precisamente le indicazioni dell’algoritmo: come sempre, i dati vanno interpretati, e in questo caso può essere utile analizzare il contesto della keyword e capire come sono stati utilizzati specifici termini e quanto peso hanno all’interno delle varie pagine posizionate su Google, così da comporre un’analisi d’insieme – con keyword rilevanti e topic principali – che ti aiuti a perfezionare e rendere più competitivo il tuo contenuto.

SEO Spider

Lo spider è uno strumento che esegue una scansione attraverso link interni di siti, sottocartelle o URL, per verificare una serie di parametri tecnici “invisibili” a occhio nudo che descrivono le caratteristiche strutturali del dominio ed evidenziano errori e warning, falle da sistemare, problemi più o meno gravi, anomalie e ostacoli che possono compromettere le prestazioni del sito nella Ricerca Google.

Nello specifico, lo spider di SEOZoom è un tool completo per individuare errori di struttura, verificare lo status code HTTP delle pagine e delle risorse, controllare che meta tag, attributi e direttive siano correttamente impostati, per evitare che ci siano problematiche che possano complicare la scansione di Googlebot, sprecare crawl budget o addirittura impedire l’indicizzazione dell’URL su Google. Inoltre, grazie all’integrazione con gli altri strumenti della suite, puoi ottenere informazioni su ogni URL sottoposto a scansione, visualizzando immediatamente il numero di keyword, il traffico e altri dettagli strategici.

È uno strumento complesso: offre dati e analisi che da interpretare con attenzione, ma rappresenta anche il mezzo per compiere un passo avanti ed essere realmente in grado di migliorare il tuo sito web.

Puoi avviare la scansione da Progetto o direttamente dalla sezione nel menù laterale, attraverso il pulsante Crea una nuova Scansione; il numero di scansioni disponibili per ogni account dipende dal tipo di abbonamento sottoscritto, mentre non ci sono limiti all’avvio delle scansioni e quindi puoi anche avviare la medesima scansione più volte.

Nella finestra che si apre dovrai indicare il nome da dare alla scansione, decidere l’estensione (se restringere o meno l’analisi alla cartella inserita) e impostare l’URL da cui generare l’analisi (solitamente, il dominio com’è indicizzato, con un’attenzione al protocollo), ed eventualmente indicare un pattern da escludere dalla scansione

Dal punto di vista tecnico, puoi anche settare tre diversi aspetti:

  • Courtesy level: ogni quanti secondi lo spider deve scansionare le pagine del sito inserito. Se impostata a uno, lo spider scansiona il tuo sito ogni secondo.
  • Profondità di scansione: imposta il livello massimo di clic di distanza dalla home page a cui lo spider rintraccia le pagine. Il valore inserito ferma la scansione quando una pagina raggiunge appunto quel numero di clic dalla home page.
  • Pagine da scansionare: il numero massimo di pagine che lo spider può scansionare, che fa riferimento anche al limite derivante dal piano in abbonamento.

Se hai sottoscritto un piano Business e Corporate puoi gestire un’altra opzione, che riguarda i siti web che utilizzano framework javascript come React o Angular, cliccando su “Abilita rendering Javascript” per una scansione capace di analizzare anche questi elementi.

Una volta avviata la scansione, SEO Spider inizia a navigare il sito, la sottocartella o la URL indicati e lo stato ti aggiorna in tempo reale sul livello di completamento, passando da not started a in coda, poi in crawling e, infine, in finished.

A questo punto, terminata la scansione, SEOZoom ti fornisce un’analisi che mette in evidenza anomalie ed errori individuati, suddivisi per tab, con un elenco completo delle URL analizzate e dei relativi valori.

Ma come puoi usare tutte queste informazioni e, soprattutto, ti devi preoccupare se lo Spider trova tanti errori e warning nel suo sito? Dal nostro punto di vista, l’approccio a SEO Spider deve partire dal presupposto che le segnalazioni, gli Avvisi e gli Errori, sono tutti elementi tecnici legati alle impostazioni dello Spider: quindi è bene analizzare le singole sezioni per scovare errori e risolverli, ma a questo devi affiancare una visione ampia e consapevole degli aspetti tecnici, perché non tutte le voci sono un “problema” e hanno lo stesso peso. Ad esempio, e solo rapidamente, una pagina cruciale del tuo sito di cui hai inavvertitamente bloccato l’indicizzazione via robots è sicuramente un errore, mentre l’assenza di un alt text o la duplicazione di un H2 sono elementi secondari che non dovrebbero impattare sul posizionamento (o, quanto meno, non in maniera diretta e così netta).

E quindi, per avere un sito perfetto è sicuramente bene limitare il numero di segnalazioni dello Spider, ma non serve per forza puntare allo zero assoluto!

Keyword Research

La sezione “Keyword Research” raggruppa diversi strumenti che ti permettono di eseguire una ricerca di parole chiave strategica, prendendo in considerazione aspetti vari e particolari per valutare le keyword.

Nello specifico, il menù ti permette di utilizzare:

  • Site Builder
  • Le tue keyword research
  • Keyword Infinity
  • Question Explorer
  • Topic Explorer
  • Interest Finder
  • Scopri Keyword
  • Indaga settore

Analizziamo singolarmente ogni singolo strumento!

Site Builder

Il Site Builder è lo strumento ideale se vuoi creare la struttura di siti web in modo semplice e veloce, visualizzando anche una stima preventiva dell’effettivo traffico che ogni sezione potrebbe ottenere per ottimizzare le tue valutazioni.

Per cominciare a costruire il tuo sito, devi innanzitutto creare il nodo principale della struttura: il nome di base è “Homepage”, ma lo puoi modificare a tuo piacimento.

Da qui, utilizzando il pulsante “Aggiungi”, puoi inserire le ramificazioni principali del tuo sito web, che sono rappresentate in questo caso dalle “Categorie”. Puoi arricchire ogni nodo della struttura con una lista di keyword secondarie, che possono anche darti un’idea del volume potenziale della sezione che stai sviluppando.

Sotto ogni categoria, puoi inserire i titoli degli articoli e, per ogni titolo, aggiungere le keyword secondarie, sempre facendo riferimento al box di inserimento che si trova in alto a destra.

Con i pulsanti che trovi nella barra orizzontale, invece, puoi centrare il tuo diagramma ad albero, comprimerlo oppure espanderlo per avere la visualizzazione migliore per te.

Quando hai finito clicca su Salva Progetto e su Esporta, per scaricare il progetto in formato file immagine (estensione svg o png), in pdf, in cartella zip compressa o un formato file di importazione specifico di WordPress.

Dopo aver scaricato il file, accedi al tuo dominio e… carica il file. La tua struttura verrà importata direttamente nel dominio, con tutti gli articoli pronti in bozza e corredati del set di keyword, per consentire a te (o al tuo copywriter) di avere un riferimento costante nella stesura del testo relativo.

Il site builder è utile per capire fin dal principio le potenzialità di un progetto, come ad esempio per strutturare un blog avendo già ben chiaro il tipo di volume che potrebbe ottenere ogni articolo e ogni ramo del tuo albero.

Ti consigliamo di utilizzare il site builder per progettare i tuoi siti, ma di utilizzare il file di importazione solamente su siti web ancora vuoti.

Le tue keyword research

Questa feature ti permette di creare e controllare le liste di keyword salvate nel corso delle tue analisi, che potranno poi esserti utili per esempio durante la stesura dei tuoi articoli. In pratica, è il posto in cui puoi raggruppare e organizzare le keyword che hai “scoperto” per tenerle pronte all’utilizzo al momento opportuno.

Per iniziare a usare lo strumento clicca su “Nuova keyword research” e inserisci un nome e una breve descrizione.

Dopo questo primo step, puoi creare uno o più gruppi che identificheranno un sottoinsieme di keyword. Per inserire delle nuove keyword nel tuo gruppo puoi utilizzare il pannello presente a destra collegato a Keyword Infinity, ma puoi anche inserire le keyword in questa sezione da qualsiasi area della suite tramite la modalità inserimento, che ti permette di impostare l’aggiunta predefinita delle keyword “in una keyword research”.

Cioè il basket in alto a sinistra:

Lo strumento ti permette di approfondire l’analisi per ogni keyword research che hai salvato, che trovi in “elenco ricerche”. Cliccando su modifica hai accesso al dettaglio della singola ricerca, che ti presenta una serie di dati utili per la tua strategia di produzione contenuti.

Nello specifico, la prima dashboard sintetizza in alcuni box le informazioni più rilevanti delle keyword che hai raggruppato, come numero totale, volume di ricerche mensile, CPC totale e CPC medio, ma anche le variazioni dipendenti dalla stagionalità, che ti consentono di verificare se il traffico previsto subisce variazioni importanti in specifici momenti dell’anno e quando (cliccando sull’icona “info” per approfondire in dettaglio), per aiutarti nelle valutazioni sulla tempistica di pubblicazione del contenuto.

In basso trovi poi due tabelle: a sinistra c’è l’elenco dei termini rilevanti con rapida indicazione delle relative keyword attinenti e volumi di ricerca potenziale del gruppo, mentre a destra c’è poi il dettaglio delle parole chiave specifiche. Qui puoi vedere specificamente il volume di ricerca e il CPC medio di ogni singola keyword, e lanciare le Azioni Keyword per studiare più analiticamente il termine.

A questo punto, puoi decidere di pianificare un articolo che comprenda il gruppo di keyword che hai analizzato e selezionato come strategiche, oppure aggiungere l’elenco delle keyword alle parole chiave monitorate in un progetto nuovo o esistente. Se vuoi un aiuto ancora più concreto, puoi cliccare sul pulsante “Suggerisci Piano Editoriale” che compare in alto alle tabelle: SEOZoom esegue un’analisi sulla base del raggruppamento di keyword in esame e ti suggerisce quanti e quali articoli servono per essere in linea con il focus premiato da Google e con l’intent degli utenti. Nello specifico, lo strumento raggruppa i main intent e le keyword secondarie correlate, segnalando per ogni articolo quali sono i valori potenziali di traffico e di Affinity.

Il piano editoriale suggerito da SEOZoom elabora le parole chiave da te inserite nella keyword research e serve a evitare che tu scriva articoli “superflui” incentrati su parole chiave che non rappresentano main keyword, e che quindi dovrebbero confluire in un contenuto più approfondito che potrebbe intercettare più keyword. Per ogni articolo c’è un link che ti conduce allo strumento Suggerisci Keyword Articolo, che può aiutarti a perfezionare la ricerca.

Keyword Infinity

Keyword Infinity è il nostro principale strumento per l’analisi delle keyword correlate: è una vera e propria banca dati in continuo aggiornamento, che presenta un numero incredibile di keyword. Inoltre, se per caso dovessi inserire una parola chiave che non risulta presente all’interno del database, uno specifico motore dedicato a questa operazione espanderà la scansione e mostrerà nuove parole chiave in circa 10 minuti.

Per utilizzare il tool, inserisci una keyword nella barra in alto, imposta i termini da contenere o da escludere nella ricerca, e avvia la ricerca: appare una doppia tabella, che a sinistra ti presenta dei gruppi di query, in ognuno dei quali troverai la parola chiave che hai inserito, declinata in tutte le possibili varianti.

Sulla destra invece puoi approfondire le informazioni sulla singola parola chiave, che puoi anche eventualmente inserire nelle liste salvate semplicemente cliccando sul pulsante +, come nelle altre parti della suite.

Questa tabella offre una panoramica completa sulle keyword, di cui puoi leggere la tipologia principale di intento di ricerca, le eventuali SERP Feature che attivano, il volume di ricerca, la Concorrenza, il CPC medio e un grafico indicatore del trend stagionale di ricerca, mentre l’hamburger menù ti porta alle possibili Azioni Keyword.

Subito sopra le tabelle puoi accedere alle diverse aree in cui è suddivisa la scansione e, in particolare, vedere la parte riguardante i search intent, con le varie tab (ove disponibili) suddivise in Informational Keyword, Transactional Keyword, Keyword Graph, Knowledge Search, che ti permettono di perfezionare ancora di più la tua analisi.

In Informational Keyword lo strumento raggruppa tutte le keyword inerenti a un intento informational, che quindi richiedono un contenuto in grado di rispondere alle esigenze informative dell’utente che esegue una query sul motore di ricerca.

In Transactional Keyword trovi invece l’elenco delle keyword che fanno riferimento specifico a un intento transazionale, e quindi a un utente interessato a comprare un prodotto o un servizio, o comunque pronto a compiere un’azione (transazione) su di una pagina web.

Nel Keyword Graph c’è una rappresentazione grafica o tabellare delle keyword, con informazioni dirette sui volumi medi delle query utilizzate dagli utenti rispetto alle domande principali. Attraverso il menù puoi accedere anche al grafico basato sulle preposizioni e sulle azioni correlate alla keyword che stai esaminando.

Con lo strumento Knowledge Search, infine, avvii una ricerca sulle entità riconosciute del web semantico per la keyword inserita, basata sulle entità che similmente compaiono nel Knowledge Graph di Google, utile anche per verificare quali sono le entità effettivamente presenti e indicizzate nel web semantico.

Question Explorer

Question Explorer è uno strumento innovativo che ti permette di trovare tutte le domande che gli utenti hanno in mente e cercano su Google quando devono risolvere un problema reale.

