Strumenti Editoriali

La sezione strumenti editoriali di SEOZoom è stata pensata per aiutarti in ogni fase della redazione dei contenuti per il tuo sito web.

Con l’uso dei vari tool proposti, infatti, puoi gestire un piano editoriale per i progetti online a cui stai lavorando, scrivere un testo ottimizzato per la SEO sfruttando il supporto di un sofisticato sistema di Intelligenza Artificiale, scoprire i termini più rilevanti per un determinato argomento, leggere le news principali del tuo settore, effettuare un’analisi OnPage delle keyword e conoscere la rilevanza di una parola chiave nei primi dieci siti posizionati.

Andiamo a vedere ora in dettaglio il funzionamento dei vari strumenti.

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Gestione Piano Editoriale

Anche nel più moderno approccio alla SEO i contenuti restano un aspetto decisivo per ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca, come Google non manca di ricordare, a prescindere dalla tipologia di sito web: che si tratti di una scheda prodotto di un eCommerce o di un articolo di attualità, il contenuto deve sempre provare a rispondere alle esigenze specifiche degli utenti senza uscire dalla traccia di ciò che è già gradito dal motore di ricerca.

Alla base di tutto, però, c’è una strategia, perché non si può pensare che gli articoli vanno scritti e basta, e serve quindi una pianificazione mirata che fissi anche degli obiettivi di traffico da raggiungere. Serve insomma un vero e proprio “piano editoriale”, che individua la strategia da portare avanti, fissa gli obiettivi da raggiungere e individua il target di pubblico che si prova a intercettare.

Il piano editoriale rappresenta l’ossatura del sito e si fonda sui punti essenziali della presenza online, perché è l’insieme di azioni strategiche volte al raggiungimento di un obiettivo che comprende indicazioni su “cosa quando e come” pubblicare i contenuti online in maniera strategica.

Il Piano Editoriale di SEOZoom è uno strumento completo che ti permette di perfezionare e rendere più efficace il lavoro di creazione e gestione dei contenuti, perché ti consente di realizzare piani editoriali efficaci e strategici e di avere un quadro completo della situazione del lavoro, risolvendo il gap che spesso esiste tra editori e copywriter.

Se accedi dalla suite (Strumenti Editoriali -> Gestione Piano Editoriale) ti troverai nella piattaforma dedicata agli Editori, in cui potrai controllare in modo totale i contenuti del tuo sito, e in particolare:

  • Impostare il calendario editoriale in modo efficace.
  • Scrivere nuovi articoli SEO-oriented.
  • Potenziare tutti i contenuti editoriali del sito.
  • Scoprire il rendimento degli articoli.
  • Commissionare gli articoli da scrivere a copywriter interni o esterni, selezionando un professionista dall’elenco “Copywriter disponibili” su SEOZoom o invitando un collaboratore via mail.
  • Monitorare i risultati dei copywriter collegati al progetto.

La dashboard offre a colpo d’occhio le principali informazioni sul piano editoriale del tuo sito, come ad esempio numero di articoli totali (assegnati e realizzati), quelli accettati (cioè già revisionati e rispondenti agli obiettivi prefissati), quelli assegnati a copy esterni ma non ancora consegnati, quelli in scadenza e così via. SEOZoom ti consente di tenere sotto controllo l’andamento di tutti gli articoli e le categorie che hai impostato, di monitorare il rendimento delle keyword e del traffico dei vari articoli, ma anche le performance dei singoli copy che compongono la tua redazione, per scoprire chi ottiene risultati più efficienti e chi incontra meglio il gusto di Google.