Questa nuova funzione riesce in pratica a ricercare le domande che vengono mostrate nelle SERP di Google e a rivelare tutte le parole chiave che gli algoritmi di Google considerano pertinenti e utili per soddisfare l’esigenza di ricerca dell’utente.

L’interfaccia della feature ricalca quella di Keyword Infinity: basta inserire parole o intere frasi che compongono la domanda che hai in mente di analizzare e lanciare la scansione. Per perfezionare la ricerca, poi, puoi anche escludere alcuni termini, così da limitare il focus al settore e alla tipologia di nicchia in cui operi e a cui sei interessato.

Nella schermata successiva, SEOZoom ti mostra quindi l’elenco completo delle keyword in cui compare la domanda, ovvero delle query che attivano il box “Le persone chiedono anche” nella SERP di Google in cui è appunto presente (anche) la relativa domanda, oltre a una serie di informazioni sull’intero gruppo di parole chiave e sulle singole keyword.

In particolare, puoi visualizzare immediatamente il numero totale delle keyword legate alla domanda, il volume globale delle ricerche generate da queste keyword, i valori medi di Keyword Difficulty, Keyword Opportunity e CPC medio, che ti aiutano ad avere una prima panoramica sul livello di competizione che puoi attenderti sull’intero cluster.

Guardando la tabella, invece, puoi scoprire il dettaglio delle informazioni sulle singole keyword, con indicazioni su volume di ricerca preciso, livello di stagionalità, ma anche tipologia principale di intent e presenza di eventuali feature in SERP, così da avere tutte le informazioni utili per scrivere contenuti allineati alle vere esigenze delle persone e di Google.

Topic Explorer

Questo tool ti permette di scoprire l’elenco delle parole chiave che hanno la stessa intenzione di ricerca, e quindi di visualizzare i termini che sono collegati all’esigenza specifica che ha spinto l’utente a fare una ricerca su Google, e altre informazioni utili per la tua strategia, come i principali argomenti correlati alla parola chiave e diversi elementi per studiare le opportunità di posizionamento.

Per scoprire le keyword che hanno lo stesso intento di ricerca basta inserire un termine principale nel box e avviare l’analisi.

Nella parte sinistra della dashboard trovi l’elenco dei topic principali legati alla keyword di partenza, raggruppato su specifici termini rilevanti: per ogni gruppo puoi leggere rapidamente i valori di volume di ricerca complessivo, il CPC medio e la KD media.

Cliccando su un raggruppamento, attivi la visualizzazione delle relative informazioni in dettaglio nella tabella di sinistra, che quindi ti fa analizzare tutte le parole chiave per specifico argomento, oltre che consultare i nostri dati abituali su elementi quali la KD e la KO, CPC medio, volume mensile stimato e stagionalità, che ti possono servire per realizzare una keyword research efficace insieme alle ulteriori Azioni Keyword dell’hamburger menù. Inoltre, puoi ordinare le tabelle in base al valore di Volume di Ricerca (VOL), CPC o Keyword Difficulty, o cambiare visualizzazione per impostare una vista a elenco.

Cliccando sulla tab Grafico, invece, accedi a una visualizzazione grafica delle informazioni, che ti accompagna visivamente a comprendere la relazione gerarchica tra i termini e i topic anche sulla base della rilevanza o peso (qui indicato come “weight”) di ogni singolo snodo.

Interest Finder

Con questa funzionalità puoi scoprire gruppi di keyword strategiche per il tuo sito e cogliere al meglio aspetti specifici di un argomento centrale su cui si concentra il maggiore interesse degli utenti.

Cliccando su “Analizza” si avvia una nuova ricerca che ha la parola chiave selezionata come cella principale; se sono presenti dei dati, puoi progressivamente continuare a cercare nuove parole chiave di lunga coda.

Grazie a questa visualizzazione a celle, SEOZoom ti propone dei gruppi di parole chiave di lunga coda raggruppate per topic simile, con il dato del volume di ricerca aggregato.

Selezionando una cella, puoi analizzare tutti i termini afferenti e scoprire il dettaglio delle singole parole chiave, con indicazione dei volumi di ricerca mensili e Azioni Keyword per analisi più profonde.

Se clicchi sul simbolo “più” inserisci la keyword in un progetto, una keyword research oppure tra le preferite, a seconda della modalità di inserimento attiva in quel momento. Prima di utilizzare questa funzionalità, dunque, ti ricordiamo di verificare quale destinazione hai impostato per le tue parole chiave.

In ottica strategica, con questo tool per la keyword research puoi individuare in maniera intuitiva le long tail ad alto volume di ricerca per definire la pianificazione editoriale del tuo sito web, intercettare contenuti su cui puntare per la scrittura di testi performanti e scoprire parole chiave su cui verte l’interesse del tuo pubblico target.

Scopri keyword

Lo strumento Scopri Keyword, presente all’interno della sezione Keyword Research, ti presenta suggerimenti sulle keyword long tail correlate ricercate su Google e YouTube.

Per avviare l’analisi basta inserire la keyword di partenza nel box, cliccare su Analizza e attendere qualche secondo: il sistema effettuerà ricerche continue fin quando non clicchi su “Interrompi”.

Il rapporto genera un grafico a celle, e ogni cella contiene a sua volta ulteriori keyword long tail e termini correlati alla parola principale che hai inserito. Passando il mouse su una cella puoi “navigarla” e andare a scovare nuove parole chiave.

Cliccando due volte su una cella visualizzi le parole chiave al suo interno, come mostra la schermata di esempio:

Usando il box a sinistra puoi anche perfezionare la tua ricerca, impostando le keyword da escludere dall’analisi e quelle invece da considerare, e poi esportare i termini che ti interessano tramite il tasto esporta di colore grigio scuro.

Questo strumento è multilingue, quindi puoi fare ricerche sia su Google italiano che sugli altri database internazionali di SEOZoom; inoltre, puoi anche incentrare l’analisi su Youtube, così da acquisire rapidamente informazioni preziose per capire cosa cercano effettivamente gli utenti di ogni specifica piattaforma.

Indaga settore

Indaga settore è lo strumento che ti accompagna ad analizzare una nicchia di riferimento, studiare i siti presenti, scoprire quali sono le keyword più interessanti di quella nicchia e, quindi, ottenere degli spunti per migliorare il tuo sito web scovando nuove parole chiave ad alta redditività, che hanno volumi interessanti ma pochi risultati indicizzati (o poco ottimizzati).

Lo strumento si articola in tre diverse modalità di indagine.

Nel primo caso, “Keyword Research”, ti permette di ottenere una keyword research completa per ogni settore individuato da SEOZoom: basta cercare dall’elenco la categoria che ti interessa, quella che più si avvicina agli argomenti trattati sul tuo sito, cliccare e attende l’analisi automatica di SEOZoom, che rapidamente ti mostrerà un elenco di keyword legate al settore scelto, individuate con una scansione dei siti di riferimento della nicchia. Per ogni keyword puoi leggere i valori di volume di ricerca stimato, tipologia di intent, feature attivate in SERP, CPC medio, trend stagionale di ricerca, Keyword Difficulty e Keyword Opportunity e totale risultati indicizzati. La tabella riporta l’elenco completo delle keyword del settore (che possono essere anche diverse migliaia!) e quindi è cruciale utilizzare i filtri e gli ordinamenti delle colonne per rendere più utili e utilizzabili le informazioni. Cliccando sulla tab “Domande” puoi invece visualizzare le domande frequenti degli utenti rispetto alla nicchia selezionata, con indicazione delle impression generate da ogni domanda.

La seconda modalità di analisi è “Spia Competitor”, che ti permette di ottenere una lista di keyword strategiche a partire dal dominio che inserisci manualmente e che ritieni un buon riferimento per il settore di interesse. In pratica, SEOZoom analizza il sito che hai deciso di spiare, analizza i suoi competitor e ti fornisce un elenco di keyword legate alla nicchia di appartenenza, che ti saranno utilizzi nelle tue valutazioni strategiche.

A scansione completata, SEOZoom ti mostra una tabella con tutte le keyword posizionate del sito, con tutte le informazioni correlate – volume di ricerca, posizione su Google, URL della pagina, tipologia di intent, SERP feature attive, CPC medio, stagionalità, KD, KO e totale risultati indicizzati. Per perfezionare la ricerca puoi usare i filtri, l’ordinamento delle colonne o “escludere” dall’analisi le keyword del dominio che sono già posizionate in TOP10: in questo modo ottieni un elenco di keyword e topic su cui il concorrente individuato non offre contenuti ottimizzati. C’è anche un altro modo per usare questo strumento: se incentri l’analisi sul tuo sito e attivi il filtro che esclude le keyword già posizionate in TOP10, infatti, scoprirai rapidamente quali sono dei contenuti su cui puoi intervenire con miglioramenti per ottenere rendimenti migliori portandoli in prima pagina su Google.

L’ultima funzione è “Content Gap”, che ti permette di scoprire se stai perdendo opportunità redditizie a causa di lacune nei contenuti del tuo sito, che presenta dei veri e propri “buchi” rispetto a quello che pubblicano i concorrenti e che le persone ricercano. Anche in questo caso la ricerca inizia inserendo un sito da analizzare: SEOZoom scandaglia il sito, il settore e i competitor, presentando poi una tabella con le keyword rilevanti per la nicchia, ma sulle quali il sito analizzato non presenta contenuti specifici o ha contenuti non posizionati nelle prime 50 posizioni di Google.

Nella tabella trovi il dettaglio sulle parole chiave e tutte le informazioni rilevanti, come il volume di ricerca mensile, l’Intento di ricerca, eventuali SERP Feature, il CPC medio,  la difficoltà e l’opportunità, la stagionalità. Sulla destra, poi, SEOZoom ti segnala se ha trovato sul sito pagine su argomenti simili alla keyword selezionata (e quindi c’è un problema di focus del contenuto) o se la keyword è un esempio puro di Content Gap.

Filtra i valori a tuo piacimento utilizzando il box dedicato: impostando i filtri, puoi trovare keyword ad alto potenziale di rendimento. Puoi anche selezionare le colonne che preferisci consultare ed esportare i dati delle parole chiave con maggior potenziale in formato CSV per effettuare ulteriori analisi.

Strumenti

L’area Strumenti di SEOZoom è la tua scatola degli attrezzi, in cui puoi trovare quello che ti serve per ottimizzare siti web e strategie.

Disponibile nel menù laterale, la sezione si compone di ben otto tool differenti – Analizza lista domini, Analizza lista keyword, Analizza lista URL, Analizza posizionamento, Keyword grouper, Analizza Mixed Content, Link Monitor e Comparatore SERP – che ora andiamo ad approfondire singolarmente.

Analizza lista domini

Come puoi facilmente intuire dal nome, nella sezione Analizza lista domini puoi inserire nel box un elenco di domini distinti e ottenere dati analitici su andamento dei rendimenti, valori di traffico mensile e keyword posizionate.

Ricorda sempre di inserire i domini con o senza www, a seconda del modo in cui sono effettivamente indicizzati.

Per ogni dominio inserito, la tabella mostra una serie di informazioni chiave, e nello specifico Zoom Authority, Trust, Stabilità e Opportunità, andamento (una retta che offre un’indicazione visuale sul rendimento del sito, ovvero se sia in crescita, in discesa o stabile), Storico ZA (grafico con le variazioni del valore di Zoom Authority negli ultimi 12 mesi), e poi traffico mensile stimato, numero totale di keyword posizionate e IP del dominio. Come nelle altre sezioni di SEOZoom, poi, da qui puoi approfondire l’analisi del sito con le Azioni Dominio presenti nell’hamburger menù.

Analizza lista keyword

Analizza lista keyword è uno strumento che ti consente di ottenere dati analitici da una lista aggregata e magari confusa di parole chiave distinte, con insights anche sui competitor meglio posizionati in SERP per queste query.

Per avviare la funzione basta inserire tutte le parole chiave che vuoi analizzare all’interno del box, rispettando il limite di 1000 termini per analisi.

Al termine della scansione appare una tabella che riporta le principali informazioni sulle singole keyword, e in particolare volume mensile medio di ricerca, tipologia di intent individuato, presenza di SERP feature, livello di Keyword Difficulty e di Keyword Opportunity, il CPC medio, indice del livello di concorrenza, numero totale di risultati indicizzati per quella parola chiave e grafico sulla stagionalità. Puoi dare uno sguardo ulteriore alle singole key dall’hamburger menù al termine della riga.

L’altra tab “Info Competitor” elenca i competitor principali individuati per le keyword inserite, in modo da offrire così un supporto importante per avere dati più completi da utilizzare durante la fase di keyword research.

I dati presenti nella tabella sono Volume in competizione (la somma dei volumi delle keyword analizzate per cui il competitor è posizionato), il traffico stimato globale, il numero di keyword analizzate per cui il sito è posizionato e la Zoom Authority del dominio. Da qui puoi anche aggiungere direttamente il singolo sito come Competitor di un progetto che hai già creato.

Analizza lista URL

Lo strumento Analizza lista URL ti permette di analizzare una lista di pagine distinte, come suggerisce il nome, e hai a disposizione tre diversi metodi di input (sempre con un limite massimo di 1000 URL per analisi):

  • Incollare una lista già pronta.
  • Chiedere a SEOZoom di ricavare automaticamente le ultime URL posizionate per un dominio specifico.
  • Chiedere a SEOZoom di estrapolare automaticamente una lista di URL posizionate per una keyword specifica, tra quelle presenti nelle prime 5 pagina su Google.

SEOZoom ti fornisce subito un’analisi sulla lista, individuando: Page Zoom Authority, numero di keyword posizionate, traffico stimato della URL, traffico potenziale della URL. L’hamburger menù ti porta poi alle Azioni URL e alle Azioni Dominio, con cui puoi ulteriormente perfezionare il suo studio dei competitor.

Cliccando sulla singola URL nella tabella di sinistra, poi, attivi l’analisi SEO completa e in tempo reale sul rendimento della pagina: come nelle altre sezioni di SEOZoom, in questo focus puoi trovare tutti i dati utili per lo studio del competitor, con insights su traffico attuale e potenziale, indicazioni sulle key posizionate (Tutte, TOP10, Potenziali e Lontane), ma anche sul livello di ottimizzazione e sulle aree dove è possibile apportare miglioramenti.

Analizza Posizionamento

Il tool Analizza Posizionamento è molto utile per verificare, in modo rapido, il posizionamento di determinate keyword per uno o più domini. Puoi usarlo ad esempio per scoprire velocemente quale pagina del tuo sito è meglio posizionata per una serie di keyword, oppure per fare un confronto contemporaneo tra competitor, partendo da un set di keyword specifiche.

Per lanciare la scansione devi solo seguire le istruzioni in pagina, e quindi inserire a sinistra i domini da verificare e sulla destra le keyword: dopo pochi secondi SEOZoom ti mostra tutte le informazioni per scoprire in quale posizione si trova quel dominio per quella parola chiave specificata, con indicazione della pagina di riferimento.

Nello specifico, per ogni occorrenza di parola chiave la tabella fornisce dati sul volume della keyword, la posizione su Google (con indicazione della variazione rispetto alla scansione precedente della SERP) e URL posizionata per esteso, ripetendo le stesse informazioni per gli altri domini inseriti. Al termine della riga trovi l’hamburger menù che ti conduce alle Azioni Keyword con cui perfezionare l’analisi della relativa parola chiave.

Keyword Grouper

Keyword Grouper è uno strumento che ti viene in aiuto quando hai un set di keyword un po’ disordinato e vuoi perfezionare la tua ricerca raggruppando le parole chiave sulla base di un’attinenza semantica.

In pratica, lo strumento organizza automaticamente le parole chiave inserite suddividendole in gruppi di parole affini, così da agevolare il tuo lavoro in fase di creazione del contenuto o di organizzazione della struttura del sito web.

Il tool analizza le parole chiave inserite in lista e fornisce nella tabella di sinistra l’elenco dei raggruppamenti individuati, con possibilità di visualizzare il dettaglio delle parole chiave presenti nel gruppo e una prima indicazione del volume di ricerca.

La tabella di destra ti permette di approfondire lo studio delle keyword del gruppo, di cui riporta singolarmente dati utili per l’analisi, come volume di ricerca medio mensile, Keyword Difficulty e Keyword Opportunity, CPC medio e grafico sulla stagionalità, con hamburger menù che, come di consueto, ti conduce alle Azioni Keyword per controlli ancor più mirati.

Analizza Mixed Content

Si chiamano mixed content, ovvero contenuti misti, le combinazioni di URL di un sito servite contemporaneamente sia su HTTP che su HTTPS, a causa di processo di migrazione non perfettamente eseguito o completato.

Analizza Mixed Content è quindi un buon alleato se stai aggiornando il protocollo dei tuoi siti o se vuoi verificare se il processo è stato realizzato correttamente.

Il suo utilizzo è molto semplice, perché devi solo inserire un indirizzo URL (comprensivo di protocollo https://) nella barra di ricerca e attendere che SEOZoom scansioni le risorse per controllare se siano sono in HTTPS.

Ad esempio, se inserisci in analisi l’intero dominio https://www.seozoom.it/

lo strumento ti informa che non ci sono contenuti misti, rispondendo con la scritta “Tutto ok”.

Se invece il sito non ha pagine con protocollo HTTPS e utilizza ancora il vecchio protocollo HTTP, lo strumento ti segnala l’errore “Il sito non risponde in https”.

Il caso più interessante è quello dei veri contenuti misti: se l’analisi evidenzia la presenza di contenuti serviti appunto sia su HTTP che su HTTPS, qui troverai un elenco delle risorse ancora in HTTP, che ti può essere utile per correggere le URL e aumentare il livello di sicurezza del dialogo tra il tuo e gli utenti.

Il protocollo HTTPS è infatti un sistema di comunicazione più sicura tra sito e utente, grazie all’utilizzo del certificato SSL che cripta i dati trasmessi in entrata e in uscita, riducendo la possibilità che le informazioni dell’utente possano essere visualizzate o manipolate da malintenzionati.

Come puoi verificare facilmente, poi, se navighi una pagina in HTTP il browser ti segnala un errore, riportando la scritta “Non sicuro” accanto all’URL del sito – mentre se navighi una pagina HTTPS visualizzi l’icona del lucchetto chiuso.

Inoltre, dal 2014 HTTPS è un fattore di ranking ufficiale (per quanto molto lieve) per Google, e dal 2020  la presenza di un protocollo HTTPS attivo è entrata a far parte dei fattori della Page Experience, e quindi curare questo aspetto può essere rilevante anche per la SEO.

Comparatore SERP

L’ultimo strumento di questa sezione si chiama Comparatore SERP e ti aiuta a individuare il livello di affinità sotteso alle keyword e al search intent di riferimento.

Il tool ti permette di confrontare rapidamente un elenco di 100 keyword al massimo: SEOZoom analizza tutte le parole chiave e le confronta una per una, indicando nella tabella di destra il livello di affinità tra le SERP generate e semplificando quindi il tuo lavoro successivo di produzione di contenuti, grazie anche alla possibilità di perfezionare lo studio dei dati proposti grazie agli appositi filtri.

Per ogni singola keyword analizzata, infatti, puoi leggere rapidamente il volume di ricerca medio mensile e, nell’elenco sottostante, il valore di SERP Affinity rispetto a ognuna delle altre parole chiave che hai inserito, di cui puoi scoprire anche le metriche di Keyword Difficulty e Keyword Opportunity (oltre che eseguire le Azioni Keyword per analisi più precise). Cliccando sul pulsante blu della SA, inoltre, puoi verificare direttamente la SERP di Google per quella keyword e scoprire quindi quali risultati sono effettivamente presenti in entrambe le pagine e quali, invece, compaiono solo in una circostanza.

Per ogni cluster, poi, puoi anche scoprire qual è la main keyword, ovvero la keyword principale che Google ha individuato come più attinente al search intent della query, che viene segnalata con una stella.

La comparazione avviene sulla base della metrica di SERP Affinity: SEOZoom non ti mostra infatti keyword con valori di SA pari a 0, e quindi confronta solo keyword che generano SERP in cui ci sia almeno un risultato simile.

A differenza di quanto avviene con gli altri strumenti della suite, inoltre, in questa sezione il confronto è tra tutte le keyword che hai a disposizione, non solo con la Main Keyword, e ciò ti può aiutare per impostare un altro approccio alla keyword research.

Rank Simulator

Rank Simulator è uno strumento che per l’appunto simula e anticipa l’impatto degli interventi di ottimizzazione SEO su keyword e pagine, utile per supportare con dati previsionali un preventivo da presentare ai clienti, orientare il lavoro di consulenza e ottimizzazione del sito verso pagine e keyword più profittevoli oppure, semplicemente, individuare a colpo d’occhio un cluster di parole chiave su cui agire prioritariamente per il tuo progetto.

Questa funzionalità, intuitiva e facile da utilizzare, ti consente di simulare l’impatto del lavoro di ottimizzazione su un set keyword, stimando in particolare l’effetto di crescita sul sito che potrebbe avere un miglioramento del posizionamento attuale.

Tutto inizia dall’inserimento del dominio su cui vuoi eseguire la simulazione e dalla selezione delle keyword da analizzare. Puoi scegliere le keyword manualmente, digitandole nella barra di ricerca e poi aggiungendole cliccando sul tasto più, oppure – in maniera più rapida ed efficiente – importare una lista di parole chiave già ragionata, salvata in precedenza con lo strumento “Le tue keyword research”. Inoltre, puoi anche salvare la lista che hai creato in Rank Simulator, che sarà esportata sempre tra le tue keyword research.

Ora inizia il lavoro di simulazione: lo strumento ti consente, infatti, di conoscere gli attuali dati di ranking e traffico organico di ogni keyword e di stimare i livelli raggiungibili grazie a un miglioramento del posizionamento. In termini più semplici, per ogni keyword puoi conoscere il volume stimato e la variazione in termini quantitativi raggiungendo la posizione in SERP che desideri o ritieni realistica (di default, lo strumento ti “spinge” verso la prima posizione, ma puoi anche impostare la simulazione su una posizione più concretamente raggiungibile dal sito che stai esaminando), e scoprire quindi il valore effettivo e complessivo di un lavoro strategico di ottimizzazione sul set di keyword in analisi.

Ma questo tool offre anche un altro valore aggiunto: cliccando su “Mostra piano di lavoro”, infatti, ottieni una sorta di documento riepilogativo che indica i passaggi per raggiungere gli obiettivi stimati, con possibilità di accesso diretto alla pianificazione dei contenuti necessari.

Innanzitutto, nella schermata puoi leggere la quantificazione dell’impatto del lavoro di ottimizzazione, con indicazione del valori stimati di traffico e visite, anche in termini percentuali.

E poi, per agevolare la strategia, ecco che arriva la parte clou di Rank Simulator: l’individuazione delle URL da migliorare o dei nuovi contenuti necessari per intercettare le keyword analizzate e raggiungere i risultati previsti.

In pratica, lo strumento crea un documento (scaricabile in formato .doc) che descrive appunto il Piano di Lavoro che può condurti al miglioramento di traffico simulato, suddividendo gli interventi tra ” Pagine da migliorare” e “Nuove pagine da creare”. Come accennato, le prime sono quelle che hanno già keyword posizionate su Google ma in posizioni di minor visibilità rispetto alla simulazione, e che quindi richiedono un’attività di miglioramento dei contenuti e di una revisione SEO (magari anche attraverso azioni di link building). Quando lo strumento non trova pagine di riferimento per le keyword in analisi (ovvero, se le URL sono in posizioni oltre la cinquantesima o se non esiste alcun contenuto che le intercetti) ti consiglia di creare nuove pagine e quindi di realizzare un contenuto ottimizzato secondo le best practices del SEO copywriting.

In entrambi i casi, il tool ti dà possibilità immediata di azione, perché ti conduce direttamente alla modifica o alla creazione di un contenuto attraverso i tasti Pianifica Articolo (che indirizza verso il Piano Editoriale per editori, con possibilità di assegnare l’articolo ai copy coinvolti nel progetto) o Assistente (che ti porta all’Assistente Editoriale di SEOZoom).

Opportunità Social (Strumenti)

Opportunità Social è una funzionalità innovativa di SEOZoom progettata per aiutarti a individuare le parole chiave più rilevanti nel tuo ambito, in cui i contenuti provenienti da Social Media e piattaforme UGC (User Generated Content) già compaiono tra i risultati organici nelle SERP di Google.

Questa funzionalità ti permette di scoprire opportunità strategiche per migliorare la tua visibilità multicanale, intercettando nuove keyword a cui Google già associa risultati dai social network come Facebook, YouTube, Instagram, TikTok, o da siti UGC come Reddit e Quora.

In questo modo avrai accesso a informazioni fondamentali per allineare la tua strategia di content marketing alle tendenze attuali che provengono dai social: le keyword individuate ti permettono di sviluppare contenuti che funzionino sia per SEO sia per social media, intercettando query in cui Google valorizza già piattaforme e contenuti social al top delle SERP.

Diversamente dalla versione integrata nei Progetti, in questa modalità sei tu a fornire informazioni puntuali sul tuo settore. Grazie a un input basato su un prompt di testo che descrive la tua attività o settore di appartenenza, SEOZoom analizza milioni di keyword alla ricerca di quelle dove i contenuti social performano meglio, restituendoti una panoramica delle opportunità per i tuoi contenuti.

Quando clicchi sul tasto “Opportunità Social” nella barra degli strumenti di SEOZoom, infatti, si apre una modale che ti richiede di inserire un prompt descrittivo. In questa fase, dovrai fornire una breve descrizione della tua attività o del contesto in cui operi, in modo che il sistema inizi a cercare parole chiave rilevanti per il tuo settore. È importante che il testo inserito nel prompt sia specifico e dettagliato, poiché le informazioni fornite influenzeranno l’accuratezza dei risultati.

Ad esempio, se crei contenuti legati a un business di wedding planning, puoi descrivere i tuoi servizi nel dettaglio, come “gestione di allestimenti floreali e organizzazione di cerimonie”. Se gestisci un e-commerce dedicato all’abbigliamento sportivo, potresti indicare “vendita di scarpe da running e accessori fitness”. Sebbene non sia indispensabile elencare i singoli canali social utilizzati, è utile descrivere il tipo di contenuto che produci e il settore di riferimento.

Terminata l’analisi verrà mostrata una tabella che riporta i risultati della ricerca: qui vedrai le parole chiave individuate, insieme a una serie di dati associati a ogni keyword, come la piattaforma social o UGC che è presente tra i primi risultati nella SERP di Google, il volume delle ricerche , l’intento di ricerca associato alla parola chiave e altri indicatori quali la Keyword Difficulty e la Keyword Opportunity.