Quando crei un nuovo articolo o modifichi uno già presente nell’elenco, poi, puoi settare gli aspetti strategici del contenuto, impostando la parola chiave principale e quelle secondarie su cui incentrare il testo e aggiungendo eventuali note, utili se stai assegnando l’articolo a un copy. La caratteristica principale del Piano Editoriale è però la possibilità di ottenere un’analisi SEO, basata sulla keyword che hai impostato come principale, che ti informa in tempo reale del livello di ottimizzazione che stai raggiungendo col tuo contenuto e con gli snippet di titolo e meta descrizione: nello specifico, puoi verificare se il tuo articolo è a fuoco con ciò che gli utenti e Google si aspettano sul tema (il Search Intent), e se stai usando efficacemente i topic e le keyword rilevanti. Inoltre, da qui puoi anche ottimizzare titoli e meta descrizioni, sbirciando eventualmente quelli utilizzati dai siti posizionati in TOP10 su Google per ispirarti alle formulazioni già premiate dal motore di ricerca.

Grazie all’Analisi SEO – suddivisa, come nelle altre parti della suite, nelle tab di Ottimizzazioni – Topic – Keyword – FAQ e Correlati – SEOZoom ti può aiutare direttamente nella fase di scrittura a limitare gli errori e massimizzare l’efficacia del testo, accompagnandoti in ogni momento del processo creativo e fornendoti gli strumenti adatti per la scrittura SEO declinata per ogni sito ed esigenza.

Non meno utile è la dashboard realizzata per i copy, a cui si accede da https://sz2020.seozoom.it/copywriter/login (la registrazione è gratuita), che offre lo stesso strumento appena descritto ma studiato e calzato per rispondere appunto alle esigenze dei copywriter, che possono così usare gli insights e i tool per gestire i task ricevuti.

Anche in questo caso, infatti, il valore aggiunto è rappresentato dall’Analisi SEO in tempo reale, che “prende per mano” il copy e lo accompagna nella scrittura con punteggi numerici, indicazioni e messaggi testuali sulle ottimizzazioni SEO che possono orientare la scrittura alla massimizzazione del rendimento.

In ogni momento, il copy può facilmente controllare se sta rispettando queste linee guida, che derivano sia dalle best-practices di Google che dall’esperienza di SEOZoom in questo campo, con consigli tecnici per così dire “oggettivi” (o quanto meno standard) su lunghezza di titolo, meta description e contenuto, e spunti più prettamente pratici come gestione di heading, immagini e keyword impostate.

Con il Piano Editoriale di SEOZoom abbiamo automatizzato praticamente tutta la parte di analisi e di controllo in fase di pianificazione e scrittura, in modo che tu possa sempre lavorare ad articoli che siano perfettamente a fuoco sull’argomento esattamente come sta piacendo a Google e agli utenti del motore di ricerca.

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Assistente Editoriale

L’Assistente Editoriale è un editor completo che ti assiste nella creazione dei contenuti, mettendo insieme strumenti di redazione testi, anche attraverso l’uso di un evoluto sistema di Intelligenza Artificiale, suggerimenti SEO e indicazioni di utilizzo da rispettare nella scrittura.

Prima di iniziare a usarlo, però, è importante fare una premessa di base legata al corretto approccio a questo tool, che si basa su un automatismo e che quindi ti deve servire, appunto, come assistente nelle tue strategie di contenuto. In altre parole, devi sempre mettere al primo posto la tua esperienza quando ti trovi a dover fare delle scelte, e non seguire meccanicamente le indicazioni che ritrovi.

Sul versante operativo, ci sono due modalità di accesso alle funzioni dell’Assistente Editoriale: cliccando sulla riga nel menù Strumenti Editoriali (dove trovi anche riportato il numero totale di articoli che eventualmente hai già creato), si apre una dashboard che riepiloga i lavori che hai già completato, dividendo gli articoli in base al progetto di riferimento e indicando, per ogni progetto, le informazioni di base del singolo contenuto: in particolare, la schermata riporta la data di creazione dell’articolo, la parola chiave principale, il titolo e lo stato dell’articolo (se è stato pubblicato, oppure se in bozza) il numero di parole degli articoli già scritti e alcune informazioni generali rispetto al punteggio totale che è stato assegnato dall’editor di SEOZoom, suddiviso in punteggio per il titolo, per la description e per la parte di copy in senso stretto.

Se invece vuoi scrivere un nuovo contenuto, dovrai semplicemente cliccare sul tasto + che avvia la creazione di un articolo e seguire le istruzioni in pagina.

SEOZoom ti chiederà di inserire la keyword principale, che rappresenta la keyword obiettivo del contenuto, e le keyword secondarie per le quali vorresti posizionare il contenuto. La compilazione del box delle keyword secondarie è facoltativa e puoi comunque farla anche successivamente rispetto alla prima impostazione dell’articolo.

Per aiutarti a scrivere un contenuto ottimizzato, l’editor ti dà dei punteggi suddivisi per sezione: l’obiettivo è tentare di raggiungere il punteggio più alto possibile, che soddisfi tutte le best practice dell’ottimizzazione SEO di un testo, anche se poi (è bene ricordarlo) ci sono tanti altri elementi che entrano in gioco quando si parla di posizionamento.

Nella dashboard principale sono presenti 4 box:

  • Punteggio totale: una media dei punteggi dei vari box.
  • Title: il punteggio del tag Title.
  • Meta Description: il punteggio del tag Meta Description.
  • Volume keyword utilizzate: il volume medio totale, rispetto alle keyword che SEOZoom ha riconosciuto nel contenuto.

Sulla destra trovi una prima analisi del Search Intent, sulla base dell’algoritmo interno a SEOZoom. I 3 box riportano i valori di:

  • Intent Match: cioè quanto in percentuale è stato centrato l’intento di ricerca.
  • Topic utilizzati: la percentuale dei topic collegati utilizzati nell’articolo.
  • Keyword rilevanti: la percentuale di parole chiave rilevanti utilizzate, collegate alla keyword principale.

Una volta compilata la prima schermata, il percorso suggerito comincia con l’inserimento del title e della description.

Cliccando sull’icona del balloon, disponibile sia per il Title che per la Meta Description, puoi verificare velocemente come hanno gestito il rispettivo tag i Competitor in TOP10 in SERP, e quindi provare a trarre qualche spunto utile per la compilazione dei due campi. Ricorda però che i tuoi snippet devono spiccare rispetto ai competitor per conquistare il clic da parte dell’utente: quindi, come è facile intuire, ha poco senso copiare meccanicamente il testo di un concorrente, che però potrebbe servirti come ispirazione per la formulazione dei tuoi snippet.

Lo strumento fornisce indicazioni in real time, che si aggiornano nel momento stesso in cui compili l’articolo.

Un esempio è il dato circa la lunghezza media dei contenuti dei competitor posizionati in TOP10, un’indicazione che non ti serve come mero limite (non significa che il tuo contenuto deve obbligatoriamente rispettare tale lunghezza, anche perché Google non usa il word count come fattore di ranking), ma come riferimento del fatto che l’intento dell’utente individuato da Google richiede un certo tipo di trattazione e di approfondimento, da considerare nella valutazione della composizione del contenuto. Non devi infatti dimenticare che, per essere davvero di qualità, un contenuto deve soddisfare l’esigenza del lettore e incontrare i criteri di Google.

Scendendo nella pagina, sulla sinistra trovi la schermata dell’editor vero e proprio, con il menù base e tutte le icone standard che gestiscono la formattazione del testo, compresi i tasti per salvare l’articolo in formato HTML, DOC o PDF.

Inoltre, qui c’è una funzione molto interessante: se vuoi lavorare su un contenuto già pubblicato online (sul tuo sito o su un altro dominio) puoi caricare l’URL cliccando sul bottone dedicato e SEOZoom ti mostrerà la versione testuale del contenuto, che potrai modificare a tuo piacimento seguendo le indicazioni dell’analisi.