Questi dati ti permettono di capire su quali keyword i contenuti provenienti dai social media stanno già performando bene e possono rappresentare un’opportunità per ampliare la tua visibilità su Google. Le parole chiave con un’alta presenza social possono essere ideali per contenuti multimediali, come video o immagini, o per post sui social media che sfruttino le query già riconosciute dagli utenti.

Utilizzare questi dati strategicamente ti consente di pianificare e sviluppare una strategia multicanale : potrai produrre contenuti ottimizzati non solo per il tuo sito web, ma anche per i canali social di maggiore rilevanza, sovrapponendoti ai trend già in atto. A seconda dell’intento di ricerca per ciascuna parola chiave, potresti decidere di creare contenuti più informativi o promozionali, che rispondano meglio alle aspettative degli utenti.

Sfruttare queste keyword identificate nell’analisi di Opportunità Social ti offre quindi la possibilità di raggiungere un pubblico più ampio e variegato, potenziando il traffico verso i tuoi contenuti social e multimediali attraverso le ricerche organiche su Google.

Area Report

Nell’area Report del menù laterale puoi trovare funzionalità e strumenti che ti permettono di ottenere panoramiche complessive sullo stato di salute del tuo sito, da condividere con collaboratori e clienti o da utilizzare per analizzare al meglio i rendimenti, le criticità e le potenziali aree di sviluppo del tuo progetto.

Gestione Report

Con SEOZoom hai la possibilità di creare un documento di analisi SEO da presentare ai tuoi clienti, colleghi o stakeholder o da usare personalmente per studiare più approfonditamente il tuo progetto anche off-line: il Report PDF è una sorta di SEO Audit rapido, personalizzabile e completo, con cui puoi visualizzare, dati e grafici alla mano, i risultati del lavoro che hai eseguito sul progetto e i progressi delle tue eventuali attività di consulenza e ottimizzazione SEO.

La sezione dedicata ai report SEO è a disposizione di tutti gli abbonati, con differenze quantitative sul numero di documenti programmabili in base alla tipologia di piano sottoscritto. La schermata di accesso è rapida e intuitiva, e ti permette di controllare i report che hai già creato, di spostare un documento obsoleto nel cestino (ed eventualmente di recuperarlo in caso di necessità, se non hai provveduto a svuotare il cestino nel frattempo) e di aggiungere un nuovo report.

La creazione del primo report (e comunque quella di un nuovo documento) è molto semplice e basta seguire le indicazioni presenti nei vari campi del form che appare in pagina. Nello specifico, ti viene richiesto di inserire un nome per il documento e di decidere se programmare l’invio del file, con quale intervallo temporale e a quale indirizzo mail inviarlo (il destinatario riceverà automaticamente una mail da SEOZoom nella data impostata); infine, devi selezionare un sito (dai tuoi progetti o generico) con cui avviare la strutturazione del report, sapendo comunque che successivamente potrai gestire o cambiare il dominio da analizzare.

La schermata presente all’apertura dello strumento rappresenta la prima pagina del documento, che potrai personalizzare scegliendo tra i vari modelli di layout a disposizione per trovare la soluzione che ti sembra più valida, con possibilità anche di importare un template già realizzato in un report precedente. Subito sotto si trovano le categorie Keyword – Monitoraggio – Pagine con gli specifici widget che potrai inserire nel file pdf in semplice modalità drag & drop, per arricchire il report con grafici, tabelle e dati di SEOZoom per realizzare analisi SEO complete. In ultimo, la sezione “Elementi Pagina” ti consente di gestire degli aspetti legati alla presentazione del Report, e in particolare di inserire un titolo, un’immagine di copertina (che può essere il tuo logo ufficiale o quello del sito del cliente, ad esempio), delle immagini esplicative o vere e proprie caselle di testo che danno al documento la forma che preferisci e che ti serve.

In termini pratici, quindi, hai facoltà di configurare ogni singolo widget con un semplice clic, fornendo a SEOZoom le indicazioni preferite per ottenere la visualizzazione più adatta alle tue esigenze.

Analisi Keyword

Qui puoi ottenere un report su una singola e specifica keyword: ti basterà scegliere la parola chiave di tuo interesse, impostare le preferenze sull’intestazione del documento e lanciare la generazione di un report dettagliato in PDF, che potrai scaricare o inviare via mail.

Analisi URL

Qui puoi ottenere un report su una singola e specifica pagina web: ti basterà scegliere la pagina web da analizzare, impostare le preferenze sull’intestazione del documento e lanciare la generazione di un report dettagliato in PDF, che potrai scaricare o inviare via mail.

Analisi Dominio

Qui puoi ottenere un report su un singolo e specifico sito web: ti basterà scegliere il sito web di tuo interesse, impostare le preferenze sull’intestazione del documento e lanciare la generazione di un report dettagliato in PDF, che potrai scaricare o inviare via mail.

Quick Audit Dominio

Quick Audit (disponibile dal piano Professional) è uno strumento più dettagliato, che si configura come una vera e propria analisi SEO del sito. Il documento autogenerato ti accompagna infatti anche nella lettura degli insights, fornendo indicazioni utili per capire cosa significano i valori mostrati e, quindi, per valutare rapidamente il sito nel suo complesso.

Time Machine

La Time Machine si trova all’interno della sezione Report ed è disponibile se hai attivato un piano Professional o superiore.

Grazie alla funzionalità puoi eseguire un vero e proprio salto indietro nel tempo per analizzare:

  • Quali sono le keyword che hanno subito un calo e quali invece sono state premiate con un miglioramento di posizione.
  • Le Pagine nel loro insieme, mettendo in evidenza quelle in calo e quelle in crescita.
  • I backlink ricevuti nelle pagine per il periodo in analisi.

La scansione inizia inserendo un sito web e impostando il periodo di tempo che ti interessa approfondire: SEOZoom analizza quali sono le keyword che hanno perso visibilità e quali sono invece quelle che hanno migliorato la loro posizione in quel lasso temporale.

Alcune informazioni pratiche: l’analisi minima si basa su un tempo di 7 giorni e per eseguire la scansione della Time Machine non è necessario che un sito sia presente all’interno dell’area progetti.

Quando il documento è pronto, la dashboard ti segnala la scritta in verde “Analisi Pronta”.

Nei box in alto visualizzi un primo confronto tra la situazione che si presenta nella prima data inserita e in quella finale, con un focus tra i differenti livelli di traffico stimato e Keyword in TOP10, oltre che rapidi insights sui nuovi backlink acquisiti nel periodo analizzato.

Nel grafico a destra hai una visione d’insieme dell’andamento del sito, mentre le tabelle in basso, suddivise in 4 sezioni, sono il cuore delle informazioni utili per la tua strategia.

La prima tab è “Loser Keyword”, che indica un elenco delle keyword che hanno subito un calo nel periodo selezionato: in particolare, per ogni keyword qui presente puoi vedere il volume di ricerca medio mensile, la posizione precedente occupata in SERP e la posizione attuale – considerando per posizione attuale la data conclusiva che hai inserito nell’analisi – la URL posizionata, il traffico stimato precedente e quello attuale e, infine, la stima del traffico perso.

Procedendo trovi la tabella “Loser Pages”, che invece elenca le pagine che hanno subìto un calo nel periodo selezionato: nella visione d’insieme, puoi vedere per ogni riga la URL posizionata e i valori di traffico precedente e attuale, la quota di traffico perso stimato, il numero di referring domains e di link che eventualmente la pagina riceve, oltre che possibilità di analizzare più in dettaglio questi backlink. Cliccando su Keywords o sulla freccia, inoltre, puoi verificare in dettaglio quali sono le parole chiave che hanno appunto perso ranking e che tipo di variazione negativa hanno avuto nel periodo esaminato (in pratica, così puoi raggruppare le loser keyword per URL, per una valutazione più utile ed efficace).

Nelle tabelle “Winner Keyword” e “Winner Pages” trovi invece le informazioni speculari: ovvero puoi analizzare quali sono le keyword e le pagine che nel periodo selezionato hanno migliorato il proprio posizionamento e il traffico complessivo della Pagina.

Anche in questo caso trovi la stima di traffico che hai guadagnato e gli URL di riferimento.

Osservatorio

L’Osservatorio è la sezione della suite che ti mette a disposizione due diversi strumenti aggiornati praticamente in tempo reale: Osservatorio SERP è un insieme di dati sulle pagine dei risultati di ricerca di Google e sui movimenti in atto, mentre invece Osservatorio ZA è un focus continuo sulla distribuzione di tutti i siti classificati in base alla Zoom Authority, la nostra metrica proprietaria che valuta oggettivamente la qualità di un dominio agli occhi di Google.

Vediamo in dettaglio le caratteristiche di queste due funzionalità.

Osservatorio SERP


Nell’osservatorio SERP di SEOZoom puoi vedere a livello statistico quali sono le oscillazioni che ci sono state nelle pagine dei risultati di ricerca su Google Italia: composto di una tabella riassuntiva e di quattro tab specifiche, questo strumento ti permette di scoprire in ogni momento la variabilità delle pagine di Google su tutte le keyword ed è ideale per controllare le oscillazioni tra i risultati causati, ad esempio, dai periodici update algoritmici.

La comprensione dei dati è piuttosto semplice e intuitiva, grazie ai simboli e icone colorate che danno a colpo d’occhio un’informazione sul livello dei movimenti.

Per la precisione, lo strumento prende come riferimento un andamento medio delle oscillazioni – ovvero, risultati che entrano ed escono dalla prima pagina di Google – e analizza giorno per giorno il livello di scostamento da questa media.

Pertanto, il simbolo del temporale (nuvola grigio scuro con fulmine) e il correlato pallino rosso nei grafici indicano che i dati rilevati da SEOZoom segnalano un’attività elevatissima, con modifiche rilevanti all’interno delle SERP. Il secondo grado di questa volatilità è rappresentato dal simbolo della pioggia (nuvola grigio chiaro con gocce di pioggia) e dal pallino di colore giallo, che indicano un’attività elevata, superiore alla media storica. La fascia media è invece rappresentata dal disegnino del sole e dai pallini blu, ci comunicano che l’attività di Google è regolare e i risultati non si discostano dalla media. Infine, l’icona della luna serena in tabella e il pallino azzurro chiaro nel grafico sono indici di un’attività moderata, più bassa rispetto alla percentuale standard di oscillazioni.

Per rendere ancora più chiara e rapida la lettura, nei grafici compaiono anche due fasce colorate che identificano visivamente la media standard di variazioni sulle SERP: quella di colore verde racchiude appunto il livello medio registrato di attività, mentre quello giallo abbraccia le variazioni verso movimenti più intensi. Inoltre, il simbolo “G” lungo l’asse delle ascisse indica i momenti in cui sono stati rilasciati degli aggiornamenti ufficiali di Google, che possono spiegare le successive fluttuazioni.

Nella versione tabellare, l’Osservatorio offre il monitoraggio delle SERP dell’ultima settimana oppure, selezionando dall’apposito menù, dell’ultimo anno solare, e calcola i valori delle oscillazioni rispetto all’attività media nelle pagine dei risultati di Google.

I dati sono suddivisi in 4 tab distinte:

  • Usciti da TOP10: la frequenza di variazioni nella prima pagina dei risultati di Google per ogni keyword, con l’alternanza tra siti che escono e quelli che invece entrano in TOP10.
  • Oscillazioni 1a pagina: la frequenza tra le variazioni interne alla prima pagina di Google, con le pagine che cambiano posizione pur restando sempre in TOP10.
  • Piccole variazioni in SERP: analisi quotidiana della percentuale di pagine web che subiscono variazioni di posizioni di lieve entità, per identificare cambiamenti in corso nel comportamento dell’algoritmo di Google.
  • Grandi variazioni in SERP: analisi della percentuale di pagine web che subiscono variazioni di grandi entità, che possono essere considerate è un continuo test di qualità sul rendimento delle pagine web da parte di Google.

Puoi controllare le informazioni anche nelle rappresentazioni grafiche, che mostrano il monitoraggio su range specifici (1 mese, 3 mesi, 6 mesi, 1 anno), per offrire un riferimento ancora più ampio e scoprire quindi visivamente tutte le continue variazioni di Google.

Puoi usare l’Osservatorio SERP come punto di riferimento quando noti movimenti insoliti tra i risultati posizionati del tuo sito, per avere un riscontro immediato su quanto sta accadendo a livello statistico su Google Italia e per avere subito segnali per comprendere se l’alta variabilità percepita sulle tue pagine dipenda da fattori esterni – aggiornamenti, appunto, o altri movimenti complessivi – o se invece sia una questione legata al tuo singolo progetto.

Ricorda però che avere dei dati è importante, ma saperli leggere è ancora più utile e strategico. Inoltre, devi sempre contestualizzare i dati prima di allarmarti. E, nel frattempo, tenere gli occhi aperti!

Osservatorio ZA


L’Osservatorio Zoom Authority presenta tabelle e grafici che rappresentano la distribuzione dei domini presenti in SEOZoom nelle varie fasce di Zoom Authority, per darti sempre una panoramica globale dei siti web presenti nel nostro database in riferimento al mercato italiano.

Lo strumento ti aiuta a comprendere in maniera istantanea il livello in cui si classifica un sito in base alla nostra metrica ed è un riferimento strategico sia per capire meglio il contesto in cui si muove il tuo sito, sia per determinare se la ZA di un dominio sia buona o meno, ad esempio in fase di valutazione per attività di link building o di semplice analisi dei competitor.