In calce all’editor, ritroviamo il conteggio automatico delle parole, un dato che come detto ti può servire come riferimento generale, e poi tre bottoni:

  • Stato dell’articolo (bozza, completato, pubblicato): si tratta di stati relativi solo a SEOZoom, perché non è prevista al momento una pubblicazione automatica sul tuo CMS.
  • Salva articolo: il bottone per salvare il lavoro che hai svolto finora.
  • Salva in Piano Editoriale: l’opzione che ti consente di salvare l’articolo attuale nella sezione Piano Editoriale.

Da qui puoi anche accedere alle Revisioni dell’articolo, se presenti, e quindi visualizzare i salvataggi precedenti che ti possono servire in vari casi, ad esempio se hai necessità di recuperare il lavoro svolto in precedenza.

Le parti più importanti del tool sono quelle che trovi nelle tabelle di destra, che eseguono un’analisi completa per costruire un contenuto di qualità, riportando una serie di suggerimenti suddivisi nelle sezioni:

  • Ottimizzazioni
  • Topic
  • Keyword
  • FAQ
  • Correlati

mentre nelle ultime tre tab puoi accedere direttamente a una banca dati di:

  • Sinonimi
  • Immagini gratuite
  • Video da YouTube

che puoi valutare di inserire nel tuo articolo per arricchire l’esperienza del lettore e rispondere meglio alle sue esigenze.

Nella tab Ottimizzazioni hai una tabella riassuntiva con i punti da tenere in considerazione per avere un articolo ben ottimizzato, basati sulle buone pratiche SEO più utilizzate, distinti in “errori”, “da migliorare” e “ok”. Ovviamente, si tratta sempre di riferimenti “automatici” e, a seconda di cosa stai scrivendo, dell’obiettivo che hai in mente e della tua esperienza, alcuni punti potrebbero essere più importanti di altri mentre alcuni aspetti sono semplicemente da ignorare. Tuttavia, avere una checklist da seguire potrebbe essere un ottimo punto di partenza.

Nella tab Topic hai a disposizione un’analisi relativa ai topic ricorrenti collegati alla parola chiave scelta, che quindi dovresti utilizzare (o quanto meno tener presenti) se vuoi scrivere un contenuto completo e pertinente sul tema. La successiva tab Keyword si concentra invece sulle parole chiave, segnalando quelle potenzialmente inerenti alla keyword obiettivo che stai analizzando: SEOZoom scansiona la SERP relativa alla keyword su cui stai lavorando e individua le altre parole chiave su cui sono posizionati i competitor presenti. In entrambi i casi, SEOZoom ti fornisce il volume di ricerca medio e il livello di rilevanza del topic o della keyword, evidenziando in che modo i competitor utilizzano questo tipo di informazioni (suddivise in Tutte, Fondamentali, Consigliate, Opzionali, Aggiuntive, Mancanti) nei vari elementi della pagina (topic, heading, frasi, immagini o anchor text), in raffronto diretto col tuo contenuto, per fornirti sempre tutti gli strumenti per rendere più strategico il tuo lavoro.

Più nello specifico, la differenza fra le varie keyword consigliate si riferisce sempre all’intento di ricerca: sulla base della parola in analisi, le varie indicazioni tendono a suggerirti keyword che sono consigliate, fondamentali da usare oppure non necessarie, che in base alla tua valutazione personale potrai aggiungere al contenuto o evitare. Questi elementi sono definiti in relazione all’analisi dei competitor, e in pratica:

  • le keyword non necessarie (inutili) sono quelle che non ha usato nessuno;
  • le opzionali sono quelle che hanno una soglia medio bassa di utilizzo;
  • le aggiuntive sono quelle che hanno usato alcuni competitor e che potrebbero magari essere un plus da valutare per il tuo contenuto.
  • le consigliate sono quelle usate nella maggior parte dei contenuti dei competitor.
  • le fondamentali sono quelle su cui hanno lavorato tutti i competitor posizionati.
  • le mancanti sono quelle che mancano nel tuo testo (rispetto a tutte le keyword).

Nella tab FAQ, SEOZoom ti riporta le domande frequenti degli utenti riguardo all’argomento, raccogliendo tutte le domande principali che emergono all’interno dei pannelli di Google “le persone hanno chiesto anche”, che possono rappresentare utili spunti informativi da inserire nel contenuto.

Infine, nella tab Correlati puoi vedere quali sono le keyword che non fanno parte del main intent, ma che possono esserti utili per approfondire l’argomento principale con nuovi contenuti, da collegare con un’adeguata struttura di link interni.

In questa schermata trovi anche tre funzionalità extra, che ti permettono di perfezionare il tuo articolo.

  • Cliccando sull’icona del dizionario, in particolare, puoi trovare i sinonimi suggeriti per un qualsiasi termine, con possibilità di contestualizzare il significato richiesto e di approfondire il termine proposto.
  • L’icona della foto ti aiuta invece a scegliere delle immagini di utilizzo gratuito da inserire direttamente all’interno del nostro testo, ricercando quelle più attinenti alla parola chiave o all’argomento su cui stai lavorando.
  • In maniera simile, l’icona del player multimediale ti consente di trovare video da youtube da embeddare nel tuo contenuto, ricercando quelli più adeguati e in topic.

Ma c’è di più: SEOZoom è l’unico strumento che consente ai suoi utenti di utilizzare le potenzialità dei più potenti sistemi di AI su base GPT-4 per supportare la creazione di testi ottimizzati secondo le best practices SEO, grazie ai dati della suite. In pratica, hai a disposizione una funzione di generazione articoli tramite Intelligenza Artificiale, capace di produrre testo simile al linguaggio naturale umano, con il valore aggiunto fornito dai dati della suite, che permettono di indirizzare il contenuto verso la soddisfazione degli intenti di ricerca degli utenti.

Grazie a questo strumento, potrai strutturare e fornire un canovaccio SEO oriented all’intelligenza artificiale per lanciare la generazione dei testi attraverso un’analisi SEO fatta in tempo reale sui contenuti dei competitor già posizionati in SERP, così da ottenere un testo che contenga i topic e le keyword che Google – e gli utenti – considerano prioritari in relazione al tema di cui andrai a scrivere.

La creazione del contenuto inizia dall’impostazione della keyword obiettivo e delle eventuali keyword secondarie che ritieni necessarie per dare profondità all’articolo: nell’editor testuale dell’Assistente editoriale puoi quindi cliccare sul pulsante “Genera Articolo” e scegliere come procedere.

Di fronte a te hai infatti due possibilità: affidare completamente la generazione all’Intelligenza Artificiale, impostando le variabili che personalizzano il contenuto e lo rendono adatto alle tue esigenze, oppure intervenire personalmente per guidare l’AI nell’organizzazione della struttura del testo, trascinando i tag che ti interessano dalle liste a destra oppure creandone uno nuovo.

In questo secondo caso, puoi procedere in maniera semplice e intuitiva per decidere come comporre lo scheletro dell’articolo, prendendo spunto dagli heading già usati dai competitor oppure dalle domande frequenti che gli utenti si fanno sul web riguardo al topic scelto, che diventeranno i paragrafi del tuo nuovo contenuto; inoltre, puoi anche iniziare a scrivere personalmente il testo, chiedendo all’AI di completare il lavoro, oppure lasciare che tutto avvenga in automatico.

In entrambi i casi, comunque, potrai orientare la scrittura alla tipologia di sito e stile più vicina alle tue esigenze, attraverso un semplice menu. Tra le impostazioni che puoi variare ci sono la scelta del tono di voce che ritieni più adeguato al topic, il numero di parole per ogni paragrafo, l’individuazione della “figura” professionale che scrive il contenuto e la tipologia di sito, che servono appunto a perfezionare il prompt per l’Intelligenza Artificiale.