La tabella sulla sinistra elenca 10 classi di valori Zoom Authority (da 0-10 a 91-100) e indica immediatamente il numero di siti che ricadono nella fascia e la variazione quantitativa rispetto al precedente monitoraggio. Inoltre, se clicchi sul singolo range si apre la visualizzazione grafica, che entra maggiormente nel dettaglio della distribuzione dei domini in base al punteggio ZA, mostrandone la scala completa.

In basso, poi, ci sono due tabelle riepilogative molto utili: Winner Domains e Losers Domains.

Nella prima trovi l’elenco dei siti che hanno conquistato almeno un punto di ZA rispetto alla precedente rilevazione, mentre nella seconda tabella ci sono, com’è facile intuire, i siti che hanno invece perso ZA.

Orientativamente, le stime della ZA sono aggiornate una volta al mese.

Questa funzione può servire per tener traccia delle variazioni in corso sulle SERP e, ad esempio, ti può fornire indicazioni preziose nei periodi successivi agli update di Google, per scoprire quali siti hanno beneficiato degli interventi e quali, invece, hanno subito crolli di visibilità.

L’utilità dell’Osservatorio ZA è legata ovviamente alla Zoom Authority, una metrica sempre più usata globalmente per la valutazione di un sito, in quanto capace di offrire una fotografia abbastanza affidabile e utile del valore di ogni sito sito, prendendo in esame aspetti fondamentali e “oggettivi” come il traffico organico, il coinvolgimento e le opportunità di crescita.

Classifiche Siti Web

Lo strumento Classifiche Siti Web ti permette di conoscere immediatamente i siti più popolari e migliori in Italia secondo Google, presentando una graduatoria dei primi 100 domini di ogni settore, ordinati in base al trust che hanno per il motore di ricerca.

Oltre a controllare la classifica generale dei migliori siti web italiani, infatti, puoi scoprire la graduatoria filtrando i risultati in base al settore o alla nicchia specifica che ti interessa; ancora, puoi anche lanciare una ricerca inserendo manualmente l’indirizzo di un sito nella barra di ricerca, ottenendo in risposta l’elenco totale dei settori in cui compete ed è posizionato.

Per ogni dominio, SEOZoom ti indica i valori di posizione (che è appunto il posto in graduatoria per la specifica categoria o settore), il traffico totale, il numero di keyword attinenti al settore posizionate su Google, il livello di Topical Zoom Authority, mentre l’ultimo pulsante “Settori” ti permette di approfondire il rendimento del sito nelle classifiche di ogni settore in cui compete.

Le Classifiche sono una funzionalità utile per capire come Google vede il tuo sito, ad esempio, e se riesce a categorizzare al meglio i contenuti che proponi, ma anche per studiare un competitor, per vedere in quali aree/topic sta potenziando l’attività, o per trovare potenziali siti partner su argomenti affini con cui collaborare in ottica di link earning.

Ci sono però alcuni aspetti da considerare per comprendere al meglio come funziona lo strumento:

  • I settori sono categorizzati seguendo le regole e i criteri di Google stesso – e quindi non è SEOZoom a decidere che un sito appartenga a un settore o che una keyword appartenga a una sottocategoria, perché la categorizzazione dei dati dipende dalle scansioni e dagli ordinamenti del motore di ricerca.

Una keyword può essere presente anche in più settori e non sempre è “immediata” l’associazione, soprattutto per siti web che tendenzialmente hanno keyword che rientrano in settori diversi.

Domande Frequenti

Come viene calcolata la Zoom Authority (ZA)?

I parametri si basano su una scala logaritmica da 0 a 100: pertanto, le distanze tra gli intervalli non sono uniformi e costanti, ma ogni “tacca” si basa sul logaritmo di ciascun numero. Quindi, un calo da 60 a 50 è molto più ampio di un calo da 50 a 40, ed è più facile aumentare la ZA nelle fasce inferiori, mentre diventa sempre più difficile l’incremento quando si raggiungono le soglie più alte.

Sommariamente, i segnali e gli elementi che prendiamo in considerazione sono un mix pesato tra: numero di keyword posizionate, volumi di ricerca delle key posizionate, distribuzione delle keyword, competizione delle keyword, trend degli ultimi mesi (salita o discesa) e, in minima parte, alcuni aspetti social. Non vengono presi in considerazione i backlink, poiché non c’è modo certo di sapere come siano valutati realmente da Google.

È chiaro che, così come le altre metriche proprietarie originali (la DA di Moz, il Trust Flow di Majestic o la DR di Ahrefs), anche la ZA non è un dato che abbia davvero peso per Google, che valuta i siti con i suoi algoritmi, criteri e fattori di ranking. Ogni strumento proprietario si concentra sui segnali che ritiene più utili e più pertinenti rispetto ai dati posseduti – ad esempio, il Trust Flow si basa meramente sui link, la DA è un mix tra posizionamenti e link eccetera – e non è possibile determinare se una metrica sia migliore o più precisa di un’altra.

Più che leggere solo il valore numerico, infatti, è più utile contestualizzare il dato nell’ambito dello strumento usato e allargare l’analisi ad altri elementi per valutare davvero il sito.

Per quanto la ZA, e tirando ovviamente acqua al nostro mulino, è un valore attendibile poiché si basa sull’osservazione diretta del comportamento e del gradimento che Google ha verso un sito, senza provare a determinare e stimare eventuali altri fattori di ranking o algoritmi basati su valori previsionali, semplicistici se non addirittura manipolabili.

Come regolarsi con i valori della Keyword Difficulty (KD) ?

Per farla semplice:

  • da 1 a 33: obiettivi facili
  • da 33 a 66: obiettivi medi
  • da 66 in su: obiettivi difficili

Il discorso è però molto più complesso di così, perché la metrica di KD (così come pure la Keyword Opportunity) va sempre contestualizzata e non è consigliabile scegliere un topic rispetto a un altro solamente per un punteggio più o meno alto.

Nello specifico, la KD viene calcolata in base ai siti posizionati in top ten nella SERP: se ci sono dei colossi come Wikipedia, Youtube, Amazon, che hanno una Zoom Authority elevata, il valore di KD aumenta. Al contrario, in altre SERP di nicchie molto specifiche potrebbero esserci competitor meno grandi, ma non per questo meno competitivi e, anzi, molto più focalizzati sul topic.

E quindi, nel primo caso la presenza di “big player” non deve però spaventarti, perché a volte questi domini hanno pagine poco ottimizzate e si posizionano grazie al trust acquisito, o comunque Google potrebbe lasciar spazio anche a siti più piccoli, ma capaci di fornire un punto di vista differente e un contenuto utile per gli utenti, differenziandosi dai giganti “generalisti”.

Nell’altro caso, invece, i siti specializzati potrebbero essere molto più pertinenti e verticali sul tema, proponendo già contenuti ottimizzati, e quindi la competizione è paradossalmente più complicata.

In sintesi, quindi, la KD è un parametro che ti fa capire a colpo d’occhio che tipologia di impegno e strategia devi elaborare nella produzione di un contenuto, ma va considerato insieme agli altri tanti fattori che sono in gioco quando si parla di posizionamento e di SEO.

La main keyword è sempre da preferire?

La risposta è, banalmente, “dipende”, perché anche in questo caso non devi limitarti a leggere il dato, ma interpretarlo, contestualizzarlo e applicarlo al tuo sito e alla tua strategia.

In linea di massima, è importante sapere se stai lavorando o meno sulla main keyword per fare le opportune valutazioni sulle prospettive di rendimento del contenuto.

Ci sono poi casi specifici in cui è preferibile incentrare il lavoro sulla main keyword, in particolare se:

→ il tuo sito è forte e competitivo rispetto all’attuale TOP10.

→ la main keyword è realmente interessante per il tuo sito (e non è, ad esempio, una parola molto generica che potrebbe non essere funzionale ai risultati).

Al contrario, potrebbe essere più utile lavorare su una keyword secondaria quando:

→ il tuo sito è meno competitivo e quindi diventa necessario puntare a possibilità di SERP “laterali”.

→ la keyword secondaria ha comunque un volume tale da renderla strategica e interessante.

Ogni quanto vengono scansionate le keyword in SEOZoom?

I tempi variano sulla base di molteplici fattori, inclusa la “dimensione” della stessa keyword. Per fornire un prospetto da tenere a mente con i tempi di scansione più comuni:

  • Keyword inserite in progetto: Ogni 24 ore, sempre per qualunque volume di ricerca.
  • Keyword ad alto volume di traffico, ma in nessun progetto: Ogni 7 giorni
  • Keyword a medio volume di traffico, ma in nessun progetto: Ogni 15 giorni
  • Keyword a scarso volume di traffico (ad esempio, volume 10): Ogni 21 giorni o poco più.

Se quindi ti interessa avere dati e valori aggiornati, la soluzione consigliata è aggiungere le parole chiave di interesse a un progetto.

Ogni quanto vengono aggiornate le pagine monitorate?

Con le pagine monitorate SEOZoom non scansiona le pagine che hai inserito, ma le keyword contenute all’interno delle singole URL. Ciò significa, quindi, che i tempi di aggiornamento sono quelli riassunti nella FAQ precedente e dipendono dalla tipologia della keyword e dall’eventuale inserimento in un progetto.

Perché le stime di traffico di SEOZoom non combaciano con quelle di Google Analytics?

Come tutti gli altri SEO tools, SEOZoom non misura gli accessi diretti al sito, ma elabora una stima sugli accessi attraverso il monitoraggio delle parole chiave presenti nel suo database e le relative posizioni su Google, calcolando di conseguenza il valore potenziale del traffico organico di un sito.

Al contrario, Google Analytics controlla la totalità delle statistiche sui visitatori di un sito web e conteggia analiticamente il traffico che raggiunge il sito in base ai singoli accessi, offrendo il traffico reale del sito misurato una visita alla volta-

Per questo motivo, i valori di Analytics e quelli di tool di stime come SEOZoom non sono confrontabili, e anzi possiamo dire che ha poco senso utilizzare le metriche della suite per indovinare il traffico organico e compararlo con quello degli strumenti Google.

Gli strumenti SEO hanno un altro scopo: usano un campione di keyword per mostrare l’andamento del posizionamento su Google, consentendo di capire se il sito sta salendo o scendendo per quelle parole chiave (cosa che Analytics non può fare), di valutare il traffico di un competitor in relazione al proprio e di carpire tutte le opportunità di traffico.

In sostanza, se hai bisogno di conoscere il tuo traffico reale, Google Analytics è la strada più efficace e precisa. Se invece hai bisogno di valutare delle metriche che ti aiutano a crescere, SEOZoom fa al caso tuo, anche perché ha il grande vantaggio di contare su un campione di keyword più ampio rispetto ai competitor.

Perché le stime di traffico di SEOZoom non combaciano con quelle dello strumento X o del tool Y?

Vale la risposta alla precedente FAQ: sono differenti la base di dati, le keyword rilevate e il campione su cui si effettua la stima, motivo per cui le informazioni elaborate da un tool potrebbero non essere simili a quelle di un altro strumento.

Lo strumento X mi dà questi dati, lo strumento Y me ne dà altri, SEOZoom altri ancora. Chi ha ragione?

Tutti e nessuno: come dicevamo anche prima, gli strumenti di Keyword Analysis si basano su campioni di dati, metriche e algoritmi proprietari, e ognuno sviluppa lo strumento secondo i propri metodi e dati con l’obiettivo di aiutare il proprietario di un sito web ad analizzare la situazione. Lo scopo di strumenti come SEOZoom non è quello di azzeccare il traffico, poiché il numeretto non serve a nulla, ma proporre dati coerenti e utili per ottimizzare le strategie e far crescere il proprio progetto online.

Perché alcune posizioni rilevate da SEOZoom non combaciano su quello che vedo su Google?

Ci sono vari fattori che possono determinare una discrepanza tra il ranking delle pagine segnalato da SEOZoom e il posizionamento in SERP controllato su Google.

  • Cronologia del browser. Se usi il motore di ricerca tenendo attivo l’accesso al tuo account Google, i risultati delle ricerche possono essere influenzati dalla tua cronologia di navigazione. In questo caso, assicurati di utilizzare il tuo browser in modalità Incognito, che propone sempre una SERP “anonima” e “neutra”.
  • Geolocalizzazione. La keyword che stai analizzando potrebbe subire l’influenza della geolocalizzazione. Se ad esempio cerchi “pizzeria” o “dentista”, che sono attività locali e generiche, Google tenderà automaticamente a fornirti risultati nella tua zona o comunque nella zona più vicina all’area geografica in cui individua la tua posizione. Per evitare influenze di geolocalizzazione, SEOZoom analizza i dati su base nazionale (si mostra a Google come località Italia), e quindi possono esserci differenze e discrepanze rispetto a ciò che stai vedendo. Ad ogni modo, SEOZoom ti permette di aggiungere keyword localizzate, così da simulare l’effettiva posizione geografica vista da Google e monitorare più accuratamente i risultati.
  • Tempi di scansione. La rilevazione da parte di SEOZoom è avvenuta in un momento differente rispetto alla tua ricerca. Ci sono keyword che variano anche decine di volte al giorno, perché Google esegue migliaia di test per capire il gradimento degli utenti o anche perché i suoi stessi datacenter non sono perfettamente allineati. Ciò che devi fare in questo caso è controllare la data di scansione di SEOZoom e verificare che sia recente (come detto in una precedente FAQ, le keyword inserite in un progetto sono scansionate tutti i giorni).