Il sistema è talmente evoluto che evita il rischio di “doppioni”: anche se inserisci le stesse keyword e gli stessi argomenti, infatti, l’AI riesce sempre a fornire testi differenti, pur continuando a rispettare le impostazioni di input.

Questa funzionalità ha un meccanismo di costo a consumo: ogni articolo ha un prezzo variabile in base alla quantità di paragrafi impostati e al numero di parole previste; in media, il costo di un articolo parte da circa 0,50 centesimi di euro a salire, e comunque quando crei la struttura dell’articolo c’è una anteprima del prezzo massimo che potrai pagare. Il costo dell’articolo viene scalato dal tuo “credito per funzionalità AI”, che potrai ricaricare in modo semplice e veloce cliccando sul box presente in questa sezione (selezionando il taglio della ricarica e la modalità di pagamento preferita, tra carte di credito o PayPal).

Lo strumento di generazione automatica di testi ha un valore pratico eccezionale, perché consente di creare articoli già orientati alla SEO in pochissimo tempo e su qualsiasi tema ed è quindi un supporto valido per trovare spunti su argomenti che non conosci o padroneggi perfettamente, o per avviare un lavoro cui poi aggiungere il “fattore umano”.

Tuttavia, ci teniamo a sottolineare che la generazione dei testi va usata con responsabilità: queste informazioni generate da una A.I. sono un ottimo punto di partenza per poter velocizzare il lavoro di scrittura di testi, ma sconsigliamo vivamente di pubblicare su siti web un testo autogenerato senza alcun intervento di revisione umana. Insomma, la A.I. è uno strumento potentissimo e rivoluzionario, ma è pur sempre uno strumento e va utilizzato come tale.

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News di Settore

News di settore è il tool per trovare spunti e idee per realizzare un articolo di attualità, perché ti permette di scoprire gli argomenti più trattati in un settore specifico e di individuare facilmente tutti i temi più salienti di cui si sta parlando in questo momento nel web.

Per avviare la scansione puoi navigare tra i settori proposti o usare la ricerca libera di notizie non categorizzate: tutti i risultati che ottieni provengono direttamente da Google News, e per ogni categoria puoi dividere i dati anche su base temporale, con le tab che raggruppano le notizie in “Recenti”, “Oggi”, “3 giorni fa” e “una settimana fa”, oltre che “Tutte” per una visualizzazione globale.

Selezionando il settore “Cellulari”, per esempio, puoi vedere una panoramica degli argomenti di cui tutti i principali siti trattano o hanno trattato nel periodo che ti interessa, e sulla destra puoi verificare i termini più ricorrenti nel settore scelto.

Questa funzione ti permette quindi di conoscere temi anche di strettissima attualità e di essere al passo con i “trending topic” che stanno interessando il Web, anche in tempo reale o quasi.

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Suggerisci Keyword articolo

Sempre dal menù degli Strumenti Editoriali puoi accedere a Suggerisci Keyword Articolo, un tool che ti permette di ottimizzare la creazione di un contenuto grazie a un’analisi approfondita della keyword obiettivo, che individua il search intent e tutte le informazioni che possono essere rilevanti per aumentare le tue possibilità di posizionamento.

Come vedrai, le funzionalità presenti sono simili a quelle che trovi nella parte di Analizza Keyword, che però in questo strumento vengono isolate e rese disponibili per analisi più mirate.

Per avviare l’analisi devi solo inserire nel box una keyword e selezionarla dal menù a discesa.

La prima informazione che ti presenta lo strumento è se la parola chiave che hai scelto sia effettivamente la main kw, la keyword principale dell’intento di ricerca, oppure se non lo sia (e quindi procedere di conseguenza, sulla base delle tue valutazioni e della tua strategia).

Nei quattro box successivi troviamo informazioni importantissime che poi saranno approfondite maggiormente nelle singole tabelle in pagina.

  1. Volume totale Main Intent
    Il volume di ricerca totale per cui potremmo competere con un solo articolo incentrato sulla main keyword.
  2. Keyword con stesso Intent
    Il numero di parole chiave simili secondarie che rientrano all’interno dello stesso search intent della main keyword – che ti dice anche, per estensione, che se riesci a creare un testo efficace, accurato e approfondito potresti di fatto intercettare altre parole chiave che hanno lo stesso intent. Cliccando visualizzi la relativa tabella completa.
  3. Topic principali
    Il numero di termini rilevanti individuati analizzando tutti i topic trattati dai competitor posizionati nelle prime 10 posizioni su Google, che rappresentano quindi focus importanti da prendere in considerazione nell’articolo. Cliccando passi alla visualizzazione della tabella relativa.
  4. Topic secondari
    Tutte le keyword che non sono strettamente correlate al focus attualmente identificato in SERP, e che quindi non conviene inserire nell’articolo principale ma in contenuti aggiuntivi. Cliccando sul box, la visualizzazione passa direttamente alla tabella relativa.

Come detto, le tabelle qui presenti ti permettono di esaminare con maggior dettaglio e precisione le informazioni relative a keyword e topic. Sinteticamente:

  • Keyword con lo stesso intent elenca le keyword che puoi posizionare con un unico articolo che abbia un focus sulla Main Keyword. Per ogni parola chiave puoi leggere il volume, il CPC medio, la stagionalità e le due metriche SERP Affinity e In Content, oltre che lanciare le Azioni Keyword dall’hamburger menù. Impostando il filtro in alto, inoltre, puoi anche attivare la visualizzazione limitata solo alle keyword utilizzate dai competitor nel testo (ovvero con dato di IC superiore a 0) e leggere le Domande frequenti degli utenti riguardo l’argomento, che possono diventare dei suggerimenti da sfruttare per la creazione dei contenuti.
  • Topic principali riporta per l’appunto quali sono gli argomenti principali da trattare nel contenuto della pagina web: in base all’analisi degli articoli posizionati per la keyword selezionata, SEOZoom ti indica i termini rilevanti che sono stati incontrati nella maggior parte dei testi che stanno ottenendo i migliori risultati su Google. A sinistra puoi quindi vedere l’elenco dei topic legati al termine rilevante che stai analizzando e, nella colonna di destra, tutte le keyword relative: questi dati sono utili nella fase di organizzazione e strutturazione del testo, perché ti possono aiutare a gestire la parte dei paragrafi e a capire come concentrare e organizzare le tue parole chiave per realizzare un contenuto che sia il più approfondito e utile possibile per gli utenti. Anche in questo caso, per ogni topic e keyword ci sono informazioni specifiche, come la percentuale di SA o di IC, oltre a volume di ricerca, CPC medio e stagionalità.
  • Topic secondari ti riporta invece i termini afferenti ad argomenti affini a quello della main keyword, che però sarebbe più utile intercettare con un articolo di approfondimento distinto da quello attuale. Per ogni argomento trovi il volume potenziale di traffico, il numero delle keyword correlate allo stesso intent e il volume potenziale dell’articolo (basato sul totale delle keyword potenzialmente intercettabili), e hai anche possibilità di lanciare l’Analisi Keyword.
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Analisi rilevanza keyword

Analisi rilevanza keyword è l’ultimo tool che trovi nel menù degli “Strumenti Editoriali” e ti aiuta ad approfondire lo studio della parola chiave su cui vuoi lavorare per il tuo contenuto.

Partendo dall’inserimento di una keyword, infatti, lo strumento analizza i competitor presenti nella TOP10 di Google e ti aiuta a comprendere quanto sia stato rilevante l’utilizzo di ogni parola all’interno del testo e quali altri termini siano rilevanti per l’argomento.