In linea di massima, comunque, non bisogna preoccuparsi più di tanto per nessuna di queste situazioni, poiché sui grandi numeri le posizioni sono sempre corrette e le eccezioni sono poche. E poi, come best practices da rispettare sempre, non siamo più nell’era del keyword targeting (del lavoro focalizzato sull’ottimizzazione di singole keyword), ma la SEO moderna si basa su un approccio a “set di parole chiave” legate dallo stesso Search Intent.

Perché per alcune parole chiave i volumi di ricerca indicati da SEOZoom differiscono dal Keyword Planner di Google Ads?

I volumi medi di Google Ads variano molto spesso: sostanzialmente, ogni mese c’è un ricalcolo dei valori in relazione alla stagionalità dell’anno precedente, e i volumi di Ads sono tutt’altro che precisi e vicini alla realtà.

Per scendere in dettagli tecnici, Google Ads suddivide i volumi di ricerca in macro blocchi denominati bucket: se hai una campagna Ads attiva puoi vedere la suddivisione dei volumi in 77 bucket, mentre da utente free ne puoi vedere 8. Per questo motivo, una keyword che Google ti indica da 100.000 visite mensili potrebbe farne molte di meno. Oltre a questo accorpamento in macro blocchi, Google Ads tende anche ad accorpare parole chiave molto simili: ad esempio, le due keyword “Auto usate” ed “Automobili usate” vengono unite da Google in un unica keyword che va da 100.000 mensili a 1 milione.

SEOZoom invece ti rivela che si tratta di due keyword distinte, con valori di ricerca differenti (246mila per auto usate, 2900 per automobili usate) SERP simili, ma non identiche. In pratica, grazie ai dati storici e ai suoi algoritmi SEOZoom capisce se una keyword è stata accorpata e cerca di individuare il traffico che più si avvicina alla realtà.

Infine, per assicurare che i dati siano congruenti e non siano mostrate variazioni improvvise non giustificate nella realtà, SEOZoom non aggiorna i valori di traffico in tempo reale, ma su base semestrale, facendo una media con i valori precedenti.

Perché l’analisi del dominio restituisce pochi risultati o nessun risultato?

L’assenza o la scarsa quantità di dati sul dominio in SEOZoom può dipendere da alcuni fattori, a cominciare dal fatto che l’ultima scansione in SERP non ha ritrovato le sue pagine posizionate in TOP50 per alcuna o comunque per poche keyword.

I dati del traffico mensile sono stimati sulla base del CTR delle keyword posizionate: SEOZoom considera il volume della keyword e, a seconda della posizione, stima una percentuale di traffico che riceve il sito analizzato.

Il valore di traffico organico di SEOZoom rappresenta una stima delle visite basata sul monitoraggio delle parole chiave presenti nel suo database e le relative posizioni nelle prime 50 posizioni su Google (per ogni versione internazionale di Google presente nel database e scansionata, ovvero attualmente Italia/UK/ES/FR/DE), e non è quindi il dato preciso delle visite tracciate singolarmente, come fa Analytics.

Questo significa che fino a che il sito e le sue URL non si posizioneranno meglio nelle SERP organiche, SEOZoom non potrà stimare il traffico, e inizierà a farlo appena le keyword di quel dominio si posizioneranno almeno in TOP50.

Per accelerare la procedura, puoi innanzitutto aggiungere il sito a progetto, così da monitorarlo in modo più efficace e tempestivo, agendo anche su diversi punti. In particolare:

  • Se l’ultima scansione di SEOZoom non aveva rilevato URL posizionate in SERP per alcuna o per poche keyword, MA le pagine del sito risultano effettivamente posizionate per keyword long-tail o per keyword con poco volume, PUOI aggiungere queste parole chiave alle keyword monitorate e tenerne traccia.
  • Se il dominio è posizionato, MA tali keyword non sono presenti in SEOZoom (abbiamo i database più ricchi del mercato, e ad esempio per l’Italia possediamo un db di oltre un 1,5 miliardi di keyword, ma sarebbe impossibile possedere “TUTTE” le keyword), PUOI valutare di aggiungere tali parole chiave alle keyword monitorate, magari importandole direttamente da Search Console o da Analytics attraverso il pulsante Importa keyword.
  • Se verifichi che le URL del sito non sono effettivamente presenti nelle posizioni TOP50, PUOI attendere per scoprire se si tratta solo di una questione “temporale” (soprattutto in caso di pagine nuove) oppure decidere di intervenire con revisioni del contenuto utilizzando gli strumenti e i consigli di SEOZoom.

Perché l’analisi dell’URL non dà risultati?

L’assenza di dati – come nello screen – dipende dal fatto che l’URL analizzata non ha alcuna parola chiave registrata nei nostri database (Italia/UK/ES/FR/DE) che rientra fra le prime 50 posizioni in SERP Google all’ultima scansione del nostro spider.

Questa situazione può capitare per alcune ragioni, che derivano tutte dal fatto che, all’ultima scansione, la URL non è stata trovata posizionata per alcuna keyword nei db di SEOZoom.

Hai alcune soluzioni per provare a monitorare il rendimento di queste URL:

  • Se l’URL effettivamente non aveva keyword posizionate in SERP all’ultima scansione, MA verifichi che è posizionata per keyword long-tail o per keyword con poco volume, PUOI aggiungere tali parole chiave alle keyword monitorate.
  • Se l’URL ha keyword posizionate in SERP in posizioni TOP50, ma tali parole chiave non sono presenti nel db di SEOZoom (sarebbe impossibile possedere “TUTTE” le keyword), PUOI valutare di aggiungere queste parole chiave alle keyword monitorate.
  • Se verifichi che effettivamente l’URL non si posiziona in TOP50 per nessuna keyword, PUOI attendere per scoprire se si tratta solo di una questione “temporale” (soprattutto in caso di pagine nuove) oppure decidere di intervenire con revisioni del contenuto utilizzando gli strumenti e i consigli di SEOZoom. Per non perdere nessun movimento di questa pagina, aggiungila alle Pagine Monitorate del tuo Progetto.

I Backlink di bassa qualità segnalati da SEOZoom vanno rimossi?

In linea di massima non consigliamo di rimuovere backlink basandosi solo su una analisi automatizzata: SEOZoom è in grado di determinare che un link vale poco, ma non può sapere, come farebbe un occhio umano, se il sito linkante ha del potenziale di crescita, se è nato da poco ma ha comunque un certo valore, se la nicchia specifica ha di per sé poco traffico. Anche in questo caso, quindi, bisogna usare consapevolmente lo strumento e le indicazioni che propone, applicando l’intervento che si ritiene più opportuno in base al contesto e alla propria esperienza.

Perché Google Search Console mi rileva dei backlink ma SEOZoom no (o viceversa)?

La rilevazione dei backlink viene effettuata inviando fisicamente il crawler a scansionare pagina per pagina di tutti i miliardi di pagine dell’intero web. Grazie alla sua mole, Google ha delle capacità di elaborazioni pressoché istantanee, mentre SEOZoom non può ovviamente stare al passo e scansionare l’intero web. Per questo motivo, preferiamo dare priorità alle pagine presenti in SERP per almeno un termine di ricerca, in modo da mostrare ciò che effettivamente Google ha già visionato e pesato. Di contro, talvolta capita che SEOZoom rilevi dei backlink ma in Search Console non ci sono: questo può dipendere da vari fattori, perché l’algoritmo di Google potrebbe aver ignorato quel link considerandolo di scarsa qualità, oppure perché è stato usato un disavow, o ancora i dati della Search Console non sono perfettamente allineati in tempo reale.

È possibile analizzare siti in altre lingue?

Attualmente SEOZoom presenta vari database internazionali, e nello specifico ti permette di analizzare i rendimenti su Google Italia, Google UK, Google Francia, Google Germania e Google Spagna.

Puoi anche usare SEOZoom come semplice “rank tracker” e tracciare parole chiave da te scelte in tutte le lingue e su tutte le versioni internazionali di Google: per farlo, devi accedere al progetto, andare su modifica e impostare il monitoraggio delle keyword secondo i parametri che ti servono. In questo caso, però, non visualizzerai i volumi della keyword, ma solo il suo posizionamento nelle SERP.

Un’altra opzione multilingue è presente nello strumento Scopri Keyword, che ti permette di ricercare keyword correlate e di lunga coda su tutti gli altri database internazionali di SEOZoom.

Come faccio ad iscrivermi ai webinar di SEOZoom o a rivedere quelli che mi sono perso?

È sufficiente registrarsi sulla nostra Academy all’indirizzo https://academy.seozoom.it

Esistono delle API di SEOZoom?

Sì!

Puoi accedere alle API di SEOZoom con qualsiasi piano attivo, semplicemente cliccando sul  link API Dashboard presente nel menu a tendina che compare cliccando sull’icona con il tuo nome utente.

Il servizio ha un costo a consumo, ma ti offriamo 6.500 API units gratuite al giorno: quindi il tuo credito inizierà ad essere scalato al loro esaurimento e potrai ricaricarlo facilmente all’interno della suite. E’ possibile visualizzarne l’intera Documentazione all’indirizzo https://apidoc.seozoom.it/ .

Glossario


Azioni (hamburger menù)

Una delle caratteristiche vincenti di SEOZoom è la possibilità di eseguire analisi SEO in tempo reale su tutti i siti, sia tuoi che competitor, ottenendo tantissime informazioni utili per la tua strategia. Inoltre, tutte le tabelle attivate dai vari tool offrono dei contesti multipli per ogni griglia di dati, con la possibilità di approfondire l’analisi cliccando sull’hamburger menù, che dà accesso a una serie di azioni specifiche legate alla keyword, all’URL o al dominio che stiamo esaminando.

Nello specifico:

  • Le “Azioni Keyword” ti consentono di approfondire l’ultima SERP, di analizzare la parola chiave, di analizzare il search intent, di trovare keyword simili e di impostare un nuovo articolo basato sulla keyword con l’assistente editoriale.
  • Le “Azioni URL”, invece, ti permettono di navigare l’URL del sito, di eseguire un’analisi specifica, di analizzare il search intent di quella singola pagina, di aggiungere la pagina alle URL monitorate (se sei all’interno del progetto) e di lanciare un’analisi SEO OnPage.
  • Infine, le “Azioni Dominio” si concentrano appunto sulle informazioni legate all’intero sito, per lanciare un’analisi completa del dominio o del Root Domain, per navigare il dominio, scoprire le sue keyword migliori, controllare i backlink che riceve e fare un confronto rapido con i competitor organici.

Cannibalizzazione

La cannibalizzazione o keyword cannibalization è la presenza sullo stesso sito di pagine simili per contenuto e, soprattutto, per keyword posizionate da Google. Questo fenomeno avviene quando gli algoritmi di Google hanno difficoltà a capire quale URL di un tale sito posizionare per una determinata parola chiave, trovandone appunto almeno due che competono sulla stessa key. In genere, quando questo accade si verificano due scenari: Google alterna le due pagine nel suo ranking, a volte privilegiando una e a volte l’altra, oppure posiziona quella “sbagliata” e meno efficiente rispetto alla strategia voluta, facendo perdere posizionamento complessivo a tutto il sito.

Concorrenza

Concorrenza è un valore fornito da Google Ads e indica il livello di concorrenza presente negli annunci Ads. Il dato è compreso tra 0 e 1 su base decimale: 0 segnala scarsa concorrenza, 1 invece concorrenza massima.

Crawl budget

Crawl budget è un parametro che identifica il tempo e le risorse che Google intende dedicare a un sito web attraverso le scansioni di Googlebot, un valore non univoco e definibile numericamente.

Nell’ottica di Google, il crawl budget è il numero di URL che Googlebot può (in base alla velocità del sito) e vuole (in base alla domanda degli utenti) sottoporre a scansione. Concettualmente, quindi, è la frequenza bilanciata tra i tentativi di Googlebot di non sovraccaricare il server e il desiderio generale di Google di eseguire la scansione del dominio.

Ottimizzare il crawl budget significa, essenzialmente, evitare di sprecare risorse del server e tempo di Googlebot nella scansione di pagine che non generano risultati e non offrono valore aggiunto per gli utenti, perché ciò rischia di non far emergere i contenuti di qualità del sito e le pagine importanti (quelle che convertono o che attraggono più traffico). Curare questo aspetto, infatti, potrebbe permettere di aumentare la velocità con cui i robot dei motori di ricerca visitano le pagine del sito: maggiore è la frequenza di questi passaggi, più rapidamente l’Indice rileva gli aggiornamenti delle pagine, consentendo potenzialmente di aiutare a mantenere aggiornati i contenuti popolari e impedire che i contenuti più vecchi diventino obsoleti.

La sezione Rendimento Pagine di SEOZoom offre una visualizzazione sintetica e immediata degli URL che impegnano e sprecano più risorse dei crawler perché non hanno neppure una keyword posizionata su Google e quindi non contribuiscono al traffico organico del sito. Queste pagine con zero traffico possono essere posizionate ma non in modo rilevante (sono cioè fuori dalla TOP10 di Google) oppure sono posizionate con keyword che non hanno volume di ricerca. Prima di intervenire con eventuali correzioni e pensare di eliminare tali pagine, comunque, consigliamo sempre di verificare gli effettivi rendimenti utilizzando la Google Search Console e soprattutto Google Analytics (potrebbero essere pagine che ricevono traffico da social o da altri canali extra-Ricerca, ad esempio, che quindi non dobbiamo rimuovere).