Per iniziare, inserisci la parola chiave che ti interessa esaminare nel box che compare al centro dello schermo e avvia l’analisi.

Dopo qualche secondo ti appare una dashboard che presenta tre tabelle: topic principali, keyword rilevanti e analisi TF IDF.

  • Topic Principali, come l’analogo strumento presente in Analizza Keyword, ti indica tutti i topic rilevanti per l’argomento che hai scelto, con varie statistiche di utilizzo. In particolare, puoi vedere: la percentuale dei competitor in top ten che hanno utilizzato questi termini (100% sta per 10 competitor su 10, 70% significa 7 su 10 e così via), il numero medio di occorrenze della keyword nei loro testi, la percentuale di competitor in top ten che hanno utilizzato questi specifici termini negli elementi di H1, H2 e H3. Grazie al codice cromatico che va dal rosso al verde, con gradazioni intermedie, ti sarà facile capire a colpo d’occhio se il termine è stato poco, molto o per niente utilizzato e, di conseguenza, quali sono i termini più rilevanti in SERP per la tua parola chiave di partenza e quali invece hanno meno centralità.
  • Keyword rilevanti esegue un’analisi simile, incentrata però sulle parole chiave che hanno lo stesso intent di quella che hai inserito: in questo caso, la tabella ti permette di visualizzare rapidamente il volume di ricerca della singola keyword e, soprattutto, i dati in percentuale sul suo utilizzo all’interno dei contenuti dei competitor presenti in TOP10 su Google. Per la precisione, puoi scoprire il livello di utilizzo nel testo, negli heading H1, H2 e H3, in anchor text per i link, in Alt text di immagini o con tag di enfasi dei caratteri (grassetto e corsivo).
  • Analisi TF-IDF fa riferimento appunto alle statistiche dell’algoritmo Term Frequency – Inverse Document Frequency, che serve a determinare la mera rilevanza di un testo in relazione ai termini di una query di ricerca attraverso un’analisi prettamente testuale dei documenti in SERP. Queste informazioni ti possono aiutare a comprendere il valore e la rilevanza di alcuni termini rispetto alla keyword che ti interessa, anche se non devi cercare una diretta relazione causale tra i dati e il posizionamento.

Per capire meglio il meccanismo della funzione TF-IDF puoi vedere la schermata che appare inserendo come termine rilevante “Seo” e impostando una soglia di rilevanza pari a 6 (valore di default: significa che i dati sulle keyword devono essere presenti su almeno 6 risultati su 10 in TOP10); inoltre, puoi anche aggiungere manualmente una tua URL di tema correlato per confrontare le statistiche rispetto ai competitor meglio posizionati su Google.

Sulla sinistra trovi un elenco delle pagine che compongono la TOP10 di Google per la keyword, mentre nella tabella di destra hai le informazioni per ogni parola chiave segnalata come rilevante: keyword density media, kw density suggerita dall’algoritmo TF-IDF e keyword density singola per ognuno dei risultati in TOP10. Le celle di colore rosso segnalano i valori che si discostano per eccesso o per difetto dal valore medio, mentre in verde sono presentati i dati che si avvicinano al valore medio.

Puoi ordinare ogni colonna in ordine crescente/decrescente ed eliminare eventuali termini che non ti risultano utili, così da avere accesso in maniera semplice e completa ai dati di cui hai davvero bisogno.

Con questo strumento non ti suggeriamo di considerare la keyword density nella creazione del tuo contenuto o di focalizzare il lavoro per rispettare precisamente le indicazioni dell’algoritmo: come sempre, i dati vanno interpretati, e in questo caso può essere utile analizzare il contesto della keyword e capire come sono stati utilizzati specifici termini e quanto peso hanno all’interno delle varie pagine posizionate su Google, così da comporre un’analisi d’insieme – con keyword rilevanti e topic principali – che ti aiuti a perfezionare e rendere più competitivo il tuo contenuto.

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