Follow

Follow, talvolta indicato anche come dofollow, è uno dei possibili valori che possiamo settare all’attributo rel nel tag <a> di un link per indicare a Google la relazione con la pagina collegata. In realtà, l’attributo follow non va impostato manualmente, perché è inserito di default in ogni link che punta verso l’esterno.

Un link follow comunica a Google che la pagina collegata va seguita in quanto autorevole e che il link stesso va preso e in considerazione ai fini del ranking del sito verso il quale punta.

Per approfondire: Differenza e Utilizzo Follow e Nofollow

In Content (IC)

Il valore percentuale In Content indica quanti siti web presenti in SERP hanno fatto uso della parola chiave Exact Match (scritta esattamente com’è) nel testo della propria pagina web. Il valore rende quanto sia evidente il tentativo di posizionarsi dei competitor.

Keyword Branded

Le branded keyword o keyword di brand sono query di ricerca che includono il nome di un marchio, una variazione di un brand o il nome di un prodotto specifico e attivano una SERP che classicamente comprende il sito web, i prodotti e gli account dei social media del brand stesso. Rappresentano un’espressione classica dell’intento di ricerca navigational, perché sono i termini generalmente utilizzati da persone che usano il motore di ricerca per accedere a un sito Web o una pagina Web specifici.

Sono esempi di keyword branded query come Menu McDonalds “spazzolino elettrico Oral-B”, “smartphone Samsung”, “blog SEOZoom”.

Il valore SEO delle keyword branded è molto alto, perché possono non solo aumentare il traffico e il pubblico di un sito, ma possono anche aiutare a indirizzare le ricerche verso pagine mirate specifiche per finalizzare le conversioni.

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Keyword Difficulty (KD)

La Keyword Difficulty è una metrica proprietaria che indica la difficoltà di posizionamento per una determinata parola chiave e stima il livello di competitività di una SERP sulla base dell’analisi dei competitor posizionati in TOP10 e della loro Zoom Authority. È un valore da 0 a 100 su scala logaritmica – più il valore è alto, maggiore è la difficoltà di posizionarsi per tale keyword perché più competitivi e autorevoli sono i domini concorrenti, che hanno elevati livelli di ZA.

Keyword Opportunity (KO)

La Keyword Opportunity è una metrica proprietaria che stima il livello di opportunità di posizionare una keyword in TOP10 sulla base dell’analisi del livello di ottimizzazione degli snippet delle pagine attualmente in TOP10 e del livello di competitività della SERP. Va da 0 a 100 su scala logaritmica: più il valore è alto, più è facile posizionarsi per la keyword analizzata, perché meno ottimizzati sono i risultati e meno forte il trust dei competitor in TOP10.

Longtail Keyword

Le longtail keyword o parole chiave di lunga coda sono le parole chiave composte in genere da tre o più termini, più specifiche rispetto alle chiavi di ricerca short-tail (che sono invece più generiche e ampie) e, pertanto, caratterizzate da un volume di ricerca e di traffico nettamente inferiore rispetto invece alle keyword secche.

Tuttavia, le longtail keyword possono avere un importante valore SEO, perché spesso sono più facilmente abbordabili rispetto all’alta competitività delle parole chiave secche e, inoltre, sono più vicine al linguaggio parlato e intercettano in modo più specifico il search intent degli utenti, portando così sulla pagina un visitatore più profilato e interessato a ciò che proponiamo.

Nofollow

L’attributo nofollow è speculare al follow, e consente di inviare ai motori di ricerca l’istruzione “Non seguire i link presenti in questa pagina” o “Non seguire questo link”. Con questo attributo comunichiamo a Google che preferiamo non associare il nostro sito alla pagina collegata e di non eseguire la scansione di tale pagina dal nostro sito: da alcuni anni non è più una direttiva, però, e quindi Google potrebbe anche non rispettare l’indicazione.

Per approfondire: Differenza e Utilizzo Follow e Nofollow

Previsione Trend

“Previsione Trend” è un algoritmo che permette di avere informazioni precise sui volumi di ricerca in tempo reale, l’unico del suo genere tra i SEO tools.

La funzione è già integrata all’interno del grafico della stagionalità nell’analisi keyword e permette a tutti di avere informazioni chiare, ma soprattutto dati veri, per capire cosa sta succedendo alle ricerche nell’attualità, e non sui canonici (e a volte superati) volumi di ricerca storici.

In termini tecnici, il nuovo algoritmo è in grado di proiettare l’interesse mostrato nei 12 mesi precedenti sullo scenario reale odierno utilizzando i trend di ricerca.

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Page Zoom Authority (PZA)

La Page Zoom Authority (PZA) è una metrica proprietaria che informa immediatamente sull’autorevolezza della singola pagina web in analisi.

I valori sono espressi in una scala logaritmica da 0 a 100.

La Page Zoom Authority viene calcolata considerando le keyword presenti in prima pagina, le keyword potenziali (quelle comprese tra la seconda e la quinta pagina di Google) e il volume di traffico stimato della pagina stessa.

PBN

Le PBN – Private Blog Network – sono essenzialmente reti di siti Web riconducibili a un solo proprietario. Anche se non rappresentano necessariamente una dinamica negativa, storicamente sono state usate per la costruzione artificiale di una rete di link, raggruppando essenzialmente domini di bassa qualità creati esclusivamente (o prioritariamente) per ospitare backlink a pagamento al fine di forzare il ranking dei siti linkati. In tal senso, violano apertamente le linee guida di Google perché rappresentano una tecnica vietata per manipolare gli algoritmi e per influenzare il ranking sul motore di ricerca.

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Posizione del link

Il dato sulla posizione nell’analisi del link ti informa del posto occupato letteralmente dal collegamento all’interno della pagina rispetto al primo link trovato e tracciato nel codice (che avrà quindi valore 1), considerando la scansione del codice dall’alto verso il basso.

Pertanto, se un link ha posizione 26 significa che è preceduto da altri 25 collegamenti, indistintamente interni o esterni.

Il dato fornisce quindi un’indicazione di massima, che può aiutare a capire se il link che abbiamo ottenuto è (o meno) in una posizione preminente nella pagina ospitante.

Reportistica

In SEOZoom ci sono quattro diverse tipologie di Report, compreso il monitoraggio che puoi attivare come opzione nel Progetto.

  • Gestione Report è la sezione accessibile dal menù laterale (Report ->Gestione Report) in cui puoi creare, impostare e gestire report personalizzati con vari widget e dati della suite.
  • Quick Audit (disponibile in Analizza sito web) è un documento autogenerato con una rapida analisi SEO del sito, che unisce tabelle e dati a indicazioni testuali utili alla comprensione dei valori mostrati.
  • Report PDF (disponibile con le Analisi Sito, URL, Keyword) permette di generare un file PDF che riporta i dati delle tabelle relative alla tipologia di scansione eseguita.
  • Monitoraggio Keyword Progetto è una funzione attivabile dalle impostazioni del Progetto, che permette di ricevere via mail una sintesi settimanale dell’andamento delle sole keyword monitorate.

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Risultati (Pagine indicizzate)

Il termine “Risultati” si riferisce a ogni pagina indicizzata da Google e mostrata in una SERP, che è appunto l’acronimo in inglese di Search Engine Results Page, ovvero pagina dei risultati dei motori di ricerca. Semplificando, la SERP è quindi la pagina web che ogni motore di ricerca genera in risposta alla query di un utente, composta (anche) da un elenco di  pagine Web pertinenti e correlate alla query inserita.

Nel nostro contesto, definiamo con “Risultati” il numero complessivo di pagine web indicizzate in risposta a una ricerca effettuata.

Search Intent

Il Search Intent, “intento di ricerca” o “intenzione di ricerca“, rappresenta ciò che sta dietro a ogni ricerca su Google o su un qualsiasi altro motore di ricerca: è il motivo, l’esigenza primaria che ha spinto una persona a utilizzare Google e fare una ricerca, e in qualche modo racchiude già ciò che la persona stessa si aspetta di trovare nelle SERP.

L’intento può rispondere a bisogni ed esigenze differenti, ma per semplicità nel capo del digital marketing e della SEO i search intent degli utenti vengono fatti rientrare in alcune macrocategorie di query:

  • Navigational o Navigazionale (N): L’utente cerca informazioni in un contesto specifico o su un sito particolare.
  • Informational o Informazionale (I): L’utente è interessato a informazioni su un topic particolare.
  • Transactional o Transazionale (T): L’utente che compie questa ricerca è pronto all’azione e alla transazione (acquisto, ma non solo).
  • Commercial o di indagine Commerciale (C): L’utente vuole raccogliere dati e informazioni prima di effettuare una scelta d’acquisto.

Ognuno di questi intenti di ricerca è associabile a esperienze di journey differenti, a keyword ben distinte e spesso anche a SERP completamente diverse. Quindi, una keyword research moderna ed efficace deve analizzare il search intent per capire cosa vuole e cosa serve al proprio pubblico di riferimento e ai potenziali clienti, ma anche capire cosa sta facendo emergere Google nelle sue SERP, e quindi pianificare di conseguenza la strategia e scrivere contenuti che risuonino con ciò che serve davvero alle persone che fanno ricerche online.

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SERP Affinity (SA)

SERP Affinity è un valore che indica in percentuale quanto la keyword esaminata sia considerata simile alla Main Keyword dai motori di ricerca. Il valore è calcolato da un algoritmo di SEOZoom che analizza URL e risultati di ricerca organici.

Per fare una semplificazione, la SA confronta la keyword in analisi con la Main Keyword e indica in percentuale quanti sono i risultati posizionati in TOP10 in comune tra le due SERP.

SERP Features

SERP è l’acronimo di Search Engine Results Page, e nel nostro contesto fa riferimento alla pagina dei risultati di Google: se una volta mostrava solo 10 link blu che rimandavano alle pagine ritenute più pertinenti alla query dell’utente, oggi la SERP è composta da box, feature ed elementi vari che ne hanno rivoluzionato l’estetica e l’usabilità per rispondere meglio alla vera intenzione di ricerca dell’utente, personalizzando la sua esperienza e massimizzandone la soddisfazione.

Oggi nella SERP di Google si trovano una trentina di feature varie, e in particolare la scansione di SEOZoom ti permette di individuare la presenza delle seguenti SERP Features che si attivano per le varie keyword:

  • Primo risultato visibile dopo uno scroll
  • Risposta diretta di Google
  • Risultato Zero
  • Google Ads
  • Google Ads in basso
  • Google Knowledge Panel
  • Google News Carousel
  • Foto Carousel
  • Video Carousel
  • Google Shopping
  • Twitter Carousel
  • Box Domande frequenti
  • Ricerca hotel di Google
  • Ricerca voli di Google
  • Annunci di lavoro di Google
  • Google News
  • Blocchi di foto
  • Carousel espandibili
  • Google Bubble Box
  • Local Pack di Google
  • Other Google Box
  • Mispell
  • Knowledge Panel in SERP
  • Google App Bar visibile
  • Lista Google Immagini
  • Lista Google News
  • Lista Video YouTube

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Topical Zoom Authority (TZA)

La Topical Zoom Authority è una metrica proprietaria che aiuta a valutare rapidamente i siti all’interno delle singole nicchie di mercato.

Grazie a questo valore, impostato su una scala logaritmica da 0 a 100, è possibile individuare il miglior sito per ogni settore online e scoprire il livello di autorevolezza di ogni sito in ogni nicchia verticale. Attraverso la TZA, SEOZoom riesce a classificare precisamente ogni sito all’interno di un topic per cui ha keyword posizionate su Google, creando di fatto una nuova graduatoria che va al di là del valore complessivo del dominio e dei volumi di ricerca delle parole chiave.

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Traffic Share

Traffic Share è una metrica originale di SEOZoom che permette di visualizzare la suddivisione percentuale del traffico complessivo generato da un cluster di keyword afferenti allo stesso intent e identificare così il contenuto e il dominio migliore che compete per una keyword specifica o con un URL.

Questa metrica compare come tabella dettagliata in Analizza Keyword e come colonna con indicazione percentuale in Analizza URL/Competitor, e mostra appunto la distribuzione percentuale del traffico complessivo di tutto il cluster di keyword che fanno riferimento all’intento di ricerca, estendendo l’analisi non solo alla keyword principale o di interesse, ma a tutto l’insieme correlato.

Grazie a questa metrica è possibile comprendere immediatamente chi è il competitor più forte per il topic, quello che ha realizzato il contenuto più convincente per Google al di là dei singoli posizionamenti delle keyword, e anche per scoprire quanto “spazio” c’è per la competizione.

Valore traffico

Il campo valore traffico indica in poche parole quanto dovresti investire approssimativamente in Google Ads per ottenere lo stesso traffico organico del sito che stai analizzando con SEOZoom.

Il valore rappresenta una stima basata sul calcolo del CPC di ogni singola pagina per cui il sito analizzato ha parole chiave posizionate in prima pagina su Google.

L’indicazione ti può essere utile per analizzare i competitor e per cercare di trovare eventuali angoli da aggredire tramite campagne promozionali, o al contrario per capire se conviene concentrarsi sul lavoro SEO, on page o off page, per migliorare il ranking del tuo sito. In teoria, ti può anche suggerire quanto potresti guadagnare attraverso Google Adsense: se ci sono CPC elevati, è probabile la presenza di più inserzionisti display disposti a investire, badando però ad approfondire le valutazioni perché i guadagni ADSense possono essere molto variabili a seconda del settore.

Volume (Vol)

Il Volume (abbreviato “Vol”) indica il numero medio mensile di ricerca di una parola chiave: corrisponde cioè indicativamente al numero di volte in cui gli utenti hanno cercato una parola chiave su Google in un mese, in media. Viene presa in considerazione la parola chiave “esatta” e non le sue varianti simili.

Zoom Authority (ZA)

La Zoom Authority è una metrica proprietaria che stima l’autorevolezza di un sito web, con un valore numerico su una scala logaritmica da 0 a 100.

I segnali presi in considerazione dalla Zoom Authority sono:

  • Traffico da motori di ricerca
  • Trust (fiducia dimostrata da Google verso il sito web in questione)
  • Stabilità (quanto è stabile il posizionamento organico del sito web)
  • Opportunità (quanto può crescere il sito web nei mesi a venire)

Rispetto ad altre metriche comuni, la ZA non prende in considerazione il numero e la qualità (presunta) dei backlink o altri segnali “manipolabili”, ma si basa sull’osservazione empirica di come Google si comporta verso un determinato sito.

Questo non significa che sia perfetta o infallibile, ma che di sicuro offre una fotografia abbastanza affidabile e utile del valore del sito, perché prende in esame aspetti fondamentali come il traffico organico, il coinvolgimento e le opportunità di crescita.

Per rendere più neutrale il parametro, la ZA è creata partendo dalla semplice osservazione delle SERP e del gradimento di Google verso il sito, e inoltre è in costante evoluzione e adattamento rispetto agli aggiornamenti algoritmici di Google.

Zoom Opportunity (ZO)

La Zoom Opportunity è una delle metriche che compongono la ZA e, per la precisione, aiuta a identificare le opportunità di crescita di un sito web sulla base del posizionamento organico, con un valore numerico che va da 0 a 100 su scala logaritmica.

Nello specifico, la ZO risponde alla domanda: “Che probabilità ha il sito di migliorare il posizionamento in una scala da zero a cento?”.

Per identificare le opportunità abbiamo analizzato la quantità e la qualità delle keyword non ancora in prima pagina e la probabilità che un giorno possano raggiungerla.

Ogni sito web ottiene infatti del traffico, ha un posizionamento più o meno stabile in base alle keyword che è riuscito a portare in TOP10, ma ha anche delle chance di migliorare il proprio posizionamento e traffico nel tempo: abbiamo ritenuto importante considerare questo fattore come parte integrante della Zoom Authority per dare un plus ai siti web promettenti rispetto a quelli che invece non mostrano grandi possibilità di miglioramento.

Zoom Stability (ZS)

La Zoom Stability è una delle metriche che compongono la ZA e rappresenta il valore, espresso numericamente da 0 a 100 su scala logaritmica, della stabilità del posizionamento organico del sito esaminato.

La metrica risponde a una semplice domanda: “Quanto è stabile il posizionamento organico del sito da zero a cento?”.

Valutare un sito web solo in base al suo traffico sarebbe superficiale e parziale, e per questo abbiamo studiato la Zoom Stability, che invece valuta la stabilità di questo traffico.

Un sito web con un posizionamento stabile può fare affidamento su tante keyword posizionate in prima pagina e in posizioni alte: se anche qualche keyword dovesse perdere posizionamento, il traffico del sito web non crollerebbe del tutto, rivelandosi letteralmente stabile.

Al contrario, un sito web che pure ha un traffico elevato, ma che effettivamente possiede solo una manciata di top keyword ad alto volume in TOP10 di Google, è maggiormente esposto a rischi di crolli perché, perdendo ranking per una keyword forte, vedrebbe calare bruscamente anche il dato complessivo del suo traffico, segno appunto di scarsa stabilità del posizionamento.

Zoom Trust (ZT)

La Zoom Trust è una delle metriche che compongono la ZA e, specificamente, stima numericamente su una scala logaritmica da 0-100 quanto Google si stia fidando del sito in questione, premiando le sue pagine con posizioni di visibilità rispetto ai concorrenti o, al contrario, preferendo i contenuti degli altri siti.

Per la precisione, quindi, il valore della ZT risponde alla domanda: “Quanto si fida Google di questo sito da zero a cento?”.

Questa metrica ha una base strettamente analitica: per capire come e quanto Google stia premiando un sito web nel ranking, abbiamo esaminato i posizionamenti di tutti i domini presenti nel nostro database e li abbiamo confrontati tra loro, sintetizzando la risposta in un solo valore, che esprime appunto il “trust” di Google.

Ulteriori approfondimenti da blog  e Academy

Piano Editoriale

Il Piano Editoriale è l’alleato di team e agenzie che hanno bisogno di coordinare i propri copywriter. Guarda il video e scopri passo-passo come utilizzare la nuova area.

SEOZoomBar

SEOZoom ha rilasciato la propria ToolBar per aiutarti a guardare le SERP al meglio grazie ai dati raccolti dai nostri database.

LINK ALLA SEOZoomBar per FIREFOX: https://addons.mozilla.org/it/firefox/addon/seozoombar/

LINK ALLA SEOZoomBar per CHROME:
https://chrome.google.com/webstore/detail/seozoombar/jfanackhkpgiobfogocdimgnabmmgipb?hl=it

Con la SEOZoomBar puoi vedere per ogni sito web che stai navigando questi dati:

  • ZA
  • PZA
  • n° KEYWORD POSIZIONATE nelle prime cinque pagine di Google
  • Traffico sito stimato in base alle keyword e al CTR
  • Andamento sito: se in crescita, in calo o stabile.

seozoombar

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Plugin

SEOZoom plugin allows you to take a look at a selection of data right in your website. This plugin is available from PROFESSIONAL plans on, and you can find it in the INTEGRATION section during the creation of your project or, later, by clicking on Project and then on Modify.

SEOZoom plugin integration

It is very easy to activate: after installing it from the “Plugin” WordPress section, just add the activation key provided by SEOZoom inside the project.

first step

Here you can customize some aspects of SEOZoom’s detection. You need to select for what kind of posts you would like to activate SEOZoom Editorial Assistant.

The plugin has three main pages: Notifications, Website Trend, Monitored Keywords and Pages with Potential. You can consult the different sections in order to gain the main information on estimated volumes and keywords.

plugin detail in wordpress

Here you can see an example of the Website Trend section where the main SEOZoom data are. Please keep in mind that the Traffic Volume box refers to the estimated traffic according to the suite parameters and DOES NOT represent the actual traffic of the Web site.

site dashboard

Here you can see an example of the Monitored Keywords section with the main data of the keywords added during the creation of the project.

monitored keywords

Here you have an example of the Pages with Potential section, with SEOZoom data referring to the website pages with a high potential (that is: pages with many keywords in the second and third pages of Google, and that could hence earn more traffic right after a little and easy revision/enhancement). In the Potential Volume column, you will see the overall keywords volume you could get assuming you get a first page placements for all suggested keywords. By clicking on Edit Article the article dashboard will automatically open. Click on Analyze for a direct connection to the suite.

pages with potential

SEOZoom plugin can be useful when writing articles to verify that the created text respects the best practice and also to monitor over time all of the keywords the single content has ranked for. This can be an effective alternative to the use of the suite’s editorial assistant if you prefer writing directly inside the website through CMS WordPress.

tips detail

Pay Per Click

The “Pay Per Click” section inside the project shows the advertisements in SERP for the keywords the Web site is ranked with.

If your domain competes for a specific keyword and invested on it, you will see ads of Google Adwords in SERP and the correlated payers.

Pay per Click

By scrolling down the page, you can also analyze the pie chart that includes all the advertisers on that specific keyword.

Advertisers pie chart

Cosa è SEOZoom?

Benvenuto nella guida online di SEOZoom!

SEOZoom è lo strumento SEO e di Web Marketing più evoluto per il mercato italiano. La suite racchiude oltre 40 funzionalità sempre aggiornate che permettono di ottenere un altissimo numero di informazioni su siti web, keyword e nicchie di mercato.

Nello specifico, SEOZoom è uno strumento di business intelligence che dà accesso a statistiche, dati, grafici utili nelle attività di decision marketing e strategici per il monitoraggio della concorrenza. Una sola piattaforma, facile e intuitiva, permette al SEO e ai suoi collaboratori di avere sotto controllo la maggior parte delle informazioni utili per sviluppare e migliorare un progetto online.

In particolare, SEOZoom analizza numerosi fattori SEO all’interno dei siti web e individua gli errori presenti nelle pagine, suggerendo le soluzioni per migliorare il rendimento per parole chiave specifiche. Non solo: il motore di SEOZoom è in grado di fornire consigli utili per la creazione di testi che siano in grado di competere con quelli dei siti posizionati nelle prime posizioni.

Per SEO e Web Content Editor e, in generale, per il professionista che cerca un buon alleato per lo sviluppo di un progetto online, SEOZoom è una risorsa incredibile.

Attraverso la nostra SEO suite vogliamo facilitare e velocizzare tutte le attività giornaliere di web marketing e, inoltre, analizzare tutte le performance dei progetti da inserire all’interno della piattaforma.

Con gli strumenti offerti da SEOZoom puoi:

  • Analizzare l’andamento del volume di traffico e delle keyword dei tuoi progetti;
  • Generare SEO Audit;
  • Monitorare le parole chiave e seguire i miglioramenti o i peggioramenti di ranking delle stesse;
  • Tenere sotto controllo la concorrenza e confrontare due o più domini;
  • Attraverso gli strumenti editoriali trovare nuove keyword rilevanti per il tuo target e ottimizzare i contenuti;
  • Scovare nuove nicchie profittevoli

Prima di poter utilizzare SEOZoom è necessario registrarsi su www.seozoom.it; in questo modo, potrai accedere alle funzioni limitate del software. Per utilizzare tutte le funzionalità ed accedere a tutti gli strumenti di analisi a disposizione è necessario sottoscrivere uno dei piani di abbonamenti proposti. Scopri ora i prezzi di SEOZoom.

La schermata di accesso mostra tutte le funzionalità che potrai approfondire nel resto di questa guida. La Sitemap Strumenti consente di accedere agevolmente alle varie sezioni.

L’interfaccia di SEOZoom è composta da queste principali sezioni:

  • Progetti
  • Analizza
  • Competizione
  • Strumenti editoriali
  • Keyword research
  • Link Building
  • Piano Editoriale
  • Strumenti
  • Report
  • Classifiche siti web
  • Osservatorio

Ogni sezione ha al proprio interno vari sottomenu per analizzare nello specifico ogni paramento rilevante ed accedere alla varie funzionalità.

Per poter utilizzare tutti i tool che la piattaforma ci mette a disposizione, possiamo inserire il nome del sito web che vogliamo analizzare nella barra di ricerca in alto e successivamente cliccare su Analizza. La barra di ricerca intelligente permette di analizzare i domini (e i sottodomini), ma anche una keyword o un URL.

schermata principaleLa prima schermata che sarà mostrata è la panoramica generale del sito. Questo report fornisce in dettaglio parametri circa l’andamento del traffico, le informazioni generali del sito, come il numero di keyword posizionate e le variazioni, e i social signal che provengono dai social network.

analizza_sitoweb_2018

Cliccando le voci del sottomenu possiamo accedere alle sezioni: Keyword, Backlink, Social, Competitor organici e competitor PPC. Ogni singola sezione analizza aspetti diversi e fornisce parametri approfonditi di analisi.

In andamento sito puoi analizzare sia i volumi di traffico che quelli keyword. Inoltre, puoi attivare la funzionalità tendenza stagionale o le previsioni Anno per anno.

Nel report della panoramica generale puoi invece vedere la tabella con i competitor e, attraverso il grafico a bolle, è possibile analizzare la concorrenza incrociando i dati del volume del traffico e delle keyword.

È possibile analizzare ulteriori dati inserendo un sito web a un progetto. Nel prossimo capitolo puoi trovare tutte le istruzioni per aggiungere un sito ad un progetto.

Per chi è pensato SEOZoom?

SEOZoom è strutturato per rispondere alle esigenze di tutte le figure professionali che si occupano di web marketing, direttamente o indirettamente.

Webmaster e/o Developer freelance  

Necessiti di strumenti rapidi di analisi di tipo tecnico e statistiche facilmente consultabili? Nell’area progetti puoi accedere a strumenti come il SEO Audit o approfondire le performance in termini di velocità dei tuoi siti.

Consulenti SEO freelance e professionisti SEO/SEM 

Puoi utilizzare strumenti di analisi dettagliati e analizzare le statistiche in maniera approfondita. Inoltre, puoi analizzare la concorrenza e trovare nuove parole chiave attraverso il parametro del keyword difficulty.

Aziende e web agency di piccole dimensioni

Puoi contare su tutti gli strumenti per analizzare nello specifico più progetti: con SEOZoom puoi analizzare tutte le statistiche e utilizzare i report da mostrare ai clienti sullo stato dei lavori; inoltre, è possibile condividere un progetto con un cliente.

Aziende e web agency di medie e grandi dimensioni:

Accesso a tutti gli strumenti avanzati e analisi approfondite dei risultati. Possibilità di condividere i progetti con i collaboratori e scoprire keyword profittevoli per determinati settori.